Ok, la wireless non c'è. Cioè, c'è ma non è messa a disposizione dalla Scuola. Credo che la sto sniffando a qualche privato. Che, ovviamente, non si prende in sala seminari, ma solo all'aperto.
Ad Asiago.
All'aperto.
3°C ieri sera.
In realtà non sono il solo: ci sono astronomi col portatile sparsi per tutta la piazzetta, a digitare forsennati sulla tastiera. E a congelarsi. Già sta mietendo vittime questa scuola. Schiene, sinusiti, raffreddori. Mancano solo i principi di congelamento.
Sono le 9.03, le lezioni cominciano alle 9. Per oggi vi saluto.
7 commenti:
E' proprio il caso di dire:'Ti fanno vedere le stelle!'ah ah ah
qui ci sono 18 gradi e io in casa sto già con due maglioni e due paia di calze....e la mattina fatico ad uscire da sotto il piumone....quest'anno se non voglio morire mi toccherà andare a svernare al caldo...o almeno in campagna che ho il riscaldamento autonomo!
tieni duro e buono studio!! (quale occasione migliore per scaldarsi col vino?)
Riscaldati alla visione delle stelle!
Un toccasana per la tua di schiena!...se lo sa Mirella!!!
@fabiola: il mestiere dell'astronomo è davvero ingrato.
@pea: se hai freddo a 18 gradi ti consiglio fortemente la Guinea Equatoriale...
@peppe: per riscaldarmi meglio seguire il consiglio di Pea...
@serea: se non glielo dici tu alla Mirella... :)
Anche qui il freddo comincia a far vittime, tra cui il Lollo.
Io ieri sera è stato fenomenale: mi sono tolto la maglietta per andare a letto, ho cominciato a starnutire e il naso a colare. Ho messo una maglietta, niente starnuti e naso ok. Istantaneo.
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