giovedì 31 luglio 2008

La parabola ritrovata


Ok gente, sono finalmente riuscito a risalire alla parabola dell'ala di pollo. Un grazie a Remo che me l'ha ricordata e alla Picciula che gliel'ha chiesta. Dunque:

Quando i nostri genitori erano bambini l'ala, la parte più buona e nutriente del pollo, era appannaggio esclusivo del capofamiglia erano costretti a mangiare solo l'ala del pollo, perché tutto il resto lo mangiavano i loro padri: l'uomo lavorava, aveva bisogno del cibo più sostanzioso, e inoltre era il padrone, quel che diceva era legge.
I bambini guardavano il babbo mangiare l'ala di il pollo, e in silenzio mangiavano la loro aletta sognando il futuro, quando sarebbero stati loro i capifamiglia e avrebbero potuto finalmente addentare quella - sicuramente - buonissima ala di il resto del pollo.
Una volta cresciuti, però, il mondo è cambiato: il capofamiglia non è più il padrone, l'ala di il pollo intero lo mangiano i figli, perché "devono crescere, poverini!" come si fa a negar loro l'aletta?", mentre il padre deve accontentarsi ancora una volta dell'aletta.

Morale della favola: meglio nascere prima o dopo i cambiamenti epocali, mai durante.

D'ora in avanti, ricordatevi queste parole, e fatene tesoro. Non so come vi potranno aiutare nella vita, ma prima o poi lo faranno. Ne sono convinto.

EDIT: Dopo il commento di Monica ho deciso di correggere il testo della parabola. Avevo semplicemente scambiato l'ala di pollo, invece che "parte da evitare" era diventata "oggetto del desiderio". Ecco perché tutti commentavate in favore della coscia.

Tutto questo per farvi capire quanto io abbia - disperato - bisogno di ferie.

mercoledì 30 luglio 2008

Non c'è due senza tre


Tricastin, nuovo allarme a centrale
"Fuoriuscita polvere radioattiva"

Oltre cento impiegati sono stati allontanati dall'impianto nucleare
Sotto accusa il reattore 4: è il terzo episodio nel sito del sud della Francia

Errare humanum est, perseverare diabolicum, continuare da deficientibus.

Il mattino ha l'oro in bocca


A te, che abiti nel mio palazzo, e che stamattina dalle 6.45 fino almeno alle 7.35 hai mandato in loop a tutto volume la stessa fottutissima orribile canzone pop: che dio ti stramaledica, a te e a tutta la tua maledettissima razza, fino alla fine dei tuoi inutili e patetici giorni.

PS: Ieri Shining, in piazza Maggiore, con mezza popolazione bolognese (anche l'Alicesu, a quanto pare!). La penuria di posti a sedere è come il Risiko: tira fuori il peggio dalle persone.
Le ho viste quasi scannarsi per accaparrarsi un posto. Il bello è che gente che arriva 5 minuti dopo l'inizio pretenderebbe di rubare posti a chi, come me, è arrivato 1 ora prima per occuparne.

Mah.

martedì 29 luglio 2008

Coppia di matte


Sono andato a vedere Il cavaliere oscuro, l'ultimo film di Heath Ledger, che solo per il fatto che è morto sembra diventato all'improvviso Laurence Olivier.
Per carità, è bravo pure, però le sue mossettine, il suo leccarsi le labbra ad ogni frase, il suo tartagliare mi sono sembrati troppo caricati, boh. La scelta di farlo doppiare ad Adriano Giannini, figlio di Giancarlo che aveva doppiato il Joker di Nicholson, non è azzeccatissima: a parte il fatto che ho creduto per tutto il film che fosse Giancarlo il doppiatore - le voci di padre e figlio sono identiche, nonostante il mio amico Orrore mi dicesse "ma no, non può essere, la voce è troppo giovanile" - mi è sembrato che volesse troppo avvicinare i due personaggi, che peraltro non hanno niente in comune.

Cito Orrore che alla fine del film mi ha detto: "Nicholson però è Nicholson. Ledger ha recitato bene, ha fatto bene il pazzo. Nicholson non aveva bisogno di recitare: È pazzo".

Vabè. Il film in sé è pure bello. Destabilizzante, per descriverlo con un solo aggettivo. Non faccio fatica a crederci che il povero Ledger ci sia rimasto.

Stasera, in piazza, si torna alle origini: mi vado a gustare il buon vecchio Jack in Shining.
"Wendy, tesoro, luce... della mia... vita".

Ahh.

lunedì 28 luglio 2008

La parabola dell'ala di pollo


Come tutti gli scrittori degni di questo nome, anche io porto sempre con me un taccuino sul quale annotare tutto quello che può diventare un caffettoso post. Il fatto che, a differenza degli scrittori degni di questo nome, come taccuino io utilizzi la funzione "salva come sms" del mio cellulare, dovrebbe dimostrare che in realtà non sono affatto uno scrittore degno di questo nome.

Saranno i 200 caratteri scarsi, sarà che non è semplicissimo trasferire uno stream of consciousness in tempo reale sulla tastiera del telefono, ché per scrivere una dannatissima "s" devo pigiare 4 volte lo stesso tasto(*), sarà che il mio cervello è ancora meno capiente della mia SIM (e io uso ancora quelle vecchissime da 16K, con la scritta "Omnitel" ormai sbiadita dal tempo, senza neanche un sentore di un "Vodafone" venturo; un retaggio di un tempo che fu, nel quale i cellulari pesavano 40 kg e costavano in proporzione), i miei appunti tendono a essere un po' - troppo - sintetici.

Così oggi mi ritrovo con un SMS nel quale ho annotato La parabola dell'ala di pollo.
...
...
...
Cosa diavolo avrò voluto dire?


(*) no, niente T9. Non si può comprimere uno stream of consciousness in un macchinario diabolico che preferisce "vi" a "ti" e crede che la mia amica Nadia in realtà si chiami "Mafia".

domenica 27 luglio 2008

Incomincia a scavare

Ho scoperto cosa c'è di peggio di Monica Bellucci che si doppia da sola in Matrix. È Ibrahimovic che si doppia da solo nella pubblicità di Sky Mediaset Premium.

sabato 26 luglio 2008

Il monte Fumaiolo, parte settima

Franco Brigida va in pensione dopo 38 anni (Marmorino/Newpress)

Con tutto il rispetto per un lavoratore ma... a chi dovrebbe interessare il fatto che va in pensione il custode del Comune di Milano?

Quasi quasi scrivo al Corriere e chiedo se mettono le pubblicazioni di matrimonio del mio salumiere e le congratulazioni per la laurea del fratello del mio vicino di casa.

venerdì 25 luglio 2008

Piede di guerra



Non ci voglio credere, ditemi che non è vero, vi prego. Un ripicca da lattanti per questa pubblicità di Ryanair:


Ma chi c'è al governo? Un bambino piccolo? "Gne gne e allora io mi porto via il pallone"?

Gente, chi mi conosce sa che sono uno che si indigna con difficoltà. Ma qui si supera veramente il segno.
A me non frega niente di Ryanair, non ho mai preso un aereo in vita mia. Ma se toccano Ryanair per questa cosa, scendo in piazza.

Napoli prima e dopo



Venerdì su RaiUno, condotto da Caterina Balivo, uno spettacolo sulla musica partenopea e sull'azione del premier contro la monnezza.

giovedì 24 luglio 2008

Scaricabarile


Stemperiamo un poco i toni e distogliamo la massa dalle mie malefatte. Non è Berlusconi che parla rispetto al lodo Alfano, ma Spinoza riguardo al post precedente.

E poi, voglio dire, non è stata colpa mia: c'è stata una tremenda inondazione, le cavallette, Lapo Elkann si frega un tassì perché è Fiat mentre un famoso criminale di guerra si era riciclato come santone stile Sai Baba, e Sienna Miller è in topless a Positano da almeno una settimana, a giudicare dal fatto che l'articolo è sul Corriere da lunedì (non fatevi sviare dalla data, ogni giorno la ritoccano).

È proprio un mondo malato.

martedì 22 luglio 2008

Ci vuole calma e sangue freddo


E no, non sto citando la ridicola canzone di quel ridicolo omarino.

Dico, ci vuole calma. Quando sali sull'autobus, e ci sono già due controllori che stanno elevando contravvenzioni, non bisogna farsi prendere dal panico. Tiri fuori con calma il portafogli, tanto sai già che non hai il biglietto, perché non lo fai mai (1 euro a viaggio, scherziamo?); però cerchi nello scomparto monetine se hai un euro, così da fare il biglietto nelle macchinette in vettura.

Diavolo, in totale hai 20 centesimi.

Il panico potrebbe assalirti, ma tu devi reprimerlo, ricacciarlo giù, sfoderare la tua miglior faccia da pokerista (che non hai, visto che al massimo giochi a briscola e perdi pure sempre). Niente panico, anche perché se ti dovesse andar male e beccarti la multa, pensi che tanto ci guadagni, che 40€ sono solo 20 giorni di viaggio, e visto che tu non paghi il biglietto da almeno 6 mesi, ci stai dentro alla grandissima.
Comunque non è da te darti per vinto così facilmente. Ti guardi intorno, con calma, ringrazi mentalmente il tizio di fronte a te che non ha il biglietto, costringendo il controllore più vicino a te a dedicargli tutte le sue attenzioni. L'altra controllrice è a metà bus, anche lei indaffarata.

Ottimo. Tutto questo ti ha fatto guadagnare del tempo prezioso, sei quasi arrivato alla fermata successiva. Con tutta la nonchalance di cui sei capace premi il bottone di fermata, e quando le porte si aprono, scendi, semplicemente, come se fosse la cosa più naturale del mondo prendere l'autobus per fare una sola fermata. Sceso, ti volti a guardare l'autobus che richiude le porte e si allontana, mentre un bel sorriso ti si allarga sul volto.

Fischiettando, te ne vai a piedi verso il lavoro, ché tanto è solo a 600 metri di distanza, fiero del tuo autocontrollo e di aver gabbato l'iniqua ATC.

lunedì 21 luglio 2008

Un giro tra i gironi


Vi risparmio frasi tipo "meglio regnare all'inferno che servire in paradiso" oppure "il paradiso lo preferisco per il clima, l'inferno per la compagnia", perché altri ben più saggi di me ci stanno ancora prendendo le royalty.

Comunque, se siete di quelli che a tempo perso pigliano a calci i cani randagi o estorcono fino all'ultimo centesimo alla vecchina del piano di sopra - e soprattutto se ne andate fieri - eccovi il test che vi dirà quale sarà il vostro mefistofelico fato.

Unica avvertenza: rispondete alle domande con sincerità. Non perché non sia etico mentire, ma solo perché così è molto più divertente.

Ecco il mio risultato:

The Dante's Inferno Test has banished you to the Sixth Level of Hell - The City of Dis!
Here is how you matched up against all the levels:
LevelScore
Purgatory (Repenting Believers)Very Low
Level 1 - Limbo (Virtuous Non-Believers)Low
Level 2 (Lustful)Very High
Level 3 (Gluttonous)Very High
Level 4 (Prodigal and Avaricious)High
Level 5 (Wrathful and Gloomy)Very High
Level 6 - The City of Dis (Heretics)Extreme
Level 7 (Violent)Very High
Level 8- the Malebolge (Fraudulent, Malicious, Panderers)Moderate
Level 9 - Cocytus (Treacherous)High


A quanto pare sarò eletto sindaco degli eretici e avrò un attico di lusso nella Città di Dite, ma impegni di lavoro mi porteranno a viaggiare con costanza un po' ovunque tra il secondo e il settimo girone. Occasionalmente verrò invitato a cena da Lucifero in persona, giù dabbasso a Cocito.

Mi sa che sarò parecchio popolare.

domenica 20 luglio 2008

Nessun conflitto di interessi


No, non parlerò di Berlusconi. Potrà sembrare strano, ma stavolta il protagonista è Bossi. Dalla Repubblica:

Capitolo scuola. Per Bossi è ora di dire basta "al far martoriare i nostri figli da gente che non viene dal Nord. Un nostro ragazzo è stato 'bastonato' agli esami perché aveva portato una tesina su Carlo Cattaneo".

Indovinate un po' chi è questo "nostro ragazzo" così martoriato dai professori romanocentrici. Dal Corriere:

Bossi jr, tesina su Cattaneo ma viene bocciato di nuovo
È il secondo stop che una commissione di maturità impone al figlio prediletto del Senatùr
Berlusconi si fa le leggi per evitare di andare in galera. Bossi per far sì che il suo figlio capra riesca finalmente a finire la scuola.

Dovranno pure iniziare da qualche parte per risolvere i problemi dell'Italia.

venerdì 18 luglio 2008

For the world is hollow and I have touched the sky


Che il settore delle linee aeree non se la passi bene, è cosa risaputa. Prima l'11 settembre, poi fallimenti vari (Pan-Am, Swissair), e il casino in cui si trova Alitalia.

Ma che fosse così mal messo da indurre una hostess a ravanare nel rusco non me lo sarei mai aspettato.

PS: Che poi abbia vinto un biglietto per un viaggio nello spazio, per quel che riguarda la nostra storia, è del tutto accessorio.
PPS: Tanto lo so che domani vi trovo tutti immersi fino all'ombelico della monnezza. Napoletani, non vale, voi siete avvantaggiati.

giovedì 17 luglio 2008

A cosa serve uno schermo enorme


Causa momentanea inservibilità del portatile principale, vi scrivo dal muletto di riserva. Che odio profondamente: a parte il rumore insopportabile tipo Folletto Vorwerk impazzito, lo schermino 14'' alla miserrima risoluzione di 1024x768 mi costringe a fare lo scroll per ognuna di queste immagini.

Davvero seccante.

Prove tecniche di Guerra del Golfo



Il mio cartone preferito degli anni '80, M.A.S.K.
Questo non è un post nostalgico, la lacrimuccia a sentire la sigla è scesa, ma l'ho ricacciata in gola non appena ho (ri)visto il frame qui sotto:

Sei anni pieni prima della Guerra del Golfo, Miles Mayhem, il cattivo di MASK, era già Saddam Hussein.

mercoledì 16 luglio 2008

Io non so parlar di nulla


Leggo la sconcertante lettera inviata dal predicatore Adriano Celentano al Corriere.

E allora, come padre, mi domando: forse Eluana vuol dirmi di non prendere in considerazione ciò che mi chiese in un momento di spensierata giovinezza?... Forse nei luoghi dove si trova ora non soffre e magari già intravede le meraviglie del cielo?... E se, contrariamente all'apparenza, si trovasse invece in uno stato di grande serenità, in attesa del trionfale ingresso nella vita celeste? O forse, chissà, di un ritorno a questa, di vita?... E poi ancora, la cosa che più di tutti mi domanderei: e se fossi proprio io a rattristare il suo animo, per il gesto che suo padre sta per compiere?

Fammi capire bene (Carl Sagan, Contact, 1985). Veramente sei convinto che una persona in coma sia serena? Da cosa lo capisci, solo dal fatto che non si agita?
Sai cos'è il coma, vero, inutile Celentano? È un modo che ha l'organismo per dirti "oh oh, c'è qualcosa che nooooon va". È un modo per salvare l'organismo da dolori indicibili: un anestetico naturale.

Ma se tu sei veramente convinto che Eluana sia più serena di noi, cosa aspetti a schiantarti anche tu a 130 all'ora contro un muro? Io sono disposto a metterci il muro.

martedì 15 luglio 2008

Un-conventional



Secondo Fulvia Leopardi, gli interessi si dividono in hobbies, passioni e manie. Perfettamente d'accordo.

Ho sempre evitato, non so quanto consciamente, che le mie passioni diventassero manie. Potrei dire di essere uno capace di autocontrollo; potrei pure dire che sono talmente privo di autocontrollo che la mia mente è incapace di soffermarsi su un argomento per più di pochi secondi. Potrei anche non dire niente e fare più bella figura.

Ho avuto sempre la passione per Star Trek. Guilty pleasure, uno la chiamerebbe, perché ora mi rendo conto di tutti i suoi - grossi - limiti. Roddenberry pensava che si potesse creare uno show televisivo senza conflitti, dove sulla Terra erano scomparse malattie e guerre e povertà, il denaro non esisteva (!), tutti d'amore e d'accordo. Kirk vagabondava per la galassia trombando aliene e rovesciando dittatori, e tutti erano illuminati dalla luce della scienza (Roddenberry era un ateo convinto).
Illuso. Il miglior Trek di sempre, Deep Space Nine, è il primo 100% Roddenberry-less. Gli eroi sono i Maquis, in guerriglia contro la Federazione per la riconquista di alcuni pianeti ceduti agli odiati Cardassiani.

Ma sto divagando.
Questo per dire, che pure appassionato di Star Trek, non ho mai pensato neanche per un minuto di andare alle convention, travestito magari da romulano e accompagnato da una bella schiava di Orione seminuda (mmm, ora che ci penso, però, perché non l'ho mai fatto?)
E in ogni caso, un travestimento da Star Trek ci vuol poco a farlo: a meno che non decidi di travestirti da Gorn, o peggio ancora da Toliano, bastano un po' di trucco e una testa di cartapesta.

Ma vogliam parlare di questi del video sopra, che si sono travestiti da Transformers, con tanto di capacità trasformativa? Stadio terminale della mania: perdita totale del contatto con la realtà.

Spin-off, stagione 5


Una vita che non aggiorno questa rubrica.

Oggi abbiamo a sinistra Zooey Deschanel, attrice americana vista in Quasi famosi e Guida galattica per gli autostoppisti; a destra il suo spin-off Katy Perry, che sinceramente non ho ben capito chi sia. Dovrebbe essere una reginetta del pop americana, ma prima di oggi non l'avevo mai sentita nominare.

lunedì 14 luglio 2008

Ti devo la vi(s)ta


Lo sapevo. Io lo sapevo.

Non ho mai voluto usare il puntatore laser, alle presentazioni. La scusa ufficiale è che mi piaceva di più sentire la rassicurante inerzia del caro vecchio bastone (il "lungo arnese", come lo chiamava il suo inventore, il dottor Farnsworth). In realtà la paura è che, nell'agitazione del talk, lo avrei potuto inavvertitamente puntare sul pubblico, con effetti di questo tipo:
Russia, raggio laser al concerto
vista a rischio per 30 giovani


Inutile darmi del "vecchio stile". Vi ho salvato la vista.

PS: E pensare che da piccolo ne volevo costruire uno. Sapevo anche come fare, l'avevo letto da qualche parte (no, non Internet, non esisteva ancora... GULP!).
Bastava un rubino e un paio di specchi. La cosa divertente è che il rubino l'avevo pure trovato, ma mi mancavano gli specchi.

Pazzo incosciente.

domenica 13 luglio 2008

From my video to my radio



Da ragazzino adoravo sto cartone. E da ex-ragazzino, ora, pure di più. Basta la sigla, concentrazione di kitsch anni '80 che in confronto Michael Knight con la camicia aperta sul petto villoso era serio come il maggiordomo di Batman.

Da piccolo, ovviamente cresciuto con le sonorità 80esche, mi piaceva la musica. Ve lo dice uno che ha come uno dei ricordi più vecchi Cyndi Lauper al Festivalbar, Girls just wanna have fun, anno di grazia 1984.
E la musica di Kidd Video, qui sopra, era la quintessenza dell'80esità. Il sintetizzatore regnava, anche se la ragazza voleva farci credere che rullasse su una batteria acustica, ah ah ah.

Da trentenne nostalgico, oggi, rivedo questo video dopo una quindicina d'anni, e mi commuovo. Carla, la ragazza vestita e pettinata come Jennifer Beals di Flashdance; Kidd, il frontman figaccione che dimostra, come vuole il nome, 14 anni, nello sguardo la fissità tipica dell'ottuso (ed è singolare notare che la versione cartone animato del figaccione è mooolto più espressiva); Whiz il nerd tastierista elettronico, versione bionda di Hiro Nakamura; Ash il ricciolone, versione locale di Bruno Martelli di Saranno famosi, la cui visionaria coiffeure sarà ripresa vent'anni più tardi dall'insopportabile Giovanni Allevi. E nel cartone c'era la fatina stile Campanellino, vestita di body e scaldamuscoli. Geniale.

Ma la cosa quasi più commovente è il motorino con cui i due piccioncini vanno alle prove: è lo stesso - o quasi - con cui Sarah Connor viaggiava in Terminator. Il cortocircuito dei favolosi anni '80 è chiuso.

They'll be back.

sabato 12 luglio 2008

Dopo domenica è lunedì


Caro amico Giano che ti sposi,

al di là di tutte le considerazioni biblico-mistico-religiose, che non sto qui ad enumerare in quanto self-evidenti e self-consistenti, che possano indurre ad un siffatto passo, ho una cosa da chiederti.

Vero è che la maggior parte dei tuoi parenti amici e tanti guai risiede in zona. So però che almeno due persone vengono da molto lontano, pur di assistere allo spettacolo di deliziosa bianchezza della sposa e di cremosa cravattaggine dello sposo. Una la so, sono io. L'altra la so, è il tuo ex coinquilino, me l'hai detto tu.

Costoro hanno viaggiato. Tanto. E viaggeranno ancora. Tanto. Hanno una vita, per quanto miserabile e dedita all'autoosservazione del proprio ombelico. Hanno dei lavori, per quanto frustranti ed alienanti, che consente loro di portare a casa la pagnotta, sebbene dura, dura come un sasso. E tali lavori, lo sai bene, iniziano di lunedì.

Forse che queste due persone (tre, con la Picciula), sono pedine sacrificabili in questo gioco al massacro? Da quando le esigenze di molti vincono contro le esigenze di pochi? Come siamo finiti in questa spirale populista, ma che dico populista, popolare, ma che dico popolare, pop? Com'è che sei diventato così democratico-rappresentativo-proporzionalealprimoturnoconeventualeballottaggio?

Caro amico, te lo devo chiedere: perché sposarsi alle 17 di domenica?
Ma soprattutto, perché sposarsi alle 17?
Ma soprattutto, perché sposarsi?

Domande alle quali neanche Branduardi saprebbe rispondere.

venerdì 11 luglio 2008

Ci fanno le scarpe


Non abbiamo quasi finito di gioire per non avere più uno Schumacher nelle nostre vite, che subito arriva un altro Schumacher a scassare.

Per fortuna c'è sempre il terzo Schumacher, splendido in tutta la sua aurea mediocritas...

giovedì 10 luglio 2008

Meet the Typos


Due cose non capisco (eh, sì, magari solo due): come mai la Repubblica posta le foto della povera Federica Squarise e del Gordo sotto la categoria "maggio 2006". Forse che questa storia è più vecchia di quel che ci han voluto far credere?

Ma soprattutto: chi sono i "coetani" che danno fuoco al povero 16enne nel sottopancia di SkyTG24?

mercoledì 9 luglio 2008

Davvero stupidouz


Leetah mi rivolgo a te perché so che ne sai.

Chi è quell'idiota che ha scritto questa campagna pubblicitaria:

Prova il nuovo drinkouz bello frescouz, frizzante ma non troppouz, con un gusto diverso dal solitouz. Come si chiama lo sanno tuttouz: Fayrouz


Se sei stata tu ti tolgo dai blog amici. Penso che sia la cosa più cretina della storia della pubblicità.

PS: E soprattutto, mi è arrivata sul cellulare due volte in una giornata! Se scopro chi ha dato il mio cellulare a questa agenzia di pubblicità lo scrocio.

martedì 8 luglio 2008

Epo de France


Un nuovo Tour de France parte, nell'indifferenza generale. La mia per prima.

E pensare che fino a qualche anno fa non mi perdevo una tappa. Tour, Giro, Vuelta, Liegi-Bastogne-Liegi, Milano-Sanremo, Tirreno-Adriatico, Giro del Palazzo, Casa-Panetteria-Casa. La bicicletta era il mio elemento naturale.

Sì, lo so che la bicicletta non è un elemento, non di quelli classici da filosofica greca, ma voi che ne sapete? C'era Talete che diceva l'acqua, vabbè, ma magari c'era un altro filosofo un po' sconosciuto che affermava che l'elemento trascendente dell'universo era una bicicletta. O magari in futuro troveranno nuove tavolette del Mar Morto, dove Dio è il Primo Ciclista, De Zan è il suo profeta, e il Sancta Sanctorum è sul Mortirolo.

Il doping è causa del mio allontanamento dal mondo del ciclismo. Da spettatore, perché non mi va di fare il tifo per uno che sale a 40 all'ora sul Col dell'Izoard, con 2 litri di testosterone taurino in corpo, e col sangue talmente denso da raggiungere la completa degenerazione elettronica.
Da praticante, perché la mia asma avrebbe richiesto un massiccio ricorso a stimolanti di natura poco chiara, anche se alla fine quel che fa il Salbutamolo è solo divaricare un po' la trachea, voglio dire, niente di particolare, è un po' come applicare il cerotto apri-naso direttamente dentro la canna della gola.

Ma tant'è.

Tutto questo per dire che ogni volta che sento nominare la squadra della Gerolsteiner (massì, dai, quella di Totschnig, l'uomo che vanta più storpiature al mondo del proprio cognome), mi viene in mente "Sex machine" di James Brown.

Get up! (get on up)
Get up! (Gerolsteiner)


Quasi un mondegreen, eh, Cernaki?
No, non ne prendo di doping, ve l'ho già detto.

lunedì 7 luglio 2008

Porn-robe malfunction


Una sola dannatissima tetta (la chiamarono "wardrobe malfunction", un nome spettacolare) mostrata da Janet Jackson durante il SuperBowl ha sconvolto l'America e determinato un giro di vite alla censura.

Che succederà in Nuova Zelanda, dove durante la partita di rugby hanno mandato per errore un film porno? Terremoto e traggedia? Iradeddio?

PS: Perché mai un'emittente nazionale in chiaro ha in archivio filmati porno?

EDIT delle 17.40: Ho appena scoperto il titolo del film porno mandato in onda per sbaglio: Desperate Black Wives. Meraviglioso. Lo voglio.
Vi invito a vedere il video del telegiornale neozelandese che ne parla

sabato 5 luglio 2008

Quasi 30 anni e non sentirli


Prendendo lo scolapasta dallo scolapiatti - scusate il gioco di parole - un sottodolce di plastica è caduto e mi è venuto addosso. Non mi sono fatto niente, ma ho visto questo sottodolce cadere come al rallentatore. Quando è caduto in terra, ho provato l'irrefrenabile desiderio di scoppiare a piangere come un bambino. È durato solo una frazione di secondo, ma è stata la sensazione più strana di tutta la mia vita.

venerdì 4 luglio 2008

Bears in the time of science

Ci avete presente l'Islanda?

A dire il vero neanche io. Cioè, mi era sempre sembrato un posto fico, non tanto per il ghiaccio e il fuoco e quelle menate là, che se vai in cima al Mongibello li trovi entrambi comunque. Più che altro per le persone, come si dice, la cultura, sin da quando da bambino avevo letto nel Milione(*) quella cosa strafichissima che gli islandesi non hanno cognomi ma solo patronimici, e c'era l'esempio di una famiglia composta da Peter Nilsson e Helga Olafsdottir che hanno un figlio e una figlia, Magnus Petersson e Sigrun Petersdottir, cioè 4 cognomi diversi in famiglia, perché Magnus è figlio di Peter e Sigrun è figlia di Peter.

Che poi mi sono sempre chiesto come funziona per i figli di NN, ché in Italia quando eri figlio di NN si leggeva sulla carta di identità, e poi l'hanno tolta perché poteva generare prese in giro. In Islanda si vede che sono meno portati allo scherno.

Che poi mi sono sempre chiesto come mai Emiliana Torrini, figlia di un italiano ma islandesissima, non si chiamasse, che so, Emiliana Saveriosdottir. Forse perché questo poteva generare prese in giro persino in Islanda.

E insomma, gli islandesi erano pure gente simpatica, se vai su Wikipedia dice che riescono a leggere le antiche saghe di Thor e Odino e il Beowulf come se leggessero il giornale, perché l'islandese in centinaia di anni è cambiato pochissimo. Fa strano pensare che il poema epico nazionale inglese è scritto in islandese. E che il motto della monarchia inglese è scritto in francese (Dieu et mon droit). E che il motto del principe di Galles è in tedesco (Ich dien). E che la cucina nazionale inglese è quella indiana.

Oppure pensi al fatto che gli islandesi sono meno dei bolognesi, però hanno la Torrini, Björk e i Sigúr Ros, mentre Bologna ha gli Stadio, Mingardi e Cristina d'Avena, ti fa venire ancora più simpatia per quella terra lontana (o ti fa avere ancora più in odio Bologna, il che va bene lo stesso).

Ti cominciano un poco a perdere l'aura di simpatia quando leggi, sempre su Wikipedia, che a loro la mania francese di francesizzare tutto gli fa una pippa, perché sono molto peggio. Hanno l'Istituto di Lingua Islandese che si inventa nuove parole per tutte le diavolerie moderne: elettricità si dice rafmagn che letteralmente vuol dire "potere dell'ambra" (sembra un po' un urlo di battaglia alla Sailor Moon), oppure computer che si dice tölva (da tala "cifra" e völva "profetessa"!).

Qualche punto lo han perso anche quando hanno rifiutato con sdegno l'ingresso nell'Unione Europea. Vabbé che là dove stanno di Europa ne vedono pochina, ma visto che l'Unione Groenlandese non l'hanno ancora fatta, voglio dire, che gli costava?

Ovviamente, il crollo di popolarità lo hanno avuto quando, insieme ad altra gentaglia come giapponesi, coreani (che dopo il mondiale del 2002 per me non esistono più), norvegesi (forse la nazione più antipatica del mondo) e russi (e vabbé, mostrami un russo simpatico e io mi butto dalla cupola del Cremlino), hanno rifiutato il bando alla caccia alle balene. I giapponesi hanno giustificato questa indecenza trincerandosi dietro non meglio identificati "motivi scientifici": il fatto che lo dicessero sghignazzando tra di loro e togliendosi pezzetti di fanone dai denti non ha insospettito nessuno.

Gli islandesi sono stati ben più diretti: "se arrivano nei nostri mari sono le nostre" hanno detto a Reykjavik (che letteralmente vuol dire "la chiavica del re", o se non è quello il significato, bé dovrebbe esserlo). Da lì a sparare ad un orso bianco (altro animale in pericolo di estinzione) che aveva avuto l'ardire di approdare sulle loro coste, il passo è stato breve. Secondo questa linea di ragionamento, anche un turista un po' caciarone potrebbe trovarsi un paio di pallini da caccia nelle chiappe.


(*)lo so che Marco Polo non ci è mai andato in Islanda. Io parlo di quello strano incrocio tra enciclopedia e atlante geografico che mezza Italia aveva in casa. L'altra mezza Italia aveva però i Quindici, ve li ricordate? quella specie di enciclopedia per ragazzi piena di cose fiche. Ce l'aveva il mio amico Simone, gliela invidiavo tantissimo, mi ricordo in particolare un articolo sulle sequoie dove c'era il disegno della sequoia con il tunnel automobilistico in mezzo, che mi chiedevo sempre "Ma che diamine, la strada non potevano farla 10 metri più in là, proprio in mezzo a quel povero albero dovevano farla passare?"
Roba che se fosse stata in Islanda la povera sequoia sarebbe stata abbattuta a colpi di C4.

Piaceri e dispiaceri...


Piaceri:

... avere di nuovo un vero congelatore dopo 3 anni passati senza vaschette di gelato...
... rivedere un'amica, e risentirne un'altra su msn dopo mesi...
... tante persone che si fermano a fare quattro chiacchiere nel mio ufficio...
... aumento di stipendio in arrivo...

Dispiaceri:

... il mio coordinatore di dottorato che mi scippa un paio di monete da collezionismo di sotto il naso...


4-1 palla al centro per me.

giovedì 3 luglio 2008

Scusa, che ci hai 'na tazzina?


Quark stasera parla di caffè. Un espresso al giorno è sufficiente per avere dipendenza fisica. Io probabilmente secondo Quark sono un drogato allo stadio terminale.

Eau de mal de teste


Ma cosa ti salta in mente di metterti il profumo alla vaniglia alle 2 di pomeriggio con 32°C all'ombra? Solo passarti accanto due decimi di secondo mi ha fatto venire il mal di testa.

Pazza.

PS: Grandissimo astromat, neo Dottore di Ricerca in Astronomia!

mercoledì 2 luglio 2008

Tyson Gay pride


Ma allora non sono il solo!

Filtro sulle news: e così il velocista Gay diventa Tyler Homosexual
Gaffe del sito della American family association: i termini «sgraditi» sono sostituiti automaticamente



Certo però che fare lo stesso errore della American Family Association non è il massimo...

PS: Si chiama Tyson, non Tyler, gnoranti!
PPS: Rileggendo il post, l'immagine dei gay seminudi che si baciano e la mia scritta sottostante "ma allora non sono il solo" potrebbero ingenerare spiacevoli equivoci. La frase si riferiva, ovviamente, al link ivi in essa contenuto. Spinoza e il suo caffè ringraziano per l'attenzione.

Sesso senza Unicef


Chissà se qualcuno ha mai provato a fare un censimento delle organizzazioni umanitarie nel mondo. Ce n'è quante ne vuoi: Fao, Medici senza frontiere, Emergency, Amici di Maria de Filippi... Ce n'è però una che è l'asso-piglia-tutto delle organizzazioni umanitare, l'"all in" dell'aiuto al prossimo, lo "jà vabbuò, trase!"dei buoni sentimenti.

Si chiama Unicef, e probabilmente il 105% della popolazione mondiale femminile dello spettacolo ne fa parte (per gli uomini, notoriamente più insensibili - o meno glamour - la percentuale è sensibilmente inferiore). La stardom ormai si misura in numero di servizi su Cosmopolitan dedicati all'ambasceria Unicef, le mamme sono taaaaanto contente di vedere che queste star strapagate hanno il cuore taaaaanto tenero, così tanto che vanno spesso in visita in quei paesi taaaaanto lontani e sfigati a trovare i bimbi (e a portarsene via un paio, eh Madonna?)

L'ultima in ordine di tempo è questa tennista qua, diventata in poco tempo numero 1 del mondo e tanto ansiosa di infilare nell'intervista la sua posizione di ambasciatrice Unicef, anche se non c'entrava una mazza. E che ormai, vista la frequenza di questa posizione, equivale ad affermare di avere due polmoni. Cosa non scontata, anche se non me la figuro una tennista giocare con un polmone solo.

martedì 1 luglio 2008

Di Costituzione gracile


Dice che gli euro riflettono le istituzioni dell'Unione Europea: sono vuoti, brutti e cari.

Pro: non devo più cambiare i soldi alla frontiera con un Paese estero in cui non andrò mai!!
Contro: tutto costa il doppio.

Questa è lungimiranza. Un po' come quella che ha fatto emettere alla Zecca le monete commemorative della Costituzione Europea, documento sonoramente trombato da mezza UE.

Quasi quasi mi fo lungimirante anche io e baratto il mio computer sburo con un pallottoliere.