sabato 30 agosto 2008

Rumore poissoniano


Spinoza (guardando su internet la pagina del Corriere): Picciula, certo che sta cosa è strana: dice che la polizia ha iniziato a fare i test antidroga agli automobilisti, e pare finora che abbiano trovato il 45% di positivi. Ammazza, ma son veramente tanti!
Picciula: guarda che in Italia di cocaina se ne usa tanta, eh!
Spinoza: sono sicuro di sì, ma dai, il 45% è veramente troppo...

(Spinoza continua a leggere l'articolo...)

Spinoza (trattenendo a stento le risate)
: ah, ecco mi pareva!
Picciula:cosa?
Spinoza: Sai quanti controlli hanno fatto?
Picciula (con faccia sospettosa): quanti?
Spinoza: .... 31!!!
Picciula (laureata in statistica, ndr - con uno sguardo omicida sul volto): però! Sta a vedere che magari hanno controllato un unico gruppo di persone, che usciva dalla stessa festa... alla faccia del campione statistico...

venerdì 29 agosto 2008

Quel che si impara nell'infanzia


Uno dei lavori che ho dovuto interrompere per via della schiena è l'opera di aggiustamento dello scarico del lavandino. Un lavoro molto frustrante, in verità, perché vai a comprare il silicone in ferramenta, metti il silicone qui, l'acqua perde di là; metti il silicone di là, l'acqua perde di su; e così via, per un totale di 4 punti di perdita.

"Molto interessante", diranno i miei piccoli lettori.

L'inutile preambolo per raccontare la storia della parola ferramenta. O almeno, la storia della parola nella mia mente.

Quando ero piccolo, usavo chiedere il significato delle parole che non conoscevo a mia mamma; una volta le chiesi persino il significato di mestruazioni, ma come capirete rimasi col dubbio ancora per diverso tempo.
Insomma, una volta le chiesi il significato di ferramenta. Al nostro paesino, l'unica ferramenta esistente era il negozio di un tizio, universalmente conosciuto dal suo cognome, Sarti. Il nome, a essere sincero, non l'ho mai saputo. Non credo neanche che ce l'avesse.
Così, per mancanza di spiegazioni migliori, mia mamma mi rispose: "è il negozio di Sarti". Anzi, per dirla come disse lei: "è Sarti".

Sapete com'è, la maiuscola nel parlato non si sente. Per anni anni e anni ho creduto che un negozio di ferramenta fosse un posto dove decine di sarti si mettevano a sferruzzare e a fare la calza.
Ancora oggi, a sentire la parola ferramenta un po' di confusione, all'inizio, ce l'ho ancora.

giovedì 28 agosto 2008

Non di solo pane


Non so quanti di voi conoscano È TV, una rete locale bolognese. La scoprii anni fa quando mi trasferii qui, la cosa più divertente era Al nutizieri bulgnais, il TG in lingua bolognese. Se allora capivo zero, oggi forse capisco due, in una scala fino a 100, però.

Ieri zappettando svogliatamente in TV capito su È TV, sul telegiornale - quello in italiano. Una notizia assolutamente sconvolgente: in pratica l'Associazione Panificatori Bolognesi ha deciso di far causa alla COOP per l'iniziativa 1 chilo di pane = 1 euro. Il rappresentante dell'APB all'inizio balbettava qualcosa tipo "la COOP fa pubblicità ingannevole perché non ha detto che questa iniziativa riguarda solo il 3% del pane che produce blablabla", il che è quanto meno patetico.
Alla fine un altro portavoce, più prosaicamente, ha detto "la COOP può permettersi di fare il pane a 1 euro, anche se è in perdita, perché ricarica sugli altri prodotti, e danneggia la clientela".

A me sembra solo un modo da mentecatti per incastrare chi rompe un cartello, e difendere gli interessi di parte, non certo quelli della clientela.

La concorrenza non esiste. Chi si prova a farla si becca una denuncia. Poi uno si chiede come mai aumenta tutto.

mercoledì 27 agosto 2008

È il mercato, baby


A quanto pare la famelica Lega Calcio non ha ottenuto dalle televisioni i 75 milioni di euro che chiedeva per concedere i gol in chiaro.

Io non posso che essere strafelice (mi spiace Pea), ma mi fa rabbia quello che dice Galliani:
Non è possibile che un prodotto, che fino a poco tempo fa valeva 75 milioni di euro, considerato Rai, Mediaset e La7, possa essere adesso svenduto a 20,5 milioni. Non è concepibile.

Forse non ti sei reso conto che le cifre del calcio erano già gonfiate a dismisura prima; inoltre, dopo calciopoli, Moggi e tutte ste schifezze, pensi davvero che il calcio abbia ancora credibilità?
È la legge del mercato: se il tuo prodotto fa schifo, vale poco.

martedì 26 agosto 2008

Come le ciliegie


Siccome le rotture di palle non vengono mai sole, oltre alla schiena bloccata (che lentamente migliora, ma non diciamolo a voce troppo alta) Spinoza si è beccato anche una bella influenza con naso chiuso, gola dolorante e febbre a 38.

Mandatemi un esorcista, se lo conoscete. Al limite, anche uno sciamano indiano va bene.

lunedì 25 agosto 2008

Se l'alternativa è il calcio, viva il badminton


Sono triste.

Non tanto per la fine delle Olimpiadi. Per la conseguenza.

Hanno già ricominciato a fracassarci le palle a martellate col calcio.

domenica 24 agosto 2008

Miseryaccia...


Il vostro Spinoza, fregneggiando come Socc'maker ("mò la prendo iiiiiio la tua valigia!!!"), si è procurato un blocco praticamente totale della schiena.

Mi sento un po' come Paul Sheldon bloccato per l'incidente. La mia infermiera è Picciula: spero non si trasformi in Annie Wilkes...

sabato 23 agosto 2008

Forme di vita a base carbonio


Piacere, Ethan. Ti presento i miei fratelli: Methan, Butan, Propan, e il più aromatico di tutti, Benzen.

venerdì 22 agosto 2008

Sarò io a essere cinico


Sono l'unico, vero, che durante quella pubblicità della Pampers che alla fine fa "nasce... cresce... corre", gli viene sempre da pensare "nasce... cresce... crepa"?

giovedì 21 agosto 2008

Bastava alzare gli occhi


Oggi sono tornato al lavoro (oggi, sì, giovedì, embè?).

Ed ho capito subito quanto avessi avuto bisogno di ferie. Avevo passato l'ultima giornata di lavoro a cercare un maledetto foglio che tenevo appeso al muro, pieno di comandi utili. L'avevo precedentemente tolto dal muro per via di certi lavori che alcuni operai dovevano fare. Avrò speso non meno di due ore a cercarlo: nei cassetti, nell'armadietto, sulla scrivania, niente.

Oggi, due secondi dopo il rientro in ufficio l'ho trovato. Appeso al muro.

mercoledì 20 agosto 2008

Spirito olimpico di patata


L'italiana Alessandra Sensini ha vinto un argento nel windsurf.

Una che è alla sua quinta olimpiade, che ha vinto un oro e due bronzi, mica una carneade qualsiasi. Dovesse mai competere a Londra 2012, io la farei portabandiera. Senza pensarci un attimo.

Soprattutto per la merda che ha dovuto mandar giù. Come riporta la Repubblica, non ha vinto l'oro per la ripicca di un'altra concorrente.

Sensini avrebbe vinto l'oro nell'ultima regata mettendo due barche di distanza tra sé e la vincitrice cinese. E le due barche c'erano: l'inglese Snow e la spagnola Alabau. Ma quest'ultima ha antiche rivalità sia con Sensini che con Snow: per evitare che queste salissero sui gradini più alti del podio, ha commesso una scorrettezza, andando addosso alla Snow e facendosi così squalificare, in modo da far avvicinare la cinese e farle vincere l'oro, facendolo perdere così alla Sensini.

Lo spirito olimpico è morto, viva lo spirito olimpico.

martedì 19 agosto 2008

La prossima volta urlo

La prossima volta che uno dice "Dramma Cina" per via del malanno muscolare di Liu Xiang, urlo.

La prossima volta che mandano il badminton al posto dell'atletica, urlo.

La prossima volta che passa la pubblicità di "Terapia d'urgenza" su Rai2, urlo.

lunedì 18 agosto 2008

When in Beijing...


Volete sapere perché ce l'ho tanto con gli sport come la ginnastica?

Ecco la risposta. Premessa: le regole olimpiche vogliono che le atlete abbiano più di 16 anni, per evitare che vengano messe in campo delle bambine, molto più flessibili e veloci delle adolescenti.

Quella nella foto sopra, He Kexin, neocampionessa olimpica delle parallele asimmetriche, secondo l'organizzazione ha più di 16 anni. Ma come si fa a credere ad una cosa del genere? Perché non fanno l'analisi ossea per stabilire la vera età? Quella non arriva agli 11 anni.

Ancora, negli anelli maschili: secondo tutti, gli italiani Matteo Morandi e Andrea Coppolino avevano fatto ottimi esercizi che meritavano il podio. Secondo tutti tranne i giudici, a quanto pare, visto che li hanno fatti arrivare quarto e sesto. E chi c'è sul podio? Chen Ybing e Yang Wei, primo e secondo. Ma dai. Non l'avrei mai detto.

Un paese profondamente corrotto come la Cina può far quel che vuole. E allora ben vengano gli sport dove l'arbitro ha meno controllo possibile, dove è il cronometro, il numero dei gol o dei canestri, o dei punti conquistati sul campo a parlare. Quelli sono veri sport. Le altre sono solo discipline. E un oro come quello di He Kexin, falso e comprato, non vale certamente come l'oro di un nuotatore, o uno dell'atletica leggera.

sabato 16 agosto 2008

Viva (?) la RAI


C'è da scegliere.

Visto che le Olimpiadi prevedono tantissime gare in contemporanea, e la rete olimpica è una (RAI2), i capoccioni devono scegliere.

Mmm, vediamo un po'.

Mostrare la finale per il bronzo del fioretto a squadre, in cui l'Italia è da 20 anni una delle squadre più forti al mondo, uno sport emozionante, teso, senza un attimo di tregua, e che - cosa da non sottovalutare in ambito televisivo - dura meno di mezz'ora, oppure mostrare l'inutile, noioso, onnipresente calcio, con un banale quarto di finale Italia-Belgio, che durando un'ora e mezza preclude per questo tempo la visione di qualsiasi altro sport?
...
...
...
Non credevo che l'avrei mai detto ma: Dio salvi il satellite.

venerdì 15 agosto 2008

Big Olympics

Josh: I'm not very good at sports, but I'll give it a try. My best sport is video hockey.
Paul: That isn't a sport.
J: Well, it takes eye to hand coordination.
P: It's not a sport if you don't sweat!
J: What about golf? You don't sweat and that's a sport.
P: Yeah, and you're not sittin' there letting some machine do all the work!
J: What about car racing?
P: Aw shut up Baskin!
Penny Marshall, Big, 1988

Abboffandomi in questi giorni di Olimpiadi – cosa che avevo detto non avrei fatto, lo so, ma mi consolo pensando che alla fin fine io ai cinesi mica gli do una lira – sono giunto alla conclusione che ci sono diverse categorie di cosiddetti sport che andrebbero declassati, ed eliminati per sempre dalle Olimpiadi:
  1. Gli sport che non prevedono punteggi univoci, vale a dire tutti gli sport in cui c’è una giuria che dà i voti. Mica siamo in un tribunale: siamo all’Olimpiade. Fin troppo facile corrompere i giudici, si sa sempre prima chi vincerà, tutto un magna magna geopolitico. E allora via tutte le ginnastiche, i tuffi (che hanno un’aggravante sulla coscienza, l’esistenza del loro fratello minore, i tuffi sincronizzati), il nuoto sincronizzato, il pattinaggio artistico.
  2. Gli sport in cui non si suda, come ben diceva John Heard in Big: se non ti muovi, non fai vero sport. È ridicolo chiamare atleti quegli impiegati del catasto che si vedono in discipline tipo tiro a volo, tiro con l’arco, pistola. È solo una cosa di concentrazione. Se ci sono loro alle Olimpiadi, non vedo perché non dovrebbero metterci anche le freccette, l’uncinetto oppure la dattilografia. C’è perfino un piano per introdurre dalle prossime Olimpiadi – orrore orrore – il bridge. Sì, il gioco di carte. Aspetto trepido l’introduzione del Bang! Olimpico.
  3. Gli sport per vecchie signore. Ci sono sport che obiettivamente non pratica più nessuno, che sono retaggio delle Olimpiadi di de Coubertin e che sono in qualche modo sopravvissuti. Dove la prova del tempo ha cancellato la corsa nei sacchi e il tiro alla fune, ha lasciato inalterati aborti tipo il badminton, il curling o il pentathlon moderno.
C’è uno “sport” che, da solo, assomma in sé tutte e tre questi abominî, e che quindi vince la palma della disciplina più inutile delle Olimpiadi: è il dressage. Cavaliere e cavallo che zompettano allegri su un campo di gara, e allegri giudici giudicano la perfomance attraverso allegri parametri tipo affiatamento, eleganza, colore del cappello. Uno solo di questi parametri l’ho inventato io. Il fatto che non sia immediato capire qual è la dice lunga sull’inutilità di questa triste disciplina.

giovedì 14 agosto 2008

Cervelli sotto l'ombrellone


L’altro giorno, giornata di mare e ospedale.

No, non mi sono fracassato la testa contro gli scogli nuotando un dorso, dopo aver frantumato mezza dozzina di record di specialità, esaltato dalle olimpiadi pechinesi che ormai hanno più primati mondiali che atleti.

E non mi sono nemmeno fatto pizzicare da un branco di meduse impazzite, furiose per l’invasione del loro territorio, per il riscaldamento globale e per l’imminente inizio dell’Isola dei Famosi.

Neanche ho lottato contro un pescecane gigante, reduce da una scorpacciata di turisti incauti in quel di Amity, in trasferta in Adriatico dopo aver scoperto dai bagnini romagnoli che le svedesi sono più succulente, e aver male inteso il significato dell’aggettivo.

Ho semplicemente accompagnato in ospedale per una visita BabboDiPicciula (perdonami Fulvia per averti rubato la struttura del nome, se vuoi ti pago le royalty, una bella bottiglia d’olio casereccio e siamo a posto), e poi sono andato a mare a fare qualche bracciata.

E ho scoperto perché Casalbordino viene storpiato in Casalbrodino.

Palma del più stordito della settimana: il vicino d’ombrellone, che con fare saccente esclama “Ma guarda che, tra l’Abruzzo e la Campania, ci sta l’Umbria!”

Menzione d’onore, ma solo perché non sono stato direttamente spettatore dell’evento, al vicino di ombrellone di Picciula qualche giorno prima: “No, se non ti prende il cellulare è perché magari qualcuno vicino sta telefonando e ti ruba il segnale; oppure è perché stai sotto l’ombra dell’ombrellone, che ti scherma”.

Ombrelloni di piombo, suuu Rieducational Channel.

mercoledì 13 agosto 2008

Antenna National Park


In Abruzzo c’è quella cosa meravigliosa che si chiama Majella.

Ci si arriva dopo un sacco di chilometri di stradine che non sfigurerebbero in Alto Adige, o in Svizzera. Passi in mezzo ad una foresta talmente fitta che la Foresta Nera in confronto è la superficie di Marte. Ad un certo punto, come di comune accordo, gli alberi scompaiono, come se si fossero detti “sì vabbè, fin qua ce la possiamo fare a campare, ma più su no eh, gettiamo la spugna tutti assieme, orsù”. E arrivi in una distesa brulla che potrebbe, quella sì, essere tranquillamente la superficie di Marte. È inutile che quelli della Nasa facciano i test in quei posti assurdi tipo la Kamcatka o la Valle della Morte. Basta andare sulla Majella.

Arrivi su, e c’è una vista. Perfino in una giornata non limpidissima come quella di ieri, sono riuscito a vedere il Conero – il Conero – a più di 200 km di distanza.

Un qualsiasi Paese del mondo farebbe tesoro di questo posto meraviglioso. In Italia no. In cima a questa montagna c’è una orrenda selva di ripetitori tv e telefonici.

Boh. Cosa cazzo ci sia nella testa di deve prendere le decisioni, mi rimarrà sempre oscuro. Più facile intuire cosa ci sia nei loro portafogli. La cosa bellissima e paradossale è che, a poche centinaia di metri da quelle mostruose antenne, i cellulari non prendono. E a quota 1200m, al rifugio di Mamma Rosa dove ci siamo fermati a mangiare torte, manco la TV prendeva.

martedì 12 agosto 2008

Spin-off, bonus season 2

Questo incredibile spin-off è gentilmente offerto da Repubblica.it. Un regista russo, Alexander Borojanski, starebbe cercando di ingaggiare Leonardo di Caprio per impersonare nientepopodimeno che Lenin, perché molto somigliante al leader russo.

Se quella foto di Lenin da giovane non è photoshoppata, direi che la somiglianza è impressionante.

Speriamo che nel film Lenin non debba trovarsi su qualche nave...

lunedì 11 agosto 2008

25 centimetri di dimensione astrofila


Ieri sono andato ad una serata astrofili a Jesi, organizzata da una mia ex compagna di scuola.

L'idea di fondo era semplice e stuzzichevole: in occasione del 40esimo anniversario del Verdicchio DOC, accoppiare la visione via telescopio delle stelle e della luna a un buon bicchiere di vino.

Che poi, dopo un bicchiere di Verdicchio, di stelle ne vedi pure il doppio.

Tutto molto bello, tranne una clamorosa zappa sui piedi di Spinoza, che dissimulando indifferenza si avvicina al telescopio:
Spinoza (rivolto al telescopio): Bella bestiola, eh?
Tizio che manovra il telescopio: Eh già, è del gruppo astrofili di Jesi. Sei astrofilo?
Spinoza: ...no, in realtà sono astronomo.
Tizio (esaltato): Ma no! Ma dai che bello! Dove lavori? Cosa fai? Ma che ne pensi della materia oscura? Ma vai a osservare? Che telescopio avete?...
Spinoza:...
Tizio:Dai! Lasciami il tuo numero! Se sei in zona ti contatto per conferenzeincontrivisionispettacolichipiùnehapiùnemetta...
Spinoza
: !!!...

Gli ho perfino dato il mio numero vero. Cos'avevo nella testa? E pensare che il bicchiere di vino non l'avevo nemmeno ancora bevuto.

domenica 10 agosto 2008

Fenomeni paranormali incontrollabili

Oggi vorrei spiegarvi, col minimo della matematica e della fisica possibili, perché fenomeni come quello delle code a tratti per traffico intenso non siano possibili. Non fatevi infinocchiare da Isoradio: se vi dicono così, vi stanno prendendo in giro.

Premessa fondamentale: le automobili nel traffico possono essere assimilate a particelle di gas in un fluido. È una delle poche cose che ho imparato al Master in Matematica: quando le macchine partono al semaforo verde si creano delle onde di compressione e rarefazione che sono in tutto e per tutto uguali a quelle presenti in un gas.

E vabbè.

Ok. Trasferiamoci in autostrada.
Quando il traffico è poco, le macchine si muovono velocemente. È come un gas a bassa pressione, le particelle del gas hanno una loro propria velocità.
Aumenta il traffico, aumenta la pressione: la temperatura aumenta, quindi anche la velocità delle particelle. Più c’è traffico, più le auto devono andare veloci! (Tralasciamo per un attimo il fatto che le particelle di un gas si scontrano continuamente, cosa che - alla fine - fanno anche le auto in autostrada).

Uno dice: e vabbè, quando arrivi a Rimini Nord – oltre all'aumento esponenziale dei truzzi in macchina, che forse nella nostra analogia potrebbero diventare particelle di stronzio – l'A14 passa da 3 a 2 corsie: sarà per quello che il traffico rallenta e si imbottiglia.

Non può essere. La legge di continuità dei fluidi afferma che la quantità di fluido che passa attraverso ogni sezione di un tubo, anche se il tubo cambia forma, rimane costante. Cioè, il tubo si restringe, il fluido deve passare più velocemente. In pratica, quando l'autostrada passa da 3 a 2 corsie, le automobili dovrebbero andare ancora più veloci!
...
..
.
O c'è una fallacia in questo ragionamento, o quello che ho vissuto ieri sull'A14 è un fenomeno paranormale.

sabato 9 agosto 2008

Ma non si sospendevano le guerre ad Olimpia?


Le foto che circolano della guerra in Georgia sono da Pulitzer. Tutte, nessuna esclusa.

L'unica parola che mi viene in mente? Agghiaccianti.

E il mondo nel frattempo si stordisce di Olimpiadi.


PS: Blogger.com mi fa postare ancora, and that ain't bad (Jack Nicholson, Mars attacks!, 1996). Non posso accedere e modificare i vecchi post, né pubblicare i post salvati come bozza, né fare, praticamente, nient'altro. Ho scritto all'assistenza, vediamo.

venerdì 8 agosto 2008

La luccicanza televisiva



E parliamo ancora un po' di Shining.
In pratica una TV inglese, Channel 4, ha ricreato il set del film di Kubrick per una pubblicità, nella quale il piano sequenza in soggettiva "ricrea" quello che vedeva Kubrick stesso mentre attraversava tutto lo stage e andava a sedersi sulla sua sedia, appena prima di girare la scena del bimbo sul triciclo (scena che ha popolato gli incubi di tutti noi, non dite di no, non ci credo).
Ci hanno messo pure qualche sosia, come quello del bimbo stesso che si vede verso la fine. Non c'è il sosia di Jack, ma non si può avere tutto dalla vita.

E comunque è uno spettacolo clamoroso.

In Inghilterra fanno pubblicità così.
In Italia c'è questa.

Sono cose.

giovedì 7 agosto 2008

Ci scusiamo per i disagi...


...ma Blogger.com oggi sembra leggermente impazzito.

Sono scomparsi un paio di post e i commenti di un altro post. Sono riuscito a ripristinare - quasi - tutto, tranne il post sul tumblr di CausaCrisi.

Abbiate pazienza, sto lavorando per risolvere il problema. Er, in realtà no, perché non ho una vaga idea di cosa io possa fare.

Incrocio le dita, magari, chissà.

Il salvatore saporito



Ok, questa mentecatta ha trovato una patatina al formaggio con una vaga rassomiglianza al Cristo in croce.

Invece di continuare a guardarsi Beautiful in TV e fagocitare la dannata patatina senza battere ciglio, la donna s'è inginocchiata ed ha esclamato:
I found Jesus on a Cheeto!!



Cheesus, il salvatore saporito. Un po' come il Gesù amicone del film Dogma.

mercoledì 6 agosto 2008

Dopo un po' ci arrivo


Yuhuu, sono finito sul tumblr di CausaCrisi!
...
..
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Sì, lo so che è di due settimane fa. È che ci ho messo un po' di tempo a capire cosa diavolo fosse un tumblr.

martedì 5 agosto 2008

Chiave di lettura

Ieri io e Picciula siamo rimasti chiusi fuori casa: porta blindata, chiave nella toppa all'interno. Per rimanere in tema Bang!, la nostra immediata reazione è stata Panico!

Abbiamo chiamato il padrone di casa (una persona squisita, davvero), che in pochi minuti, usando solo un cacciavite e l'altra chiave, è riuscito a sbloccare la porta.
Sgranando tanto d'occhi, ho stretto la mano al padrone di casa e gli ho detto: "Se non avesse scelto una vita onesta, avrebbe avuto un luminoso futuro come scassinatore".
Dallo sguardo che mi ha lanciato, secondo me in un qualche momento del passato ci ha pure pensato.

lunedì 4 agosto 2008

C'era un castello con 40 cani

Di ritorno dal Bang! Orvieto summer meeting 2008.

Quelli che dicono che i giochi di carte non sono violenti dovrebbero ricredersi: sono tornato con un'unghia del piede in meno, uno squarcio sotto un alluce e un altro sotto la pianta, oltre ad abrasioni varie in ordine sparso.

Il fatto che tutte queste ferite siano avvenute nelle pause, durante le quali abbiamo giocato a pallanuoto nella piscina di Negroparty Manor, è totalmente incidentale.

Purtroppo non posso pubblicare i risultati del torneo perché non ho con me la tabella, credo che Undead l'abbia portata con sé (nella tomba, ahahah). Se riuscirò a recuperarla la pubblicherò, ma a quanto pare il padrone di casa Negroparty ha stravinto, seguito dal Clown e da CoolHand/Spinoza e Undead a pari merito. Degli altri (Wiessbier/astromat, Klint e Renegade) si sono perse le tracce.

PS. A proposito di Negroparty Manor: dopo aver visto e vissuto questo spettacolare casale in campagna, con piscina prato cani gatti e dependance, la mia candidatura ad ospitare il Bang! winter meeting 2008 è ufficialmente ritirata.

domenica 3 agosto 2008

Spin-off, stagione 6


Uno spin-off targato Picciula quest'oggi. Alla vostra sinistra Pierino Chiambretti qualche anno fa; alla vostra destra il suo spin-off dalla lontana India, il regista M. Night Shyamalan.

sabato 2 agosto 2008

Vorrà pur dire qualcosa


Ho dato una bella sfoltita a tutte le inutili tag di questo blog. Ne sono sopravvissute circa una ventina (ma pianifico di aggiungerne altre 3 o 4, non di più). Le ho persino rinominate per dargli un'allure più cinematotelevisiva. Figuratevi.

Quella più utilizzata (dopo il generico 42 che corrisponde al vecchio vita - e non azzardatevi a chiedere il perché) è manco a dirlo, è l'ira di Hulk, la vecchia incazzature.

venerdì 1 agosto 2008

Mezzogiorno di fuoco



Da oggi e fino a domenica, torneo di Bang! in quel di Orvieto. Spinoza (che per l'occasione si rinomina Cool Hand), astromat (Weissbier), The Clown, Negroparty, Renegade e Undead si spareranno allegramente per una 3-giorni non-stop di sole e piombo.

Nel frattempo, There's no life before coffee non va mica in vacanza! Grazie alla fantastica funzione "pubblica ad orario programmato" che Blogger.com ha da poco introdotto, potrò sentirmi un perfetto regista TV stile Piero Turchetti, e continuare a deliziarvi di inutili ed irritanti post.

PS: "Pubblica ad orario programmato" è una droga. Ho pianificato There's no life before coffee fino al 2029. Tenendo conto che, secondo i Maya e Nostradamus, il mondo finirà nel 2012, la gran parte del lavoro è fatica sprecata. In realtà, anche la parte che verrà pubblicata è fatica sprecata; quindi, tanti saluti ai Maya e a Nostradamus.