sabato 30 maggio 2009

Convertiti al Bayesianesimo


Di ritorno dalla Scuola di Dottorato di Bertinoro.

In quanto membro del comitato organizzatore locale (il famigerato LOC) praticamente non ho fatto niente; sospetto che le due vere organizzatrici, Micol e Daniela, mi abbiano affidato la responsabilità dell'ultima giornata dei lavori - bagagli, autobus, accompagnare e dare indicazioni ai partecipanti, soprattutto stranieri, per tornare a casa - solo perché mosse a compassione. Ha funzionato, il mio morale da LOC si è decisamente risollevato.
In quanto partecipante della Scuola, invece, sono stato fin troppo occupato: la preparazione del talk (tagliando l'impossibile sono sceso dai 13 minuti ai circa 9: arrivare a 5, quando dovrò dare lo stesso talk in Giappone, si rivelerà più arduo di acchiappare la materia oscura); il talk stesso; ma poi anche le serate alcoliche a base di limoncino, nocino e nocciolino (se non finiva in -ino, non lo volevamo). Sono stato ribattezzato SLOC (comitato organizzatore locale sociale): in pratica il mio compito autoistituito era tenere le relazioni sociali tra i partecipanti. Tanto meglio se di fronte a un buon bicchiere di Albana.

Mi sono convertito al Bayesianesimo. Se hai tre scatole, in due ci sono due bottiglie di Sangiovese, e in una il meraviglioso Irn-Bru (bevanda scozzese che mi dicono buona come urina di cavallo), tu scegli una scatola, viene aperta un'altra e scopri un vino, ti conviene tenere la tua scelta o cambiare scatola? Bayes era uno che guardava assiduamente Affari tuoi, per venirsene fuori con una cosa del genere. Non lo so. Certo è che, per dirla alla d'Ammando (uno dei partecipanti alla scuola), "perché invece non aprirle - e berle - tutte e tre?"

giovedì 28 maggio 2009

Spin-off, stagione 8


Per la rubrica Spin-off, da lungo mancante su questi schermi, ecco a voi due grandi del grande schermo che sembrano usciti dallo stesso utero: alla vostra sinistra il regista John Huston, papà di Anjelica e firma di tantissimi western e noir; alla vostra destra il suo moderno spin-off, l'attore britannico Ian McKellen, famoso soprattutto per i ruoli di Magneto in X-men e Gandalf ne Il signore degli anelli.

martedì 26 maggio 2009

Il monte Fumaiolo, parte diciassettesima


Oh, ecco una notizia che mi crea veramente la giornata.

Finale del "campionato di calcio vaticano", i neocatecumeni del Redemptoris Mater hanno battuto i North American Martyrs, che con quel nome, effettivamente, non potevano che perdere e possibilmente farsi un gran male.

domenica 24 maggio 2009

Vitamina coffee


Tempo di scuole di dottorato.

Da oggi e fino a venerdì Spinoza se ne va in quel di Bertinoro (FC) per la Scuola di Dottorato in Astrofisica 2009. Visto che, come per le altre scuole, la connessione internet non sarà disponibile e che, diversamente dalle altre scuole, Spinoza dovrà anche fare un talk, molto difficilmente There's no life before coffee verrà aggiornato con notizie dell'ultim'ora. Mi preparerò un paio di rubriche da pubblicare a rilascio programmato, un po' come la vitamina C del vostro multivitaminico preferito.

A presto, eh!

venerdì 22 maggio 2009

No regrettes


Cosa c'è di più duraturo di un tatuaggio? Si possono togliere, certo, ma il procedimento è laborioso, costoso e - dicono - doloroso.

Per questo bisognerebbe pensarci non bene, strabene, prima di farsene uno. Passino i disegni (ma poi voglio vedere uno fra cinquant'anni, sovrappeso con le rughe e con un teschio sanguinante tatuato sul bicipite), ma le scritte sono pericolose. Specie quelle in un'altra lingua.

Ce ne sono una marea, specie in ideogrammi cinesi e giapponesi: il tatuatore giura e spergiura che quei quattro caratteri così eleganti significano "profumo di fiore di pesco" ma non capisci perché tutti quelli con gli occhi a mandorla che ti vedono in spiaggia si ribaltano dalle risate. Non è per le maniglie dell'amore (ce l'hanno anche loro), né per la pelle color mozzarella del primo giorno di mare. Così ti compri un dizionario giapponese-italiano, e faticosamente rintracci i simboli così arzigogolati che ti sei fatto incidere con un punteruolo intinto nell'inchiostro, e sbarrando gli occhi per l'orrore ti accorgi che da sei mesi ti stai carreggiando appresso la scritta "mi caco addosso tre volte al dì".

Sei un'attrice, sei sulla cresta dell'onda per via di un serial televisivo molto popolare, sei di origine italiana, si capisce dal cognome. Ti chiami Hayden Panettiere, e un bel giorno decidi di far deturpare la tua bella pelle da ventenne con una scritta nella lingua dei tuoi antenati, la lingua di Dante, in un bel corsivo elegante.
Vai in un costoso tattoo parlor a Pacific Palisades, sganci un migliaio di dollari che hai guadagnato forse in 4 minuti di lavoro, e scegli una bellissima frase, pregna di significato, una missione, un modo di vivere: dici con orgoglio al tatuatore che la frase che dovrà scolpire sulla tua epidermide è "vivere senza rimpianti". Il tatuatore storce un po' il naso, l'italiano e gli italiani non gli sono mai piaciuti: suo nonno ha fatto lo sbarco in Sicilia per liberare quei pezzenti da quel piuccheppezzente di Mussolini e ci ha lasciato le penne. Comunque è un professionista, non si fa certo fermare da questo e inizia il suo lavoro.
Finisce, guarda ammirato la sua opera. Ti porge uno specchio e ti ammiri anche tu, soddisfatta e felice. Felice finché qualcuno che mastica un po' più di italiano di te e del tatuatore si accorge: la scritta in realtà recita "vivere senza rimipianti".
In un sol colpo ti sei resa ridicola e, per di più, non potrai tener fede alla frase che - anche se sgrammaticata - porti addosso. Un rimpianto ce l'avrai: "ma chi cazzo me l'ha fatto fare sto tatuaggio?"

giovedì 21 maggio 2009

Noemigate?

In America c'è gente come Bob Woodward e Carl Bernstein, i due giornalisti investigativi che resero noto all'America - e al mondo - lo scandalo Watergate.

In Italia ci sono i giornalisti di Repubblica, che tentano invano di montare un caso (inter)nazionale sulla famigerata Noemi Letizia. Dopo le stucchevoli 10 domande che il giornalista Giuseppe d'Avanzo ha rivolto al premier senza riceverne risposta (con Repubblica che sbandiera questo fatto come nei peggiori servizi di Striscia la notizia), c'è anche Facebook, ormai diventata l'agenzia di sondaggi a cui tutti devono fare riferimento, con i suoi ben 35mila iscritti nel fanclub "Berlusconi! Rispondi!". Considerando che c'è gente su Facebook che si iscrive al fanclub "Bud Spencer presidente del mondo" o "fan degli spaghetti al tonno col parmigiano", non c'è bisogno di aggiungere molto altro.

Oggi, Massimo Giannini invece vuole assolutamente che Berlusconi ci renda conto del perché Noemi Letizia fosse a cena con lui e vari ministri, e perché Berlusconi stesso neghi che questa cena abbia mai avuto luogo.

Ma santa pazienza. Berlusconi ha un conflitto di interessi grosso come una casa, è stato indagato per associazione mafiosa, è un cazzaro a tempo perso e mariuolo di professione, e tu rompi i coglioni perché si tromba una minorenne?

Niente Pulitzer per voi, mi spiace

lunedì 18 maggio 2009

Frivolezze Italians


Ogni tanto provo a scrivere a Beppe Severgnini sulla sua rubrica Italians, sul Corriere. Avrò scritto 7 o 8 volte, parlando di argomenti più o meno seri (dall'immigrazione, alla scuola, al solito Berlusconi). Sono stato pubblicato due volte, sui due argomenti più scemi: qui su Tagliariol che partecipava a qualche reality show, e qui addirittura sulle rivalità di provincia italiane.

Non so se questo significa che Severgnini predilige gli argomenti frivoli o che io sono bravo a scrivere solo di quelli.

venerdì 15 maggio 2009

Star Trek non è Star Trek


Nell'annosa diatriba bambinesca su "chi è meglio tra Guerre Stellari e Star Trek" scelgo senza ombre di dubbio il secondo. Guerre Stellari e Star Trek rappresentano gli antipodi della visione della fantascienza: l'impianto di Guerre Stellari è di tipo semi-ottocentesco, conservatore, debitore del fantapulp che ha suo modello Jack Williamson - se siete appassionati La legione dello spazio (1934) è un opera seminale. In Guerre Stellari non ci sono mezze misure: c'è il lato Buono e il lato Oscuro della forza, in una divisione manichea che andava certamente bene negli anni '30 a Williamson e alle sue cattivissime Meduse, ma non certo nel 1977.
Star Trek al contrario è la visione progressista, "umanista" nel senso più ampio del termine, in cui le diatribe si risolvono con la diplomazia e non con le Morti Nere: perfino gli alieni più cattivi - i Klingon, per esempio - non sono poi così cattivi; o i Cardassiani, spie e torturatori ma al tempo stesso artisti incomparabili in tutta la Galassia.

Questo cappello solo per dire perché mi piace Star Trek. In quarant'anni, cinque serie e dieci film gli scrittori sono riusciti a creare un Universo complessissimo, "realistico" se mi passate il termine, e anche se talvolta le singole puntate non sono all'altezza, l'insieme che ne esce è maestoso.

Bene: l'ultimo film di Star Trek, diretto da JJ "Lost" Abrams, cancella con un colpo di spugna tutto questo. La serie classica, Next Generation, Deep Space 9, Voyager, Enterprise... non sono mai esistiti.

Da qui in poi svelerò parecchie cose, quindi SPOILERS AHEAD!

Un mariuolo romulano viaggia indietro nel tempo per cambiare la Storia e salvare Romulus dalla distruzione, e al contempo punire il vulcaniano Spock per non aver salvato il pianeta. Per la sua vendetta non trova niente di meglio che distruggere il pianeta di Spock, Vulcano. Prepara un'arma divora-pianeti (Morte Nera, anyone?) e la punta su Vulcano.
A questo punto, al cinema, sospettavo ci fosse qualcosa che non andava: nella cronologia di ST non ci sono questi eventi, ma ho comunque concesso il beneficio del dubbio. Pure quando l'Enterprise tenta di evacuare i genitori di Spock dal pianeta ma non riesce a teletrasportare la madre, ho pensato "ma nelle serie successive compare diverse volte, non può essere morta, ricomparirà più tardi in qualche modo". Quando poi, però, il pianeta Vulcano scompare diventando un buco nero, e Spock devastato pensa alle 6 miliardi di vite perdute, allora ho pensato "c'è davvero qualcosa che non va".

FINE SPOILERS

Hanno creato un'altra cosa. Se andate al cinema convinti di vedere Star Trek, questo non è Star Trek. È qualcosa di differente, i personaggi hanno gli stessi nomi, le astronavi sono simili, ma è tutto qui.
Mi chiedo come mai non esistano scrittori capaci di creare qualcosa all'interno di canoni definiti. Voglio dire, qua non si tratta dei piagnistei da trekker del tipo "nella puntata 412 si dice che l'infermeria è in fondo alla nave, qua invece è in cima" (ci sono anche erroracci del genere, non preoccupatevi: la presenza di Chekov, che nella serie classica compare solo nella seconda stagione e che, secondo canone, avrebbe solo 13 anni all'epoca di questo film; l'Enterprise in costruzione in Iowa invece che a San Francisco; orioniane nella Flotta Stellare): qua si parla di aver distrutto tutto.

Star Trek è morto, viva Star Trek.

Gela il sangue nelle vene



La pagina italiana della distribuzione linux che uso al lavoro. Si prega di cliccare sull'immagine e ragionare sul fatto che qualcuno confonde l'italiano col francese.
Brrrr.

giovedì 14 maggio 2009

L'armata dell'invece


Questo post di Woland (che alla fine non c'entra neanche più di tanto) mi ha fatto pensare ad una cosa che non sopporto.

Avete presente quando raccontate qualcosa a qualcuno, magari che vi è successo recentemente, di curioso, pauroso o comunque che valga la pena di esser raccontato?

- Sai che mi è successo l'altro giorno? Mi hanno rubato il cellulare dallo zaino! (ndSpino: scusa 24shots, ogni riferimento a persone realmente esistite è quasi del tutto non voluto)
- Invece a me una volta hanno rubato l'accendino che tenevo in mano.

Ora. Va bene che non ti interessa quel che dico. Ma far finta almeno? Rispondendo, chessò "oh davvero? Ma come è stato possibile?" oppure "mi dispiace, ma non tenere il cellulare nello zaino" (ndSpino: vedi nota precedente).

Invece c'è l'armata dell'invece. "Invece io una volta sono stato sulla Luna", "Invece una volta ho visto Elvis Presley che serviva patatine fritte al Burger King di Olgiate Olona". Se volete è un po' una variante del Mio cuggino di Elio e le Storie Tese, solo molto meno divertente e decisamente più fastidioso.

Lo so che magari molti di voi non se ne accorgono. Invece io sì.

mercoledì 13 maggio 2009

Automatic for the people


Posso dire, abbastanza tronfio di me stesso, che uno degli scopi principali che mi ero prefisso col mio blog è stato raggiunto.

Riesco sistematicamente a fregare le tag automatiche di Wikio, e spesso anche quelle di Blogcatalog. Un esempio è quello nella schermata: il mio post sullo strafalcione del giornalista che ha scritto 200 invece di 300 è stato interpretato da Wikio con la tag "Scienza", e messo insieme ad articoli sul Telescopio Spaziale e le tempeste magnetiche.

Perché sono contento? Boh, forse perché significa che sono poco prevedibile. O che forse non si capisce una mazza di quel che scrivo. In ognuno dei due casi, c'è comunque da andarne fieri.

martedì 12 maggio 2009

Ionesco non sei nessuno


Oggi leggo solo notizie che hanno dell'assurdo.

  • Miss California è stata costretta a restituire la corona perché ha dichiarato che secondo lei i gay non dovrebbero sposarsi. A parte il fatto che indire un concorso di bellezza e poi giudicare le aspiranti sulla base della loro personalità mi sembra ipocrita e cretino (è un concorso di bellezza? Tacciano e sfilino). Comunque, questa poveraccia ha solo detto la sua opinione, non condivisibile da tutti magari, ma toglierle il premio solo per questo, nella autoproclamata "terra della libertà", mi sembra davvero stupido.
  • su FilmTV leggo che nel 1977 la lavorazione del film di Castellari Quel maledetto treno blindato fu complicata dalla istituzione della legge antiterrorismo che proibiva l'uso di armi da fuoco nelle produzioni cinematografiche. Forse avevano scoperto che Giusva Fioravanti prima di diventare terrorista aveva recitato in Grazie... nonna. Peccato che la sua carriera criminale l'avrebbe iniziata solo nel 1978.
  • Poi c'è lei. La mitica Noemi Letizia. L'articolo del Corriere sull'intervista della ragazza a Chi è tutto da gustare. Si va dall'importanza della verginità, ai suoi gusti cinematografici ("ho visto I lo­ve shopping. Film stupendo. Mi rivedo nella protagonista" e anche "ho visto il film [Gomorra] e mi è passata la voglia. Ha racconta­to solo una piccola parte di Na­poli. La nostra immagine ne è uscita a pezzi") alle sue passioni ("Shopping, cene, parrucchiere ed estetista") al suo futuro già ben chiaro nella sua mente ("se non sfonderò nel mondo dello spettacolo sfrutterò il diplo­ma di grafico pubblicitario che ancora devo prendere"). Se non fosse una persona vera sembrerebbe un personaggio-macchietta di un film di Virzì o Muccino.
  • già, quasi dimenticavo: c'è Berlusconi che riesce a dedurre gli idonei a ricevere diritto d'asilo direttamente quando stanno ancora sul barcone. Trasmissione del pensiero? Occhi a raggi Y? Scienza? Fantascienza?

lunedì 11 maggio 2009

Matematica sui pedali


Io lo sapevo che la bici è il mezzo più pericoloso: in città sviluppi velocità da automobile ma non hai protezione alcuna dagli urti.

La bici è pericolosa anche perché può farti scomparire, perdere la tua identità. Mi spiego.

Secondo il Corrierone, infatti
Nel 2007 (ultimo anno in cui sono disponibili i dati Istat) si sono verificati in Italia 15.713 incidenti con coinvolte biciclette, nei quali hanno perso la vita 352 ciclisti (249 conducenti e 3 trasportati)
Sarebbe davvero bello sapere chi erano gli altri 100. Gente attaccata alle ruote, forse.

domenica 10 maggio 2009

La specie dominante


Ieri ottima grigliata di carne a Monte Donato. Anche la nostra simpatica mascotte della giornata, ritratta in foto avrebbe voluto assaggiarne un po', probabilmente. L'ho liberata a 20 metri da dove l'ho catturata, il che equivale probabilmente ad una mano gigantesca che afferra la tua automobile in autostrada nei pressi di Bologna e, senza che tu sappia il perché, ti rilascia verso Pescara. Qualche volta è proprio bello essere la specie dominante.

venerdì 8 maggio 2009

Non sono io a esser razzista, sono loro a esser toscani!


Parlando di nazioni fastidiose mi è venuto in mente il discorso che facemmo con la Picciula a Torino, in fila per chissà quale museo:

Spinoza: ommioddio, francesi davanti a noi e toscani dietro, non riesco a pensare a chi sia peggio!
Picciula: i toscani, senza dubbio. I francesi irritano solo per come parlano, ma puoi tranquillamente non seguirli, specie se non conosci la lingua; i toscani invece irritano per come parlano e per cosa dicono, ed è impossibile ignorarli!

Quanta saggezza in quella donna. Quanta saggezza.

Recentemente alla mia lista di lingue fastidiose s'è aggiunta lo spagnolo: così come nello stereotipo i toscani sono comici già solo per come parlano, gli spagnoli invece sono visti come calienti per via della lingua.
Sarà. A me lo spagnolo sembra solo un italiano parlato male.

giovedì 7 maggio 2009

Favole della buonanotte nell'anno 2500


C'era una volta una nazione inutile. Ce n'erano tante, a quel tempo, di nazioni inutili, a vario titolo. Una delle più inutili si chiamava Vaticano, ma quella è una storia a parte. Una nazione piuttosto inutile era San Marino: trentamila abitanti che parlavano italiano, usavano monete italiane, ma continuavano ostentatamente a segnare sul passaporto nazionalità: sammarinese. Per quale strana ragione Garibaldi, dopo aver marciato sul Regno delle due Sicilie, sul Granducato di Toscana, persino sugli inutili Ducati di Modena e Parma, avesse evitato la repubblica del Titano, era un mistero.

Ve n'era un altro, molto più inutile di tutti gli altri messi assieme. Un paio di isolette in mezzo al Mediterrano, lontane da tutto e da tutti, occupate da decine di Stati diversi lungo tutta la loro storia (arabi, normanni, siciliani, francesi, inglesi) tutti fuggiti per disperazione. Malta era il suo nome, e la sua inutilità così grande, che quando chiese di aderire all'Unione Europea tutti i leader del continente si guardarono attorno imbarazzati: "Malta, hai detto eh? Bè sì, insomma, dobbiamo valutare... (dai, cerca sull'atlante dove cazzo è sta Malta), sì insomma dicevo, bisogna valutare tutti i criteri economico-politico-sociali... (come sarebbe come è scritto? M-A-R-T-A! Non c'è? Prova M-A-L-T-A)... e affrontare tutte le problematiche connesse con l'allargamento dell'Unione Europea... (ma sta in Europa, almeno?).."

Malta venne ammessa nel club europeo, e per farla sentire ancora più importante le venne affidato un compito, uno solo: pattugliare i mari fin quasi all'isola di Lampedusa per individuare i migranti in difficoltà nei barconi della speranza, e prestare soccorso.
Niente, neanche quello. Il Sindaco di Malta si giustificò: "Sì, vabbè, sarebbero acque territoriali nostre, ma dai su, Lampedusa è più vicina, 'un ciò voglia di arrivare fin là, che palle, poi fa caldo, no, dai, gli italiani ci metterebbero molto meno, stanno là guarda, stanno proprio là vicino, e non si muovono, ma quanto sono cattivi gli italiani, là c'è un barcone in difficoltà e non fanno niente, che c'entra che sono acque territoriali maltesi, loro stanno là vicino, e poi
La chiamata di soccorso è stata fatta direttamente dagli immigrati alle autorità italiane
eh, scusa, mica hanno chiamato noi, ce devono andà gli italiani, non ci ho parole guarda, non si muovono oh, non posso che esprimere il mio
disgusto per l'intransigenza dell' Italia nei confronti di vite umane
ma so' proprio dei pezzenti sti italiani, sto fatto che nun vonno annà a prendere i clandestini è davvero
inaccettabile."


C'era una volta, tanto tempo fa, una nazione inutile. Malta si chiamava. Ma per fortuna oggi, nel nostro mondo, Malta non esiste più.

Ora dormi.

mercoledì 6 maggio 2009

Spara che ti passa


Continua la nostra ricerca del film con la trama meno credibile della storia. Ho scoperto che i film sui reality show sono ottimi candidati per la vittoria, come lo era ad esempio Battle royale. Quest'oggi, infatti, presentiamo un altro film del genere:

Live! - Ascolti record al primo colpo, di Bill Guttentag - 2007

In pratica c'è una scrittrice televisiva che vuole fare il botto. Col suo team di scrittori si inventa un gioco rivoluzionario: 6 giocatori si sfidano alla roulette russa, un solo proiettile, chi lo becca muore e gli altri si prendono 5 milioni di dollari a testa.

Ora, la prima parte del film vede il team alle prese con la definizione del programma. Visto che la roulette russa vera e propria durerebbe due minuti, uno dei collaboratori se ne esce con una idea "geniale": mostrare un video-profilo dei giocatori prima del gioco. Tutta contenta la scrittrice per questa idea nuovissima. Peccato che a Il grande fratello si faccia lo stesso già da dieci anni.
Subito dopo, la battaglia di fronte all'organismo garante della TV per permettere la messa in onda. Si prospetta un'udienza di fuoco, invece basta che il produttore dica due stronzate sulla libertà di opinione (cazzo c'entra?) e il garante lascia tranquillamente passare il programma, a patto che venga trasmesso all'una di notte e che, nei video-profili, non si vedano assolutamente tette né persone che mentono.
Arriva la messa in onda. Il programma funziona così: il giudice carica la pistola con un solo colpo, viene sorteggiato il primo concorrente, gli si dà la pistola in mano e questo se la punta alla tempia. Musica d'atmosfera, il concorrente tira il grilletto. Se sopravvive, gli si dà l'assegno e fuori dalle balle, e la pistola passa al secondo sorteggiato, e così via, fino all'ultimo.

Ora conviene fare alcune considerazioni:
  • e se il primo concorrente, per sfiga, becca il proiettile? Tempo 1 minuto, e il programma è finito;
  • e se, arrivati al quinto concorrente, il proiettile non è ancora uscito? Che si fa, si obbliga l'ultimo concorrente a spararsi, certo di lasciarci le penne?
  • e se uno dei concorrenti sbrocca e ammazza un altro?
  • e se uno dei concorrenti, al momento topico, si rifiuta di premere il grilletto? Che si fa, lo si costringe?
Nel film, è il quinto concorrente a lasciarci le penne. Si spara, crolla a terra. La morosa, seduta in platea, si limita a piangere: non è che si alza, corre verso il corpo del moroso, no. Rimane seduta in platea a piangere sommessamente, mentre tutti attorno a lei si alzano a festeggiare l'ultimo sopravvissuto. Nessun medico, niente di niente. Il tizio morto viene semplicemente... dimenticato.
La produttrice, fino all'ultimo secondo esaltatissima per le notizie dello share al 60% (all'una di notte anche Marzullo fa il 60%, comunque), quando vede il morto ha una crisi di coscienza. Dopo che vede il morto.

Sarà implausibile perché la TV è implausibile, non lo so. Ma che difficile sospendere l'incredulità, con film come questo.

martedì 5 maggio 2009

Vorreste vivere in una città così?


Qualche tempo fa avevo avevo parlato del candidato sindaco di Bologna, il rocker Beppe Maniglia.
Oggi mi sono imbattuto nel sito della sua campagna elettorale, col programma.

Alcune delle sue priorità:
  • Chiusura di Sirio, Rita (entrambi sono controlli elettronici di accesso alla ZTL e alle corsie preferenziali, ndSpino) e della ZTL (il giorno stesso della mia nomina)
  • I parcheggio (sic!), striscie (ri-sic!) blu, non saranno più a pagamento
  • Eliminazione di tutti i semafori e delle corsie preferenziali
  • Basta col blocco del traffico che non risolve il problema dell'inquinamento
  • Eliminazione immediata del progetto CIVIS (filobus Bologna-San Lazzaro, ndSpino)
Queste solo per capire quanto l'uomo odi il trasporto pubblico e ami l'automobile. Chi non ha l'automobile s'arrangi, chi ce l'ha s'arrangi lo stesso perché il traffico diventerebbe talmente allucinante da rendere l'auto praticamente inservibile. E i poveri polmoni degli elettori? Pazienza.
  • Gli appartamenti del Comune saranno assegnati con questi criteri di priorità: bolognesi, italiani, ricercatori universitari, senzatetto, extra comunitari.
Questa è bellissima. Mi ricorda il passo di Fontamara, di Ignazio Silone:

In capo a tutti c’è Dio, padrone del cielo. Questo ognuno lo sa; poi viene il principe Torlonia, padrone della terra; poi vengono le guardie del principe; poi vengono i cani delle guardie del principe; poi, nulla; poi, ancora nulla; poi, sempre nulla; poi vengono i cafoni.
  • Saranno segnalati, in tutte le strade, i confini di Bologna con strisce rosse e blu.
Fondamentale, direi. Come ho fatto a vivere senza.

  • La pubblicità è l’anima del commercio, abolirò le tasse sulle insegne, sulle pubblicità delle attività commerciali e incoraggerò i dehors.
Per la serie "Berlusconi mi fa una pippa".
Per non parlare delle misure draconiane riservate agli extracomunitari:
  • Zingari, extra comunitari non in regola, e tutti coloro che minacciano la sicurezza dei cittadini, verranno espulsi immediatamente. L’accattonaggio sarà vietato.
  • Il degrado non sarà un problema, allontanerò da Bologna coloro che lo producono.
Facile, no?

lunedì 4 maggio 2009

Con trent'anni di ritardo...


...ma almeno anche lei si è accorta di non voler più avere nulla a che fare con lui.

Meglio tardi che mai, Veronica. Meglio tardi che mai.

domenica 3 maggio 2009

There's no life before bicerin


Appena tornati da Torino, un fine settimana di tempo stupendo alla scoperta di una città bellissima e di un popolo di una cordialità immensa.

Cominciando dai titolari del bed & breakfast dove alloggiavamo, da Zoe, con i loro consigli preziosi, la buonissima torta di pere e cioccolato e le chiacchierate sulla storia della città. Ma soprattutto continuando con Camu e Minu, le nostre ciceronesse dall'accento littizzettiano, di una simpatia devastante e di un'allegria contagiosa! Passare con voi il pomeriggio in giro per Torino è stato bellissimo, grazie di averci fatto scoprire il bicerin, senza il quale ormai non c'è più vita, e dal momento che noi ora siamo a Bologna dove il bicerin manco sanno che è, ciò significa che la vita non sarà più la stessa...

venerdì 1 maggio 2009

Primo maggio, su coraggio


Se il Po non rompe gli argini - e contemporaneamente anche i maroni - da oggi a domenica io e la Picciula saremo in vacanza a Torino. Buon primo maggio a tutti!