sabato 29 novembre 2008

venerdì 28 novembre 2008

Sindaco Cortellesi

Ho avuto la strana idea di tenere la tv accesa ieri sera. In questi giorni la Picciula non c'è, e l'idea era di vedere Don Camillo che a lei piace molto: sarebbe stato quasi come averla qui.
Complice il fatto che invece Don Camillo a me non fa impazzire (mi arrabbio perché il film parteggia spudoratamente per il prete, mentre io tifo per Peppone) e che Rete 4 iersera non ne voleva sapere (magari è già migrata su satellite - seeeeeee, come no), mi sono ritrovato a guardare lo show della Cortellesi sul Tre.

Qualche impressione:
  • la Cortellesi ha tutto. È bellissima, fa ammazzà dallo ride e canta come una professionista. Tiene lo schermo, se recitasse la lista della spesa la guarderei lo stesso con occhi ammirati.
  • Francesco Mandelli non ha niente. Ha avuto i suoi warholiani cinque minuti di notorietà nell'era MTV, ormai tramontata da un pezzo, come Non-Giovane (ed è tutto dire). Come si dice dalle mie parti, "nun sa né parlà né stà zzitto". Imbarazzante.
  • Lo show ogni tanto è simpatico. Cantano troppo però. Stanno sempre a cantà. Du' palle.
  • I personaggi della Cortellesi sono un po' sotto tono. Secondo me è colpa degli autori. La sindaco Moratti diceva cose del tipo: "noi a Milano abbiamo la cultura del fare. Ma del fare a casaccio. E soprattutto, di nascosto". Ma che, dovrebbe far ridere? Le magagne van fatte capire, non dette esplicitamente. La maga che ha fatto il duetto con Jovanotti era banale. Una signora stile Jervolino che sfida Jovanotti a un duello rap. Wow. L'inviata di Michele-Lamberto è meravigliosa, ma quella l'aveva creata all'epoca Gialappa's.
  • Le storie di una vita raccontata (ieri in duetto con Flavio Insinna, sui fatti della scuola Diaz), come sempre, dà i brividi. Così come "La mia famiglia siamo...". Sono i momenti più alti dello show.
In sostanza: la Cortellesi su tutti. Come Peppone.

giovedì 27 novembre 2008

Il bel paese de li dolci colli



Sto guardando in rete un po' di cose da vedere nella mia regione natale, le Marche. È singolare rendersi conto di quanto poco si possa conoscere delle zone in cui si è vissuti per tanti anni. Forse dipende dal fatto che me ne sono andato poco dopo aver raggiunto l'età della patente, e quindi prima non ero in grado di raggiungere autonomamente i posti che mi interessavano; forse dipende dal fatto che non li conoscevo - internet era ancora di là da venire; forse dipende anche dal fatto che non mi importava più di tanto.

Scopro tantissime cose che non conoscevo, o di cui avevo solo sentito il nome. E soprattutto, mi scopro la voglia di andarle a visitare tutte:

  • la gola del Furlo, scavata dal fiume Candigliano, dove passa la vecchia strada romana Flaminia, e dove gli antichi romani scavarono un tunnel stradale nella roccia ancora oggi utilizzato;
  • il lago di Pilato, l'unico lago naturale delle Marche, abbarbicato a 1900 m di altezza vicino al Vettore, il monte più alto delle Marche;
  • il monte Conero, con tutti i suoi sentieri immersi nella natura;
  • il monte Catria, e il sottostante monastero di Fonte Avellana, citati persino da Dante nella Divina Commedia;
  • il monte Strega, che mi era completamente sconosciuto. Oltre alle scarne indicazioni di Wikipedia italiana, ho trovato solo questo sito in inglese;
  • città come Arcevia, Offida, Osimo, e moltissime altre.
Con tutti voi, posti qui sopra elencati, l'appuntamento - si spera - è per la prossima primavera...

PS: Per la cronaca, la foto qui sopra ritrae Monte Murano col paese di Serra San Quirico, a circa 5 kilometri da dove sono nato e cresciuto... e fino a pochi mesi fa, del monte, non sapevo neanche il nome...

mercoledì 26 novembre 2008

Nocchier ch'entra in navilio senza timone


Dopo i momenti di terrore passati questo fine settimana, quando il Garmin per andare da Arco a Dro ci ha fatto passare per una mulattiera dal nome evocativo di "Via dei legionari cecoslovacchi" (e passare sopra un ponte romano) invece di andare sulla comodissima statale, ho deciso di cercare un modo per cambiare le impostazioni del navigatore.

Basicamente, nonostante quello che avevo annunciato trionfalmente via mail all'astromat stesso, non si può.

Il bello è che il navigatore ha un programma per PC che invece è pieno zeppo di opzioni meravigliose, tipo la possibilità di modificare la velocità media delle strade, oppure una comodissima levetta che si può muovere per dirgli "preferisco autostrade" o "preferisco strade minori", con 5 livelli intermedi. Spettacolo.

Tutto questo, però, sul Garmin Nuvi 200, il mio modello, non si può fare. Niente, zero, zip. C'è solo la possibilità di scegliere tra "percorso più breve" o "percorso più veloce", qualsiasi cosa vogliano dire. Due sole impostazioni quando invece le mappe ne digeriscono 5. Bah.
Quello nella foto sopra è esattamente quello che NON C' È nel mio Garmin ma che, a quanto pare, C' È in questo Navman S70.

La cosa divertente è che ora non riesco a riprodurre l'errore originale manco per sbaglio. Neanche con le impostazioni originali il Garmin vuol passare per quella maledetta mulattiera.

Sospetto che mi prenda un po' per il culo.
Come si chiama l'altro? Navman S70? Prendo appunti.

lunedì 24 novembre 2008

Il tempo si inverte, prima del caffè.

Di ritorno da un fine settimana di svacco totale sul Lago di Garda a trovare l'astromat. Ci siamo girati mezzo Altogarda in poco più di un giorno e mezzo.

Purtroppo il negozio di Degustazione Caffè, qui in foto, a Riva è rimasto chiuso entrambi i giorni. Altrimenti mi sa che Spinoza avrebbe passato buona parte del suo tempo là dentro.

Questo però avrebbe comportato perdersi una chicca come questa, in un negozio sempre di Riva:


L'orologio che segna le 91:80 ancora mi mancava. Pensare che potessero semplicemente essere le 08:16 è troppo semplicistico: dev'essere l'aria del lago che inverte letteralmente il tempo.

giovedì 20 novembre 2008

Agitato, non mescolato


Non è reazionario James Bond secondo voi?

Uno tutto Patria e Regina, che risolve i problemi sparando e ammazzando, che tratta le donne come calzini e spende e spande in cose futili.

Eppure c'è chi s'è stupito di questa definizione.

L'unica cosa peggiore di Bond? Il Bond di Daniel Craig. Uno che assomma in sé tutte le caratteristiche precedenti insieme ad un'estrazione (e un fisico, e un volto) decisamente proletaria.
Un proletario reazionario.

Ecco perché non mi piace proprio: il Bond di Daniel Craig non ha coscienza di classe.

martedì 18 novembre 2008

Misteri della fede

Mattinata delirio.

Devo andare all'ufficio del rusco (spazzatura per i non bolognofoni) per atti amministrativi che non vi sto a raccontare. Sul foglio c'è scritto di presentarsi in piazza Liber Paradisus 10. Mai sentita. Mah.
Via di tuttocittà.it per sapere dove si trova sta cavolo di piazza.

Nessun riscontro.
Misteri della fede.

Oh oh. Ok, andiamo su viamichelin.it.

Nessun riscontro.
Misteri della fede.

Iniziano a sorgermi dei dubbi. Proviamo con Google Maps.

Diversi riscontri sparsi per tutta Bologna. Quello più diretto sembra portarmi in centro. Piazza Liber Paradisus in centro? No, non ci credo, non può essere.
Misteri della fede.

Cerco con plain Google e riesco a capire, destreggiandomi tra informazioni inutili, che piazza Liber Paradisus è il nome della nuovissima piazza su cui sorge il nuovissimo Comune di Bologna.

Come in ogni città che si rispetti, il comune di Bologna è stato per secoli in centro, nella piazza principale, accanto alla chiesa madre, sacro e profano come volevano i nostri saggi antenati medievali.

Finora.

Ora hanno deciso che no, non può più stare lì, comodo ad arrivare per tutti, in un bel palazzo medievale. No, bisogna assolutamente spendere milioni di euro per costruire una nuova sede, tutta vetro e acciaio, Torri A e B e C, soluzioni ingegneristiche ardite per solleticare lo smisurato ego di un inutile architetto che aveva già dato infima prova di sé nel più orribile esperimento architettonico a memoria d'uomo (dopo la Torre Eiffel, ovvio): le Gocce di via Rizzoli.
Misteri della fede.

Un progetto così non può ovviamente trovare spazio in centro, perciò è stato costruito in culonia. Ci vado in auto? Neanche per idea: l'auto è dal meccanico. L'autobus è d'uopo.
Vado sul sito dell'ATC, per sapere che autobus arrivano là. Ovviamente, di piazza Liber Paradisus neanche l'ombra.
Misteri della fede.

Il fatto è che il trasferimento degli uffici è cosa recentissima. Praticamente si son trasferiti quattro minuti fa: riuscivo quasi a vedere gli impiegati con gli scatoloni che correvano per via Indipendenza per raggiungere il nuovo edificio comunale.

Vado dal tabaccaio a comprare un biglietto dell'autobus. Il tizio esce appena prima che io entri urlando "Devo andareeee in baaaagnooooo!". Wow. Sticazzi. Ecchissenefrega non ce lo metti?
Entro nel negozio e, mentre una musichetta lounge talmente brutta da indurre al suicidio mi intratteneva, un vecchietto dall'aria malmessa mi fa: "Torna shubito, sha?". Roteando gli occhi per la disperazione leggo un cartello dietro al banco con su scritto: "Chi ha premura faccia il favore di tornare accompagnato dalla calma". Al che ho capito che sarebbe stata una cosa decisamente lunga, e prima di pigliare a testate il vecchietto me ne sono andato.
Misteri della fede.

Trovo l'autobus. Un 17 il cui conducente era simpatico come un pugno. Appena prima di scendere un tizio mi fa: "Scusi ma lei è un insegnante vero?"
Spinoza: "Ma dice a me?"
Stordito: "Sì, è un insegnante vero?
Spinoza: "Ma direi di no. Magari".
Stordito: "Ma come magari? Gli insegnanti sono tutti precari. Le piacerebbe essere un precario?"
Spinoza: "Sono già un precario. Secondo lei sognerei di essere un altro precario? 'Magari' fossi un insegnante di ruolo"
Stordito: "Ah mi scusi".

Delirio. Misteri della fede.

Arrivo al Comune. La tipa delle info, gentile come un pugno - parente all'autista, forse - mi indirizza verso l'ufficio giusto, dove una tizia simpatica e gentile - sul serio, non è uno scherzo, almeno stavolta - mi espleta tutte le pratiche. Ci siamo perfino messi a chiacchierare di Jesi, che ha letto sulla mia carta d'identità, dal momento che conosceva la città e gente di quelle parti.

Tutto questo mentre quello dell'ufficio a fianco sbraita contro una povera coppietta di anziani che non capiva bene tutte le informazioni, e la tipa delle info sbraita contro un tizio che non vuole darle i dati per la privacy. "Ma che privacy e privacy! Non è neanche una parola italiana!"

Un giorno qualcuno mi spiegherà perché i dipendenti comunali lavorano solo 4 ore al giorno e sono pure incazzosi. L'unica gentile, quella che è capitata a me, era sulla sedia a rotelle, ma aveva un sorriso da parte a parte.
Misteri della fede.

lunedì 17 novembre 2008

Alla ricerca di Nemo, quinta puntata


Ciao a tutti e benvenuti a questa nuova puntata di Alla ricerca di Nemo.

Prima di tutti vorrei sapere chi è quel tizio da Tbilisi, Georgia che attraverso Google France cerca, più volte al giorno da almeno un mese, informazioni su Vigée Le Brun.
Non lo so chi cacchio è sto Vigée Le Brun!!!!

Grr.

Ok, si dia inizio alle danze!

  • Come fare l'inchino alla regina elisabetta: stando bene attenti a non darle una capocciata come Mr. Bean;
  • ..................................................gay: mi sfugge qualcosa. Quei puntini devono essere un messaggio in codice;
  • Immagini cofee porno: non riesco davvero a immaginarmele. Versare caffè bollente sul corpo del partner? Non credo apprezzerebbe;
  • Cancello laser: sì, sì, ne ho visto uno su Star Wars!
  • Hulk porno: ti piacerebbe, eh, ma i pantaloni di Hulk non si strappano mai...;
  • daniele nella fossa dei leoni(il profeta): mi fa piacere che specifichi. Sai, non si sa mai;
  • La prima volta martina colombari: eh no, non ero io. Mi spiace. In tutti i sensi;
  • Giovani gay dal dottore: voglio vedere quanto erotico è se il dottore gli comunica che hanno qualche malattia venerea...;
  • Problema 25 30 resto mancia: massì, che palle fare i conti, resto mancia per tutti;
  • Alla ricerca di Nema: è quello che avrei fatto io se fossi stato Nemo;
  • Gay praide: proud to ignore English language.
  • www.Film di SerenaGrandi mentre scopa.com: puoi provare, ma gli url non ammettono spazi;
  • Salsa operatoria: buonissima, la mangio ogni venerdì con la pasta mentre guardo ER;
  • lanazione paese piu antipatica: ammè stanno piu antipaticissimi i franzesi, ma misa chelo sai.
  • 4 in 1: non ci stanno, fidati. A meno che la 1 non sia davvero un fenomeno;
  • Cani volpini spritz: io non glielo darei. Poi ti ritrovi con cani ubriachi che parlano a ruota libera e perdono il controllo della minzione.
  • berlusconi non ho mai detto di essere berlusconi: geniale. Ti prego contattami. Hai un futuro nel cabaret.

sabato 15 novembre 2008

Senza di lei, ci sarebbe vita prima del caffè


Ho ricevuto un "premio virtuale" da Gennaro, che ringrazio.
Ho più di una perplessità sulle regole di questo premio, che lo rendono più una catena di Sant'Antonio che un premio, per cui non le rispetterò affatto:

  1. Accettare e visualizzare l'immagine del premio e far rispettare le regole.
  2. Linkare il blog che ti ha premiato.
  3. Premiare altri 15 blog e avvisarli del premio.
L'immagine la metto, tanto non mi costa niente. Linko il blog che mi ha premiato, come no, Gennaro mi sta simpatico. Ma 15 blog sono troppi, ne ho di meno persino nel mio blogroll, e non ha senso premiare tutti.
Quindi lo girerò a un solo blog, quello grazie al quale ho aperto il mio, quello che ho preso un po' a modello. E' un modo per dirle grazie: Leetah - Mypod.

giovedì 13 novembre 2008

Skypemantica


Ieri, su Skype:

astromat: hai letto di quel malato di AIDS che improvvisamente è guarito?
Spinoza: ...
Spinoza: Non era malato di AIDS - ma sieropositivo...
Spinoza: Non è "improvvisamente", ma dopo un trapianto di midollo osseo da una persona immune...
Spinoza: Non è guarito, ma è diventato sieronegativo.[1]
Spinoza: Comunque sì, l'ho letta :D



[1]: in realtà sieronegativo significa effettivamente guarito. Però mi ero talmente lanciato in questa distruzione logico-grammaticale che mi son fatto prendere un po' la mano.

martedì 11 novembre 2008

Enigmi dal passato


In questi giorni io e la Picciula stiamo pianificando le vacanze invernali.

In realtà le abbiamo già pianificate, ma non è questo l'argomento del post. Lo sarà di qualche post futuro, quindi non spoilero e per continuare dirò solo che è un Paese estero.

Per organizzare la vacanza, ovviamente, abbiamo usato Internet: google, lista di bed&breakfast, due righe di email e via, la stanza è prenotata. Niente di più facile.

Quando ero bambino, mio babbo ci portava spesso in vacanza in Alto Adige. Luoghi bellissimi, dai nomi improbabili e impronunciabili, dove la lingua italiana spesso era solo accessoria. Viaggi che non finivano mai, specie con la mitica Ritmo blu senza autoradio, e mia sorella col gigantesco mangianastri sul sedile posteriore che metteva le cassette di Ramazzotti...

A parte la nostalgia (sigh), mi chiedo come facesse mio babbo a trovare gli alberghi. Internet non esisteva. Cioè, gente, ho trent'anni, sto parlando di vent'anni fa. Sconvolgente.
Immagino che non fosse facile procurarsi i numeri di telefono degli alberghi in posti così lontani. Gli elenchi del telefono hanno solo la provincia di residenza. E poi chiamare? E in che lingua? Tenendo conto che oggi le lingue si sanno poco, ma allora era pure peggio.

Boh. Forse l'unica cosa saggia da fare, per appianare il mio rovello, è la più semplice. Chiamo mio babbo e me lo faccio dire. Anzi no. Gli mando un mail.

lunedì 10 novembre 2008

Rivoglio Carlà


Credo di parlare a nome di molti, quando dico che siamo piuttosto tristi nel sapere che tu sei ancora italiano.

venerdì 7 novembre 2008

Zidane e la Marianna parlerebbero irlandese


La mia Picciula va pazza per i cartoni animati di Asterix.

Sinceramente non sono i miei preferiti: credo che sia dovuto alla francesità dei protagonisti e dei disegnatori. Sì, se non lo sapevate, detesto i francesi.

Ma alla fine non è che mi dispiaccia guardare Asterix. L'importante, quando vedo Asterix e Obelix pigliare a calci nel sedere i Romani, è ricordare che tutto questo non è mai avvenuto: la pozione magica non è mai esistita, i Romani hanno davvero conquistato tutta la Gallia e gli equivalenti real life dei due eroi di Goscinny e Uderzo sono stati travolti dalle legioni di Cesare.

E allora mi rilasso, e mi concedo un sorrisetto di superiorità.

Ora vi saluto, ho lezione. Il professore? Un francese.
(Ripetere per dieci volte: Asterix non è mai esistito, Asterix non è mai esistito...)

giovedì 6 novembre 2008

Un passo avanti e uno indietro


Gli Stati Uniti sono talmente cambiati dopo l'elezione di Obama che la California ha appena cancellato la legge che permetteva le nozze omosessuali.

Ahhh, annamo bbène!

mercoledì 5 novembre 2008

Dopo Miss Italia nera...



Sono l'unico che non riesce ad entusiasmarsi per la vittoria di Obama alle presidenziali americane?

Si dice: è il primo presidente nero della storia degli Stati Uniti.

Wow. Effettivamente è vero, anche se è solo mezzo nero, giusto per non scontentare nessuno. Uno nero nero è ancora di là da venire.
Ma non è neanche questione di colore. Se non fosse per il colorito abbronzato, potresti scambiare Obama per uno di quei gentlemen metropolitani che vedresti sotto Wall Street oppure a condurre il TG della CNN.

Si dice: è uno che si è fatto da solo, il babbo l'ha abbandonato, è cresciuto con la nonna, è il sogno americano.

Vero, ma non è che la famiglia in cui è cresciuto fosse povera. Era di ceto medio, aveva accesso a buona istruzione, non è che mendicasse per strada. Pure Bill Clinton ha avuto una infanzia travagliata: il padre morì quando aveva 3 anni, visse pure lui per anni coi nonni, la madre si risposò con un venditore di auto alcolizzato e violento. Ma nessuno se l'è mai filato, da quel punto di vista.

Si dice: cambierà l'America.


Boh, non so, sarà che sono in fase nichilista, ma non credo che sia un
uomo solo, sia pure nel posto chiave dell'intero globo, a decidere
cambiamenti e svolte radicali. Sono le categorie, che contano: la
categoria dei banchieri, degli squali della finanza, che rendono questo
pianeta un posto peggiore. Non sarà certo un Presidente a cambiare le cose.

Sono cinico, ma io non mi entusiasmo mai. Preferisco dubitare e poi, magari, piacevolmente sorprendermi, che entusiasmarmi e poi ricevere la mazzata della delusione.

PS: Grazie a Francesca per avermi suggerito il titolo...

Il monte fumaiolo, parte decima



Notiziona! Kim Kardashian ha preso una multa a Los Angeles!
...
...
...
Ma chi caaaaaazzo è Kim Kardashian?

martedì 4 novembre 2008

Una siringa per amica



Questo mucchietto d'ossa, che sembra Rory Gilmore sotto metadone, sarebbe la "bellissima top model del futuro"?

Vagamente iettatorio. Con quelle occhiaie, segno molto probabile di abuso di stupefacenti, potrebbe persino non avercelo, un futuro.

lunedì 3 novembre 2008

Mezzi di distruzione di massa


Chi di voi ha trent'anni, più o meno, come me, si ricorderà quell'infausto periodo in cui tutti, dico TUTTI, i ragazzi portavano gli anfibi ai piedi. Quelli pesanti come un programma della Laurito (Giobbe Covatta, Pancreas, 1993), con la punta di ferro, che se disgraziatamente stavi sulle balle a qualcuno, e questo ti mollava un calcio, faceva in modo che nessuno potesse più stare sulle balle a te. Perché te le frantumava, le balle.

Io giravo in mocassini.

Poi la moda passò, tutti avevano già buttato via gli anfibi (per indossare poi che cosa? mistero), io mi affacciai timidamente da un negoziante di scarpe per comprarne un paio. Il fatto stesso che non le portasse più nessuno me le aveva fatte piacere. Il negoziante per poco non mi rise in faccia. Trovai però degli stivaletti molto fetish, a mezza gamba, che portai fino a dissoluzione completa della tomaia. Ma questa è un'altra storia.

Stessa storia[1] per quell'orribile camicione grigio con la bandierina della Germania sulla spalla. Non so da voi, ma da me ce l'avevano tutti.

Io a quell'epoca giravo in camicia bianca, maglione e bretelle[2], figuriamoci.


Ho reso l'idea?
Ecco sì insomma: provo lo stesso sentimento verso Facebook.



[1] quasi la stessa storia, via. Quella camiciona non l'ho mai cercata, era troppo brutta.
[2] grazie Gab per la parola! mi veniva solo il dialettale straccali...

sabato 1 novembre 2008

Alla ricerca di Nemo, quarta puntata


Quarto appuntamento con la rubrica Alla ricerca di Nemo. A quanto pare mi arriva abbastanza materiale da riempire una puntata circa ogni due settimane, quindi questo è il ritmo che tenterò di mantenere.

  • Macerata città più brutta d'italia: bè, oddio, c'è di peggio secondo me;
  • gira... vede gente... si muove... conosce... fa cose: e continuiamo così... facciamoci del male;
  • parabola a sei occhi: sono mutanti, crescono nel fiume vicino alla centrale nucleare di Springfield;
  • Moana Pozzi mentre tromba: non dovrebbe esser così difficile da trovare;
  • Spinoza e autarchia: esatto, quindi, ora passerò a raccogliere oro per la patria;
  • roba porn e video porn: che intendi per "roba"? °__°
  • "odio bologna": io odio le vesciche sotto i piedi, ma non le cerco su google...;
  • come era vestita oggi Eleonora Daniele: dunque, vediamo, aveva un abitino che era un amooooooreeeee....;
  • quanto costava un pezzo di pane nel 1942?: lo vuoi sapere veramente o l'hai cercato solo per bullarti con gli amici di aver messo Google in difficoltà?
  • fabbro gay: invece dei ferri di cavallo forgia vibratori;
  • sindrome psichiatrica assalto "tolkien": non so cos'è, ma tu ce l'hai sicuro;
  • figa astrofila: poche, purtroppo;
  • il pc fa bi bip bip: delle due l'una, o si sta per rompere, o stai guardando i cartoni di Willy Coyote;
  • x-ray porn: cioè, vorresti vedere due scheletri che trombano? malato;
  • caffè con tette: se lo trovassi sarei l'uomo più felice della terra.