giovedì 31 gennaio 2008

Il balletto delle cifre


Dal sito imperscrutabile del Corriere.it:
  • 28 gennaio: Bankitalia, in sei anni reddito bloccato per le famiglie dei lavoratori dipendenti (in sei anni aumento dello 0.3%);
  • 31 gennaio: Istat, gli stipendi crescono più dell'inflazione (in un anno aumento del 2.2%).
E intanto il mio stipendio in un anno è diminuito dello 0.5%.
Quando smetteranno di prenderci per il culo?

mercoledì 30 gennaio 2008

L'influenza della pubblicità (o la pubblicità dell'influenza)

Il mercato più evoluto in Italia è sicuramente quello della pubblicità. Senza ombra di dubbio. Per le cose da acquistare siamo ancora provincialissimi, ma per costringerti a farlo siamo i campioni mondiali.
Come forse saprete, i miei orari di lavoro non sono quelli dalle-nove-alle-cinque della maggior parte della gente normale. Di solito sono in ufficio verso le 10.30 e me ne vado intorno alle 19-19.30. Quindi, facendo colazione con molta calma, la mattina capita che io accenda la tv.
Destreggiandomi tra Luca Giurato sull'Uno, le plurirepliche di Happy Days su Italia 1, e addirittura la replica di Striscia la Notizia di ieri su Canale 5, stamattina avrò sentito almeno una dozzina di volte la famigerata pubblicità delle suonerie per i telefonini. Sul momento non ci ho neanche pensato, ma verso la sesta volta che mi chiedevano se volevo scaricare "Dune Buggy" sul mio cellulare, ho pensato: "ma a quest'ora i cinni ("bambini" in bolognese, NdT) sono a scuola. Solo le casalinghe, nemiche giurate delle suonerie per cellulare, guardano la TV di mattina..."
Poi, all of a sudden, "una rivelazione, una visione, un'immagine scolpita nella mente" (Christopher Lloyd, Ritorno al futuro, 1985). Come dice la Repubblica, è iniziato il picco dell'influenza. E queste pubblicità sono dedicate alle decine se non centinaia di migliaia di cinni a letto con la febbre.
Geniale. Diabolicamente geniale.

martedì 29 gennaio 2008

Gnoccodossola

Chissà se qualcuno di voi ricorda il mio post sulla vicenda Sindaco di Domodossola vs. Wind. Chiudevo il post chiedendomi cosa avesse di tanto bello Domodossola, oltre al fatto essere la città della "d" nello spelling italiano.
Ora so la risposta. Ma prima un passo indietro.

Come alcuni di voi avranno notato, nella colonna qui a destra c'è la rubrichina "Auditel says" che mi (e vi) dice da dove si collegano le persone che visitano il blog e in che modo: per chi vi arriva da Google, dice anche le chiavi di ricerca utilizzate.
Quest'oggi, come dicevo, ho capito il valore aggiunto della città di Domodossola:

Riferimenti di oggi a questa pagina:
PS: Molte altre notizie possono essere desunte da questo prospetto. In primis c'è qualcuno che è ossessionato dalla neve; poi, c'è anche da dire che, se cerchi della gnocca a Domodossola e finisci sul mio blog, allora forse di gnocca a Domodossola non ce n'è neanche così tanta.

lunedì 28 gennaio 2008

Fatti non fummo a viver da condomini...

I politici, si sa, sono famosi per dire tanto, fare poco e avere un sacco di soldi. Alcuni, come Calderoli o Bossi, sono famosi per dire cose agghiaccianti. Quasi tutti sono famosi per le false promesse.
In questo quadro il mio vicino sarebbe un politico perfetto. Le qualità sopraelencate le ha tutte. Basti pensare alla frase con cui ha chiuso un mega-litigio a voce altissima con la sua convivente per qualche questione di soldi: "Mia mamma ha 80 anni, ha 4 appartamenti, ha pure 400mila euro cash... tanto fra poco arrivano a me".
In Parlamento si troverebbe benissimo, che dite?

sabato 26 gennaio 2008

Lascia i cannoli, prendi la pistola


Io capisco che Beppe Grillo possa non star simpatico, e che la proposta "niente condannati in via definitiva in Parlamento" possa essere eccessiva. Voglio dire, c'è chi è condannato per resistenza a pubblico ufficiale e c'è chi è condannato per omicidio, e non è la stessa cosa. Inoltre, chi ha scontato la propria pena ha "pagato il debito con la società", e non è giusto estrometterlo per sempre.
Però c'è un però. Ci sono personaggi come Salvatore Cuffaro che rappresentano in maniera esemplare tutto il peggio della politica (e della società) italiana. Uno che, condannato a 5 anni per favoreggiamento di boss mafiosi, dopo la sentenza festeggia a cannoli e ratafià. Uno che, dopo che i giornali hanno svelato questo ignobile rinfresco, ha accusato il pasticcere di averlo rovinato. Uno che, fino a poco fa, non aveva neanche l'intenzione di dimettersi.

Uno come questo non deve neanche più avvicinarsi ad un palazzo delle istituzioni, direte voi. Dovrebbero dargli la diffida, come a quei pazzi che importunano le star: mai avvicinarsi a meno di 500 metri. Tutti d'accordo?

A quanto pare no. Dopo le tanto sospirate e finalmente arrivate dimissioni del pupo siciliano, l'UDC che fa? Annuncia l'intenzione di candidarlo capolista al Senato nella prossima legislatura.

C'è ancora qualcuno che si domanda cosa c'è che non va in Italia?

venerdì 25 gennaio 2008

L'Italia come l'ADSL


L'amica Alice, la tipa dalla banda larga, ha cominciato un pochino a scassare. Giovedì telefono al 187 dove il telefonista più svogliato d'Italia (parente probabilmente dell'annunciatore alla stazione di Ancona), mi annuncia che il guasto alla rete nella mia zona è stato risolto. "Ah bene", dico io, "peccato che io non riesca a collegarmi lo stesso. Anzi è pure peggio: prima la portante almeno c'era, anche se non riuscivo a collegarmi, ora non c'è neanche più quella".
"Ah, non posso fare niente io, posso solo sollecitare il tecnico". "E vabbè solleciti sto tecnico". "Stasera massimo domani arriva. Magari mi lascia un recapito cellulare?" "E vabbè pigliati sto recapito cellulare".

Dal cellulare, due giorni di assordante silenzio.

Richiamo il 187, ora hanno messo una vocina femminile registrata che, con un vago tono infastidito, annuncia: "Come le avevamo già comunicato, il guasto sarà aggiustato entro sabato prossimo".
"Brutta bastarda mi avevate detto venerdì". Altro assordante silenzio.

Nel frattempo scopro sul sito del 187 che ho una bolletta emessa il 9 gennaio da pagare, che però non mi è mai stata recapitata, facendo il paio con quella del gas, anch'essa mai arrivata, o quella della luce, arrivata già scaduta.

E poi cade il governo. Italia che va in pezzi?

mercoledì 23 gennaio 2008

Il silenzio è d'oro


No, non parlerò della crisi di governo. Non ci penso proprio.
Potrei parlare della riunione di 6 ore che mi sono accollato oggi, ma non lo farò. Potrei anche parlare della linea ADSL che sarebbe dovuta tornare lunedì, e oggi e mercoledì e ancora non si vede: non parlerò neanche di questo.
Potrei parlare del PowerPoint che ho presentato oggi alla riunione, talmente agitato da non aver neanche bevuto il caffè: ma non essendoci vita prima del caffè, non ero neanche vivo allora, quindi non vale la pena parlarne.
Quindi, alla fin fine, non credo che parlerò.

lunedì 21 gennaio 2008

Spin-off, stagione 4



Per la rubrica Spin-off, quest'oggi abbiamo un contributo triplo, che dev'essere inteso come un continuum di somiglianze, o di rimandi.
Abbiamo la giovane Sissi Spacek, protagonista di Carrie lo sguardo di Satana, la ex-modella e neo-first lady di Francia Carla Bruni (per un certo periodo le ho sempre confuse, non è che si assomiglino granché, che vi devo dire...) e alla fine Ellen Pompeo, famosa come protagonista di Grey's Anatomy. Purtroppamente, come direbbe Cetto Laqualunque, le foto sono piccole e poco si coglie, ma i nostri potenti mezzi questo permettono.

EDIT: Ho cambiato le immagini per renderle un po' più grandi.

venerdì 18 gennaio 2008

Mastella nel paese delle meraviglie, parte II


L'ho trovato! Il gatto del Cheshire in tutto il suo molisano splendore. Se vi interessa il video, che rende molto di più l'idea, lo trovate a questo indirizzo.

Il resto mancia? No, il resto manca


La paraculite dei venditori non conosce limiti. Dopo la cassiera della Coop che si era "dimenticata" 30 euro di resto, ieri il fattorino delle pizze mi dà 3 euro di resto invece di 6 e fa per andarsene. "A posto?" mi fa. "No che non è a posto" dico io. Segue penosa sceneggiata in cui fa finta di non trovare altra moneta, poi sbuffando caccia fuori altri 2 euro e mezzo, al che lo mando via io per sfinimento.

Poi però talvolta capita l'opposto, e ti si apre il cuore. Come il cassiere uomo della Coop che insegue per mezzo parcheggio il cliente che aveva dimenticato di imbustare una scatoletta di tonno, dopo averla pagata, per restituirgliela. Cose che riconciliano - quasi - col mondo.

PS: Da ieri mattina la mia amica Alice, quella con la banda larga, si è offesa e ha deciso di non funzionare. Ieri il tizio del 187 mi ha detto che in serata si sarebbe risolto, ma stamattina ancora nada. La sua collega stamattina mi dice che prima di lunedì non se ne parla, perché c'è un guasto ed è "una cosa grossa".
Tutta sta manfrina per dire che potrei avere problemi ad aggiornare il blog questo fine settimana. Non strappatevi i capelli, please.

giovedì 17 gennaio 2008

Guida galattica per programmatori, parte II


Manco a farlo apposta, per capire alcuni problemi della nostra classificazione, fino a 10 minuti fa col capo abbiamo passato in rassegna le immagini di circa 250 galassie, una più bella dell'altra.

Ahh. Ora sto meglio. Ma mi sa che me le dovrò far bastare per un altro anno.

Mastella nel paese delle meraviglie


A quanto pare l'intera blogosfera oggi parla delle dimissioni-anzi no-anzi sì del ceppalonico. Un po' come un paio di giorni fa tutta la blogosfera parlava solo della querelle papa-la sapienza. Non ho parlato allora del papa e non vorrei parlare ora di Mastella, ma sono costretto: avete visto il sorriso sardonico, da gatto del Cheshire, che aveva Di Pietro ieri al TG1 quando (unico in tutto il mondo politico) accoglieva con apprezzamento le dimissioni di Mastella?

PS: Purtroppo non riesco a trovare uno screencap del TG1 di ieri, per cui gustatevi questa immagine di repertorio. Appena troverò l'immagine giusta la sostituirò. Vale la pena aspettare.

mercoledì 16 gennaio 2008

Guida galattica per programmatori


Sto aspettando che questo cassone di computer che ho al lavoro faccia girare il codice che ho scritto e mi sputi fuori i risultati (da prove precedenti dovrebbe metterci una ventina di minuti), e soprattutto sto aspettando che il capo, come promesso prima di Natale, mi procuri un computer nuovo.

Spesso l'astronomia non e' cosi' interessante come pensereste, a meno che non vi eccitiate alla vista di tabelle infinite di numeri. Un anno di dottorato e non ho ancora visto una foto che fosse una. Una galassia, vista attraverso le tabelle, non e' bella uguale.

martedì 15 gennaio 2008

Relatività sui pedali


Ieri sera, andando a prendere la bici per tornare a casa dal lavoro, mi sono accorto che il lucchetto della catena era aperto, ma la bici era ancora lì. Delle due l'una: o i punkabbestia bolognesi sono diventati improvvisamente schizzinosi, o la mia bici fa veramente cacare.

lunedì 14 gennaio 2008

Etere o non etere?


Prendo sempre in giro la mia Picciula per la sua capacità quasi sovrannaturale di addormentarsi ovunque alla velocità della luce. In realtà forse è un po' d'invidia, perché da qualche tempo io ho un po' di difficoltà.
Avete presente quei serial medici americani, quando al paziente in camera operatoria, subito dopo l'applicazione dell'anestesia, viene chiesto di contare all'indietro da 10 a 0 per verificare che si addormenti davvero? Ieri ho fatto lo stesso con Picciula, partendo però da 50 (per compensare lo svantaggio di non avere l'etere a portata di mano). Non ce n'è stato bisogno: si è fermata a 46.

domenica 13 gennaio 2008

Una serie Galactica!



Ho scoperto la più bella serie di fantascienza ever. E no, non c'entra Star Trek.
Battlestar Galactica (re-imagining) deriva dalla serie di culto degli anni '70 Galactica, ma non ne è il remake: come dice il sottotitolo, è una "re-immaginazione" della serie, che parte da premesse simili ma persegue obiettivi e metodi originali.
L'Universo in cui si svolge è molto particolare: l'umanità vive su 12 pianeti diversi, chiamati col nome delle costellazioni dello Zodiaco, la cui religione si basa sugli dèi del pantheon ellenico. Le sacre scritture affermano che tutti loro sono fuggiti dal pianeta di origine dell'umanità, Kobol, e parlano anche di una 13esima colonia perduta, la Terra.
Dopo una guerra combattuta contro le macchine senzienti - i Cyloni - che gli uomini stessi avevano creato per essere aiutati nei lavori più difficili, i Cyloni sono fuggiti, e nessuno ne ha sentito più parlare per 40 anni, fino al loro ritorno: le macchine arrivano con una flotta da guerra e annientano completamente le 12 colonie, e gli ultimi sopravvissuti dell'umanità sono 50mila persone fuggite con una sessantina di navi stellari, capeggiate dal Galactica.

La serie è fresca, molto drammatica, innovativa: i personaggi sono veri, tridimensionali, e gli effetti speciali sono eccezionali, quanto di meglio si sia visto in TV negli ultimi anni.
Appassionati di SF, non perdetevela per nessuna ragione al mondo.

PS: E poi, come si vede dalla foto, è piena di gnocca (Frizzi sarebbe contento).
PPS: Sì! L'attrice al centro è Lucy Lawless, la principessa guerriera di Xena. E pensate, questi sono i suoi capelli naturali!

sabato 12 gennaio 2008

Cooperativa psichiatrica


Alla Coop si fanno sempre degli incontri interessanti. Come il tipo che, attendendo il proprio turno al banco gastronomia, si taglia le unghie delle mani (buttandole in terra) con fare noncurante, come se fosse la cosa più normale del mondo. Oppure la cassiera che non riesce a recepire il messaggio "siamo insieme ma ci faccia conti separati", e che poi tenta di fregarmi 30 euro di resto (mica 3 euro, 30).
Se la Coop sono io, allora ho bisogno di cure specialistiche.

venerdì 11 gennaio 2008

"S" come "stupido leghista"


La Lega ha antica tradizione di occuparsi solo di cazzate. La più grande finora è quella che ho scoperto in questo sito: in pratica il sindaco leghista di Domodossola ha citato in giudizio la Wind perché nel suo spot Nino Frassica facendo lo spelling dice "D come Domodossi".

Forse è vero che Frassica non fa più ridere come una volta (dopotutto, ora fa Don Matteo), però imbastire una causa su una cosa del genere è come picchiare a sangue un bambino di 4 mesi perché si fa la pipì addosso.
Inoltre, c'è da dire che nello spelling delle lettere, l'unica lettera a cui è toccato un paesello inutile è proprio la "D": la "R" ha Roma, la "N" ha Napoli; lettere difficili come "U" e "V" hanno città importanti come Udine e Venezia. Le uniche città non capoluoghi sono "I di Imola", "E di Empoli" e "O di Otranto", città famose per vari motivi.

Domodossola invece non ha nulla: è solo "quel posto della lettera D", nessuno sa dove sia, o se esista davvero, se abbia o meno una qualsivoglia attrattiva oltre la propria iniziale. L'esistenza stessa di Domodossola dipende dallo spelling, e il fatto che Frassica la sottolinei con quella storpiatura semmai le giova.
Ma tant'è. Quando non hai nulla, ti ci attacchi con tutte le tue forze. Caro sindaco, la sua città per tutti noi continuerà a essere niente: almeno con Frassica era diventata un niente simpatico.

giovedì 10 gennaio 2008

Tinto Frizzi


Non so se avete mai guardato su Raiuno, più o meno a quest'ora, il programma di Frizzi I soliti ignoti - Identità nascoste.
Io sì, e ho notato una cosa particolare. I concorrenti sono al 90% donne, e quando sono donne, sono delle gnocche spaventose. Stasera c'è una bellissima ragazza di Carpi, ieri c'era un'araba di Prato da far girare la testa, il giorno prima ancora c'era una biondina filiforme ex-atleta.
Le cose sono due: o Frizzi, invecchiando, ha ceduto alla sindrome di Michael Douglas, oppure la trasmissione è talmente poco interessante che questo è l'unico modo per farla guardare. Ce lo vedo Frizzi ai provini delle concorrenti, arrapato come una scimmia, adocchiare coll'occhio languido e lascivo le prescelte. Un po' un Tinto Brass della televisione.

mercoledì 9 gennaio 2008

Piccoli luddisti crescono


Come molti di voi sapranno, la tecnologia è una bella cosa. L'Uomo è lo stesso stronzissimo animale "gregario ma non sociale" (Isaac Asimov, No connection, 1948) di sempre, ma grazie alla tecnologia vive decisamente meglio che in passato.
Non senza problemi, chiaro. Ogni volta che sento qualcuno dire "la tecnologia consentirà di lavorare meno, e di avere più tempo libero" mi metto a ridere. Le 8 ore lavorative sono 8 ore lavorative, sia che il lavoro lo fai tu o che lo fa una macchina. Anzi, se il lavoro lo fa una macchina, a che servi tu? Visto che non servi a niente, non ti pago. Vai a goderti il tuo tempo libero sotto un ponte, prego.

I computer sono meravigliosi. Sono nati per semplificare la vita anch'essi, ma talvolta riescono a complicartela notevolmente. Ieri sera in TV c'era Desperate Housewives, e visto che la TV la usava la mia Picciula, mi sono messo con impegno per installare la scheda TV sul computer. Risultato: sono ancora lì che ciappìno, non ho visto Desperate Housewives, la mia vita non si sente semplificata e quasi quasi scaravento tutto sotto il ponte dove vivono tutti i neo-luddisti.

lunedì 7 gennaio 2008

Spin-off, stagione 3


Sono a casa con la febbre, quindi non ho la verve necessaria a fare un post completo. Per questo, proprio come quando i palinsesti televisivi sono in difficoltà, ricorro ad un riempitivo.
Ecco la terza stagione della rubrica Spin-off, dove stavolta abbiamo a sinistra Keith David, attore conosciuto per i suoi ruoli in Platoon e La cosa, e a destra il suo spinoff l'attore porno Evan Stone, visto nel "film per adulti più costoso della storia": Pirates XXX.

domenica 6 gennaio 2008

Spin-off, stagione 2


Eccoci al secondo appuntamento con la rubrica Spin-off, che ci mostra chiaramente che la famosa teoria dei sei gradi di separazione è assolutamente vera. Oggi abbiamo Zahi Hawass, famoso archeologo ed egittologo egiziano, e il suo spin-off nostrano, il comico Giorgio Panariello.

venerdì 4 gennaio 2008

Bonus, malus



  • Ieri sera la stufetta elettrica ha esalato il suo ultimo respiro. E non è che ne avesse fatti tanti, dato che aveva solo qualche settimana di vita - malus;
  • Stamattina, dopo un sacco di tempo, ho preso l'autobus. Dovendo fare solo due fermate, non ho fatto il biglietto - malus;
  • Proprio alla fermata San Donato, in cui dovevo scendere, due controllrici dell'ATC erano in agguato - molto malus;
  • l'autista mi ha fatto stranamente scendere dietro, mentre le controllrici salivano davanti, evitandomi così un multone - bonus;
  • userò i soldi risparmiati del multone per ricomprare la dannata stufetta - malus;
  • ho un mal di gola che la metà basta - malus.

Bilancio netto: molto molto molto molto malus. Sarà per questo che le assicurazioni fanno pagare così tanto?

giovedì 3 gennaio 2008

Psicologia della nevicata


Secondo Elisabeth Kübler-Ross chi ha una malattia grave attraversa 5 fasi psicologiche principali: negazione (non può essere), rabbia (perché a me?), patteggiamento (vediamo cosa posso fare), depressione (morirò), accettazione (ok, è così, pace).

Oggi a Bologna nevica. Pare si sia messo d'impegno, anche se il fondo precedentemente bagnato sembra impedire che la neve "attacchi". La vista della neve genera nelle persone un fenomeno psicologico simile a quello descritto dalla Kübler-Ross:
  1. Stupore: "ooohh nevica, che bello, sembra d'essere in montagna, che bella luce che c'è, che atmosfera.."
  2. Recriminazione: "certo però che poteva anche nevicare un po' prima, magari sotto Natale che era più bello, ero pure in ferie me la godevo di più, ora invece devo tornare al lavoro..."
  3. Panico: "oddio, il lavoro! Si riuscirà a camminare? Le strade saranno libere? E se magari nevica di più dopo, poi non potrò tornare! Come si fa?"
  4. Rabbia: "ma tu guarda, neve del cavolo, speriamo proprio che non attacchi, sennò non si cammina, e poi quando si scioglie fa tutta quella pappetta fanghigliosa che fa schifo"
  5. Sollievo: "finalmente è andata via, la neve, si cammina normalmente, non se ne poteva più. Tutto è tornato alla normalità. Certo però che..."
  6. Desiderio: "...sarebbe proprio bello, adesso, se nevicasse!"
E si ricomincia il giro.

martedì 1 gennaio 2008

Vorressi ma non potrebbi


La cosa più bella di questo inizio 2008? Il vestito di "taff taff" di un negozio très chic del centro di Imola. Impareggiabile.