giovedì 31 luglio 2008

La parabola ritrovata


Ok gente, sono finalmente riuscito a risalire alla parabola dell'ala di pollo. Un grazie a Remo che me l'ha ricordata e alla Picciula che gliel'ha chiesta. Dunque:

Quando i nostri genitori erano bambini l'ala, la parte più buona e nutriente del pollo, era appannaggio esclusivo del capofamiglia erano costretti a mangiare solo l'ala del pollo, perché tutto il resto lo mangiavano i loro padri: l'uomo lavorava, aveva bisogno del cibo più sostanzioso, e inoltre era il padrone, quel che diceva era legge.
I bambini guardavano il babbo mangiare l'ala di il pollo, e in silenzio mangiavano la loro aletta sognando il futuro, quando sarebbero stati loro i capifamiglia e avrebbero potuto finalmente addentare quella - sicuramente - buonissima ala di il resto del pollo.
Una volta cresciuti, però, il mondo è cambiato: il capofamiglia non è più il padrone, l'ala di il pollo intero lo mangiano i figli, perché "devono crescere, poverini!" come si fa a negar loro l'aletta?", mentre il padre deve accontentarsi ancora una volta dell'aletta.

Morale della favola: meglio nascere prima o dopo i cambiamenti epocali, mai durante.

D'ora in avanti, ricordatevi queste parole, e fatene tesoro. Non so come vi potranno aiutare nella vita, ma prima o poi lo faranno. Ne sono convinto.

EDIT: Dopo il commento di Monica ho deciso di correggere il testo della parabola. Avevo semplicemente scambiato l'ala di pollo, invece che "parte da evitare" era diventata "oggetto del desiderio". Ecco perché tutti commentavate in favore della coscia.

Tutto questo per farvi capire quanto io abbia - disperato - bisogno di ferie.

18 commenti:

Anonimo ha detto...

mi sento pervasa da un senso...
non saprei definirlo.
comunque a casa mia la guerra era per le cosce.
con o senza i?

Spinoza ha detto...

Se quello di cui sei pervasa è "aspettativa delusa" ti capisco perfettamente.

A me l'ala di pollo non è mai piaciuta.

Rustego ha detto...

Anche per me era la coscia l'elemento prelibato par excellence - ma il senso rimane identico.
Anche io ho una parabola che racconto.

Da bambino - 1979 - dovevo stare in piedi nei mezzi pubblici: diamine, c'è gente che lavora! Che stiano i bambini in piedi e si facciano sedere anziani e lavoratori.

Da adolescente - 1989 - mi ordinavano di stare in piedi: diamine, lasciate i posti ai bambini! Sono così carini!! E, certo, anche i vecchi ed i lavoratori, nonché le donne, vengono prima di te. Rimani in piedi!

Da universitario - 1999 - la cosa prosegue con l'aggravante di essere male appellato se osavo "offrire" un posto ad un anziano: "e che, sono un vecchio forse?? Ma guarda che roba!!!". Mi siedo e tutti mi guardano male - perché mi siedo o perché volevo cedere il posto ad uno che sembrava un vecchio ma non ne è consapevole?

Da lavoratore -2009 via - rimango in piedi e stop. Sedersi? Ci sono prima di me i bambini, gli adolescenti - loro hanno diritto, si sono emancipati! - gli universitari, le donne, i lavoratori e gli anziani-

Come andrà a finire nel 2049? Temo che dovrò rimanere in piedi ancora. Si saranno emancipati tutti ed i vecchi come me dovranno mostrare di "essere giovani" diamine!

Nascere nel 1974 porta male, si vede.

Anonimo ha detto...

io volevo la coscetta, l'ala non mi piace

Spinoza ha detto...

@luciano: brutta storia anche gli autobus.

Una volta stavo per mandare a quel paese una signora che voleva assolutamente il mio posto, mentre io tentavo di sopportare in silenzio il dolore di un fortissimo mal di schiena (di cui purtroppo soffro, anche se ho solo 29 anni).

@Fulvia, giffa, luciano: ammappa, solo coscette per voi. Quasi quasi riedito col titolo "La parabola della coscia di pollo".

Anonimo ha detto...

Graziano! ma sei stanco? non hai mica capito come è veramente la parabola? forse pechè non hai ancora compreso a fondo la cultura e l'anima degli antichi abruzzesi:
- Quando i padri abruzzesi erano piccoli del pollo ricevevano solo la piccola misera ala, perchè le parti più sostanziose e grandi andavano al genitore maschio che doveva faticare tutto il giorno nello zappare la terra. Questo però dava non poco fastidio al piccolo padre di Remo, che sognava di crescere e potersi finalmente rivalere: mangiare polli interi a tavola perchè lui sarebbe stato il capo famiglia. Arrivati ai giorni nostri la moglie del caro signor Silvestri, conscia della nuova cultura, portando un bel pollo arrosto in tavola impone al caro maritino: "tu mangia l'ala di pollo, perchè come dicono anche i medici i piccoli devono crescere e quindi devono mangiare le parti più grosse del pollo"... Povero signor Silvestri... La morale della favola resta la stessa però!!

Spinoza ha detto...

Cazzo.
Hai ragione.

Uff.

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Io mi sono sempre pappato tutto il pollo e le patate pure! E mio padre diceva sempre: E.. io pago!

Anonimo ha detto...

gspin, va meglio è vero.
ma la coscia dov'è??
uh signur,
luciano anche nascere nel 75 è uguale. forse la sfiga è biennale?

Rustego ha detto...

Beh Giffa, io sono dell'ultima settimana del '74, quindi siamo là... :)

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Ragazzi io sono del '72 e se vi dovessi raccontare la mia vita, Ulisse mi farebbe un baffo con la sua odissea....

Spinoza ha detto...

@giffa: niente coscia, mi spiace.

La parabola della coscia me la riservo per qualcosa di un poco più erotico.

@tutti: boh, io sono del 79 e in questi anni non ho passato assolutamente niente. Ne riparliamo magari fra qualche anno.

Anonimo ha detto...

Coscia, assolutissimamente coscia...un pollo ne dovrebbe avere 15 o 16 di cosce x accontentare tutti...un pollo transgenico...

Per quanto riguarda i posti in autobus, non è che io abbia molta esperienza, so solo che, durante le mie 2 gravidanze (quindi ben 18 mesi) nessuno si è mai alzato per cedermi il posto...da nessuna parte a dire il vero...Anzi, quando passavo avanti nelle file per i ticket (c'è una precisa normativa a riguardo) mi dovevo pure beccare i commenti sarcastici della gente! Mmmhh, sono andata un po' fuori tema, vero?

Spinoza ha detto...

@serena:

Picciula mi raccontava che una volta, quando i tre nipoti erano più piccoli, talvolta bisognava scongelare due polli per far sì che mangiassero una coscia a testa. E loro se la ridevano: "Hihihi, un pollo con tre cosce, hihihi!" :)

Per quel che riguarda l'autobus: sei seria? Nessuno? Zero carbonella?
Questo è grave, non me l'aspettavo. Addirittura i commenti per le file.
Allibisco, sul serio.

Anonimo ha detto...

Ti giuro! Anche dal medico mi sono fatta le mie belle file in piedi con i pensionati che non schiodavano dalle poltrone. Vabbè che la gravidanza non è una malattia ma la pancia pesa un bel po' e stare sedute aiuta tanto! Cosa ci vuoi fare?

Gennaro ha detto...

In principio ero un fans della coscia poi del petto, poi da quando ho saputo come allevano i polli , faccio di tutto per mangiarne di meno!!!

Anonimo ha detto...

quanta verità!

(solo io ho un padre che mi ruba dal piatto? ora capisco perchè mio fratello più grande a tavola si è scelto il posto più lontano da lui...)

data la mia tenera età (1986) ho usufruito del cambiamento e ho sempre avuto la coscia! (ora che ci penso mi sa che l'ho sempre avuta solo perchè il capofamiglia preferisce il petto...)


spinoza ti sono vicina, io pure soffro spesso di un terribile mal di schiena e la gente tende a minimizzare perchè sono ggggiovane...quello che una ragazza della mia età spende in vestiti io lo spendo in fisioterapista (nella sua casa al mare c'è una targa intitolata a me...o almeno dovrebbe esserci!)

forse avrei dovuto mangiare più ali di pollo...

Spinoza ha detto...

@gennaro: se cominciamo a scartare quello che allevano/coltivano male, secondo me moriamo di fame!

@pea: a dire la verità anche io avrei usufruito del cambiamento epocale, se solo mi piacesse il pollo!
Solidarietà per la schiena.