mercoledì 17 settembre 2008

Era rimasto l'unico che leggessi



Mi spiega perché, caro dottor Sergio Romano,

chiedere a un ragazzo di togliere il casco quando entra in un pubblico locale è una comprensibile misura di sicurezza. Chiedere a una donna musulmana di scoprire il volto, se non in particolari circostanze d'ordine pubblico, mi sembra una sgradevole manifestazione d'intolleranza.

Che differenza c'è? Perché il casco no e il velo sì? Come mai in Italia si fanno sempre due pesi e due misure?

Che noia. Da lei non me l'aspettavo, caro dottor Sergio Romano.

12 commenti:

Unknown ha detto...

Completamente d'accordo con te..Ma dovremmo tornare al discorso del politically correct di qualche post fa.. Speriamo che toccato il fondo si cominci a risalire!

Anonimo ha detto...

ovviamente sono d'accordo.
C'è bisogno di dirlo?

Spinoza ha detto...

@silvia: battuta abusata ma: si può sempre scavare!

@alicesu: sei d'accordo con me o con Romano?

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Giusta riflessione!

Gennaro ha detto...

schiavi delle religioni siamo!!!

Anonimo ha detto...

Una discriminazione nel tentativo di non essere discriminanti. Un cane che si morde la coda.

Anonimo ha detto...

Il casco mica serve in locale pubblico, a meno che uno non si porti dentro anche la moto e non voglia fare un'entrata plateale.... :-)

da credente difendo il velo. La fede è per me la cosa più importante, se fossi musulmana e mi dicessero "qui il tuo velo non entra" (che è come dire TU non entri) mi girerebbero un po.

Vale

Spinoza ha detto...

@ peppe: grazie!

@ gennaro: concordo, ovviamente.

@ alianorah: eh già. È la cosa forse che mi dà più fastidio.

@ valentina: e se io mi invento una religione che mi obbliga a portare il casco? No no.

Anonimo ha detto...

ih ih

Anonimo ha detto...

a me Sergio Romano ha seccato da un bel pezzo

Spinoza ha detto...

@arka: effettivamente anche qualche uscita passata non mi è piaciuta. Almeno però, a differenza di quel trombone di Vittorio Zucconi, è misurato e mai offensivo.

Anonimo ha detto...

la ragazza col velo mi sembra vittima due volte.
la prima volta, della sua civiltà che considera il suo corpo così osceno da dover essere coperto.
la seconda, della nostra civiltà che vede in lei solo una possibile minaccia.
forse la donna in questione aveva proprio il volto coperto; non lo so. di arabe ne conosco parecchie e al massimo coi capelli e collo coperto, e maniche lunghe anche d'estate.
a una suora non si chiederebbe mai di scoprire il capo.