venerdì 19 settembre 2008

L'arcobaleno e il giornalista



Dovrei quasi creare una rubrica sugli strafalcioni dei giornali. Ma direi che le tag quarto potere e l'ira di Hulk possono bastare.

Secondo la Repubblica, un'astronoma inglese ha osservato e fotografato un cosiddetto "arcobaleno capovolto".

Fin qui nulla di strano. Gli archi zenitali, o i pareli, o tutti questi strani giochi di luce, sono inusuali ma non certo sconosciuti. Io stesso, una quindicina d'anni fa, ne filmai uno - completo, 360 gradi, bellissimo - in Trentino. E non andai certo a dirlo ai giornali. Ma vabbè, andiamo avanti.

Secondo la Repubblica, in maniera del tutto arbitraria - oltre che sballata - tali fenomeni sono conseguenza dei mutamenti climatici:

L'arcobaleno invertito [...] si può osservare, ma sempre in zone molto più fredde. [...] La colpa è nelle mutate condizioni climatiche, soprattutto a livello di temperature, ed è tutt'altro che improbabile che si possa verificare di nuovo.


Ora, anche un completo analfabeta scientifico riesce a ravvisare la contraddizione presente nell'articolo:
  • se l'arcobaleno invertito, di solito, si osserva nelle zone fredde, allora vuol dire che in Inghilterra ora c'è più freddo di quel che c'è di solito;
  • ma i mutamenti climatici, così come ce li stanno vendendo i giornali da anni, vanno nell'altra direzione! Il riscaldamento globale, l'effetto serra...
Morale della favola: l'effetto serra non c'entra una mazza, gli arcobaleni esistono ed esisteranno sempre, alcuni sono semplicemente più rari di altri.
Mi aspetto un articolo prossimo venturo:

Uomo morso da un cane
L'esperto: gli animali impazziscono per l'effetto serra

13 commenti:

Unknown ha detto...

Questa è la ragione per cui nonostante il mio indirizzo di studi non farò mai la giornalista..tze! Studio Aperto ci ha rovinato!

Anonimo ha detto...

Secondo me l'ultima notizia è credibile.
lol.

Spinoza ha detto...

@silvia: ma secondo me il giornalismo era messo male sin da prima!

@alicesu: :)

Carlotta ha detto...

si ormai siamo veramente alla frutta coi giornalisti....

ma ho letto da qualche parte (fonti scientifiche ma non so comunque quanto credibili) che in realtà tutto sto riscaldamento globale non è che sia l'apocalisse...e che l'uomo non ne può poi tanto....roba ciclica mi sembra di ricordare....tu mi sai dire qualcosa di più?

Spinoza ha detto...

@ pea: sì, ci sono alcune scuole di pensiero.
Alcuni pensano che l'effetto serra sia reale ma che non sia provocato in maniera preponderante dall'uomo: si sa per certo, ad esempio, che il sole varia di luminosità di circa l'un per mille ogni 11 anni, di concerto con le macchie solari. Inoltre, il Sole ha un ciclo più lungo, qualche centinaio d'anni o forse più: all'inizio del Settecento si era nella fase di minimo, e quell'epoca è chiamata anche Piccola Era Glaciale.

Ci sono altri, più estremisti, che negano l'effetto serra tout court: in un libro di finzione (ma pieno di riferimenti ad articoli scientifici reali) Michael Crichton mostra che in buona parte del mondo, dal 1945 al 1970 ci sia stato un raffreddamento del globo.

La storia è complicata, comunque.

Carlotta ha detto...

immagino che sia piuttosto complicata..

tanto noi comuni mortali la verità non la sapremo mai...non ci resta che andare avanti e vedere...

Spinoza ha detto...

Il problema è che a dire che l'effetto serra non esiste rischi di passare per falco teocon repubblicano destrorso...

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Secondo me i giornalisti molto spesso, pur di scrivere qualcosa, talvolta vanno fuori dal seminato.

Carlotta ha detto...

proprio vero...non siamo abituati a credere alle cose giuste...

Spinoza ha detto...

@peppe: vero.

@pea: il problema è che sono loro che dovrebbero educare a credere alle cose giuste. Loro e la scuola, certo.

Carlotta ha detto...

si certo che è colpa loro, non nasciamo tarati così male...

Anonimo ha detto...

Io mi pronuncerò quando ne vedrò uno non arcuato.

Spinoza ha detto...

@pea: oddio, qualcuno magari sì... poi da grande diventa giornalista (scherzo Fulvia!)

@alianorah: mi sa che allora aspetterai per un bel pezzo, dato che è geometricamente impossibile...