Come tutti gli scrittori degni di questo nome, anche io porto sempre con me un taccuino sul quale annotare tutto quello che può diventare un caffettoso post. Il fatto che, a differenza degli scrittori degni di questo nome, come taccuino io utilizzi la funzione "salva come sms" del mio cellulare, dovrebbe dimostrare che in realtà non sono affatto uno scrittore degno di questo nome.
Saranno i 200 caratteri scarsi, sarà che non è semplicissimo trasferire uno stream of consciousness in tempo reale sulla tastiera del telefono, ché per scrivere una dannatissima "s" devo pigiare 4 volte lo stesso tasto(*), sarà che il mio cervello è ancora meno capiente della mia SIM (e io uso ancora quelle vecchissime da 16K, con la scritta "Omnitel" ormai sbiadita dal tempo, senza neanche un sentore di un "Vodafone" venturo; un retaggio di un tempo che fu, nel quale i cellulari pesavano 40 kg e costavano in proporzione), i miei appunti tendono a essere un po' - troppo - sintetici.
Così oggi mi ritrovo con un SMS nel quale ho annotato La parabola dell'ala di pollo.
...
...
...
Cosa diavolo avrò voluto dire?
(*) no, niente T9. Non si può comprimere uno stream of consciousness in un macchinario diabolico che preferisce "vi" a "ti" e crede che la mia amica Nadia in realtà si chiami "Mafia".
Saranno i 200 caratteri scarsi, sarà che non è semplicissimo trasferire uno stream of consciousness in tempo reale sulla tastiera del telefono, ché per scrivere una dannatissima "s" devo pigiare 4 volte lo stesso tasto(*), sarà che il mio cervello è ancora meno capiente della mia SIM (e io uso ancora quelle vecchissime da 16K, con la scritta "Omnitel" ormai sbiadita dal tempo, senza neanche un sentore di un "Vodafone" venturo; un retaggio di un tempo che fu, nel quale i cellulari pesavano 40 kg e costavano in proporzione), i miei appunti tendono a essere un po' - troppo - sintetici.
Così oggi mi ritrovo con un SMS nel quale ho annotato La parabola dell'ala di pollo.
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Cosa diavolo avrò voluto dire?
(*) no, niente T9. Non si può comprimere uno stream of consciousness in un macchinario diabolico che preferisce "vi" a "ti" e crede che la mia amica Nadia in realtà si chiami "Mafia".
15 commenti:
anch'io che al posto delle mani ho due cellulari e potrei vivere in mezzo al bosco se avessi una connessione wi-fi, preferisco ancora scrivere a mano i miei pensieri...è la loro naturale dimensione..
tuttavia spesso utilizzo il blocco note del mio cellulare per il semplice fatto che se deve diventare un post almeno non devo riscriverlo e posso passarlo direttamente sul pc...
..e anche perchè così li avrò sempre dietro e soprattutto lontani da occhi indiscreti..
sul tuo appunto...beh mi spiace ma mi è davvero difficile cercare di capire cosa avresti voluto dire!!
Tu almeno a quanto pare hai un cellulare serio, con la funzione "blocco note". Il mio telefona e fa sms, e male in tutte e due le categorie.
beh io sono tecnologia-dipendente, ho due cellulari e uno dei due fa anche il caffè, ricevo la posta e navigo su internet...
lo uso più per quello che per telefonare!
(non sono completamente pazza nè sono una manager rampante, è che il mio uomo e i miei amici lavorano così comunichiamo via mail..)
Anche io sono tecnologia-dipendente! Il telefonino no, ma internet e computer decisamente sì!
Fortunatamente io lavoro al computer, e gli instant messengers sono sempre aperti, per comunicare con i miei amici!
io tengo tutto a mente e me li scordo, il blocco lo uso per lavoro...e il blog non lo è! e poi scrivo da cani, non capisco più un kaiser
Ora scrivo a Remo e mi faccio raccontare sta benedetta parabola così sei contento... e non voglio credere che tu abbia dimenticato a cosa si riferisse il tuo appunto, visto che ne abbiamo parlato solo due giorni fa...
@ fulvia: almeno non è solo la mia memoria a fallare...
@Monica:quando ne abbiamo parlato due giorni fa io avevo già dimenticato la parabola, visto che l'sms l'avevo scritto almeno 2 settimane fa... :(
Anche io ho tentato inutilmente di fermare i miei pensieri sul cellulare.
Adesso, come sempre, scrivo subito questi pensieri a margine dei libri che leggo mentre cammino. Raramente vado poi a rileggerli però.
se provi a scrivere amico con il t9 esce boia.
cosa avrà voluto dire??
ti prego pensaci vorrei saper dell'ala.
@ luciano: a quanto pare è un male comune. Il più bello è quello che mi disse la mia morosa quando volevo regalarle un'agendina. "Che bello, così ci scrivo sopra le cose che mi devo ricordare. Tanto poi non mi ricordo di guardarci dentro".
@ giffa: ti prometto che cercherò di risalire alla parabola. Mi ricordo chi me l'ha raccontata e mi ricordo anche l'occasione, quindi glielo potrò tranquillamente chiedere.
Io sto ercando di imparare a non pensare.
Prova a farlo una volta, ti verranno in mente tutti i pensieri piu' uno.
Non e' mica facile.
@ jack: come quando l'oculista ti dice "tieni l'occhio aperto, ancora un po'" e nel frattempo proprio in quel momento l'occhio ti si riempe di lacrime e vorrebbe chiudersi...
... sì, sono stato dall'oculista da poco.
Io dico che le distorsioni del T9 nascondono messaggi in codice. Stanno cercando di plagiarci attraverso le corrispondenze tra ciò che vogliamo scrivere e ciò che viene scritto...
;) siamo tutti fallaci di memoria
@lariflessiva: non ci avevo mai pensato, tutto può essere. Sta' a vedere che c'è un motivo per cui il cellulare mi scrive "forni" ogni volta che provo a scrivere "dormi"...
@Fulvia: già. Ma... di che stavamo parlando?
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