sabato 12 luglio 2008

Dopo domenica è lunedì


Caro amico Giano che ti sposi,

al di là di tutte le considerazioni biblico-mistico-religiose, che non sto qui ad enumerare in quanto self-evidenti e self-consistenti, che possano indurre ad un siffatto passo, ho una cosa da chiederti.

Vero è che la maggior parte dei tuoi parenti amici e tanti guai risiede in zona. So però che almeno due persone vengono da molto lontano, pur di assistere allo spettacolo di deliziosa bianchezza della sposa e di cremosa cravattaggine dello sposo. Una la so, sono io. L'altra la so, è il tuo ex coinquilino, me l'hai detto tu.

Costoro hanno viaggiato. Tanto. E viaggeranno ancora. Tanto. Hanno una vita, per quanto miserabile e dedita all'autoosservazione del proprio ombelico. Hanno dei lavori, per quanto frustranti ed alienanti, che consente loro di portare a casa la pagnotta, sebbene dura, dura come un sasso. E tali lavori, lo sai bene, iniziano di lunedì.

Forse che queste due persone (tre, con la Picciula), sono pedine sacrificabili in questo gioco al massacro? Da quando le esigenze di molti vincono contro le esigenze di pochi? Come siamo finiti in questa spirale populista, ma che dico populista, popolare, ma che dico popolare, pop? Com'è che sei diventato così democratico-rappresentativo-proporzionalealprimoturnoconeventualeballottaggio?

Caro amico, te lo devo chiedere: perché sposarsi alle 17 di domenica?
Ma soprattutto, perché sposarsi alle 17?
Ma soprattutto, perché sposarsi?

Domande alle quali neanche Branduardi saprebbe rispondere.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

ma soprattutto, perché? (così, generale, e no - la risposta non può essere 42)

Anonimo ha detto...

Sì, mio caro Grazio, è decisamente ora che ti sposi anche tu...(in gennaio, in Alaska, ma basta che ti sposi!)

Spinoza ha detto...

@Fulvia: la risposta È SEMPRE 42.

@serena: com'è che mo' sponsorizzi il matrimonio? Mi vorrai mica spingere a fare anche qualche figlio?

Anonimo ha detto...

...mal comune, mezzo gaudio! ;)