mercoledì 13 agosto 2008

Antenna National Park


In Abruzzo c’è quella cosa meravigliosa che si chiama Majella.

Ci si arriva dopo un sacco di chilometri di stradine che non sfigurerebbero in Alto Adige, o in Svizzera. Passi in mezzo ad una foresta talmente fitta che la Foresta Nera in confronto è la superficie di Marte. Ad un certo punto, come di comune accordo, gli alberi scompaiono, come se si fossero detti “sì vabbè, fin qua ce la possiamo fare a campare, ma più su no eh, gettiamo la spugna tutti assieme, orsù”. E arrivi in una distesa brulla che potrebbe, quella sì, essere tranquillamente la superficie di Marte. È inutile che quelli della Nasa facciano i test in quei posti assurdi tipo la Kamcatka o la Valle della Morte. Basta andare sulla Majella.

Arrivi su, e c’è una vista. Perfino in una giornata non limpidissima come quella di ieri, sono riuscito a vedere il Conero – il Conero – a più di 200 km di distanza.

Un qualsiasi Paese del mondo farebbe tesoro di questo posto meraviglioso. In Italia no. In cima a questa montagna c’è una orrenda selva di ripetitori tv e telefonici.

Boh. Cosa cazzo ci sia nella testa di deve prendere le decisioni, mi rimarrà sempre oscuro. Più facile intuire cosa ci sia nei loro portafogli. La cosa bellissima e paradossale è che, a poche centinaia di metri da quelle mostruose antenne, i cellulari non prendono. E a quota 1200m, al rifugio di Mamma Rosa dove ci siamo fermati a mangiare torte, manco la TV prendeva.

3 commenti:

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

Purtroppo molti decelebrati prendono decisioni del genere, hai citato un bellissimo posto italiano, tuttavia sono sicuro che in altri luoghi ci saranno analoghe sorprese.

Anonimo ha detto...

M'hai fatto venire voglia di un viaggio. :)
Che non è manco troppo impossibile, vista la situazione attuale.

Antenne brutte. Poco da fare.

Spinoza ha detto...

@peppe: sono sicuro che tu abbia ragione.
@simo: vai in ferie, che d'estate a Bologna è dura. Buon viaggio!