domenica 14 giugno 2009

Impressioni di viaggio - parte II


Il fuso orario è davvero una bestia strana. Videochiamare la Picciula a notte inoltrata e vederla rispondere con la stanza invasa dal sole è un effetto discretamente straniante. Comunque.

Non pretendo di dare descrizione esaustiva del Giappone e dei giapponesi, soltanto da alcune ore di frequentazione. Il quartiere di Shibuya però li fa sembrare tutti bambini, ossessionati dall'idea di divertirsi in maniera che noi occidentali consideriamo forse infantile (il karaoke, da noi morto quindici anni fa, i gingillini pacioccosi e bambineschi che portano appesi ovunque, la mania di vestirsi da personaggi dei manga).

C'è qualcos'altro di spaventoso in Tokyo, comunque. È l'idea che perdersi è un attimo, e c'è il rischio di non ritrovare mai più la strada. Il nostro cicerone giapponese ci dice che i giapponesi trattano gli ospiti, specie europei, come re ed è vero, però c'è sempre il fatto che il giapponese medio capisce l'inglese meno dell'italiano medio. Ed essendo io italiano assolutamente medio, non è che lo parlo un granché.

In generale, la giornata di ieri è stata una delle più intense della mia vita. Partire da una città straniera come Marsiglia, prendere il primo volo della propria esistenza, appena dopo prendere il primo volo intercontinentale della propria esistenza, cenare a Tokyo a base di carne di pollo con wasabi, tonno crudo, korokke il tutto innaffiato da shochu, sono cose che non capitano spesso.

5 commenti:

Semalutia ha detto...

;D Grande esperienza! Vai fratello!

Carlotta ha detto...

invidiaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!

dark0 ha detto...

divertiti! :-)

Christian ha detto...

Che buono lo shochu! ^^
A me piace lo ume chuhai (shochu con ghiaccio e succo di prugna)...

Ciao!

Monica ha detto...

Caspita, ti piace!!! oggi sei entusiasta...