martedì 7 aprile 2009

C'è chi dice


Leggendo un poco in giro, noto con molta tristezza che c'è gente che ancora tratta il povero Giuliani come un ciarlatano allarmista. C'è chi ripete come un mantra "I terremoti non si possono prevedere", e dice: "Ha predetto un terremoto che non è avvenuto e ha fallito nel prevedere quello che è realmente accaduto". Come ho avuto modo di commentare in giro, a me sembra che passare dallo stadio "i terremoti non si possono prevedere" a quello "ho previsto un terremoto con uno scarto nell'epicentro di 50 km e uno scarto temporale di una settimana" sia un passo avanti eccezionale.

Ma la gente non si accontenta, no. Volevano passasse direttamente allo stadio: "ehi, prevedo il terremoto con precisione di un metro e di due secondi". Mi sembra davvero ingeneroso.

C'è chi dice, falsamente e secondo me irresponsabilmente: "Di fronte alla tragedia, basta con le polemiche". No che non basta, dio santo, se le polemiche possono aiutare in futuro a salvare vite.
Forse vi sembrerò cinico, ma esistono forze che non vogliono che si riesca a prevedere un terremoto, e che quindi remano contro. I signori dell'edilizia, credete davvero che siano addolorati per questo terremoto? No, vedono solo un bel territorio da edificare.

C'è chi dice: "Piuttosto che prevedere terremoti, bisogna lavorare per non permettere più lo scempio edilizio, e costruire case veramente antisismiche". Sacrosanto, ma perché "piuttosto che"? Facciamo entrambi, anzi, allo stato attuale dei fatti mi sembra più semplice costruire una teoria per prevedere terremoti che buttar giù e ricostruire antisismicamente decine di migliaia di costruzioni. E le chiese del Seicento? Vogliamo buttare giù anche quelle? Massì, facciamo come il Giappone, che ha rinunciato al suo passato architettonico e ha ricostruito il Paese in cemento armato e acciaio.

Fate come volete. Tanto ognuno rimarrà comunque della propria opinione. Continuate pure a ripetere "i terremoti non si possono prevedere". Una bugia ripetuta tante volte alla fine diventa verità.

12 commenti:

beffatotale ha detto...

Giuliani stesso aveva dichiarato a mezzo stampa che il pericolo era passato con la fine di Marzo.
Giuliani stesso aveva previsto un terremoto devastante che non si e' verificato.
Resta il fatto che data la presenza dello sciame sismico non ci voleva un genio a capire che qualcosa di molto peggio POTEVA (anche se non doveva) accadere, con o senza Giuliani.
Detto questo, il tempo per le polemiche e' dopo, non ora.

Spinoza ha detto...

Nessuno dice che non sia stato leggero a dichiare il pericolo estinto alla fine di marzo. Ma tu dici che ha previsto un terremoto devastante che non si è verificato. A me pare che invece si sia verificato.

Inoltre lo sciame sismico non sempre è indice di terremoto devastante. E sì, ci vuole un genio per distinguere i casi.

Jack ha detto...

Giusto per la cronaca: il Giappone non ha rinunciato al suo passato architettonico, o alle tradizioni, anche se non sembra a prima vista.
E tiene i suoi monumenti molto meglio dell'Italia.

Spinoza ha detto...

A me un Giapponese ha detto che gli unici monumenti rimasti che val la pena visitare sono a Kyoto...

Jack ha detto...

Ah un'altra cosa:
predire (o meglio pensare che avverra') un terremoto con uno scarto di una settimana e di un area di 50 km non serve assolutamente a nulla.
Cosa pensi si sarebbe potuto fare? evacuare completamente la zona per una settimana?
Sicuramente quello di Giuliani e' un grosso passo avanti, ma finche' non si avra' una risoluzione (almeno) temporale molto piu' precisa non si puo' fare nulla per evitare i morti, se non migliorare le costruzioni.

PS: balle, e' un giapponese ignorante. E come dire che gli unici monumenti che vale la pena di visitare in Italia sono a Firenze.

Spinoza ha detto...

jack, se fossi io il capo, sì, evacuerei tutti per una settimana, o anche più. Se sei uno che valuta la vita umana più dell'economia fai così, sennò lasci morire.

Comunque si sarebbero potute fare molte altre cose: tenere la Protezione civile in preallarme (sono arrivati dopo 3 ore, vergogna, dovevano arrivare entro la prima mezz'ora); rifornire l'ospedale di medicinali, che invece sono praticamente finiti; preallarmare gli ospedali limitrofi.

Zero.

simopunto ha detto...

Minchia, non si puo' spostare la gente con previsioni a caso, ma si puo' cercare di capire se le previsioni hanno un senso.

Pare che il problema sia Giuliani, e mi sembra il modo più stronzo per fare polemica.
Se riusciamo a concentrarci sul problema che E' il terremoto, si vede che con o senza Giuliani gli organi (in)competenti non erano pronti. ANZI, stavano pure cagando il caxxo a qualcuno che POTENZIALMENTE poteva avere una soluzione. (Se non l'aveva amen.)

Giuliani è un punticino in un polverone, che puo' diventare santo o diavolo a seconda del tiramento di culo di chi commenta.
Ma la verità è che il polverone non è stato gestito perchè (l'archivio stampa fa notare) ci si è preoccupati del granellino PRIMA della catastrofe.
E noto con dispiacere, che ce ne si occupa pure dopo.

E questa sembrava una caxxata prima, ma col senno di poi, è proprio una stronzata immensa.

E poi porca trota, da quando in qua le teorie di uno scienziato che fa ricerca con dei mezzi vengono liquidate con le denunce? Io sapevo che le teoria si verificano, non si denunciano... a meno che non si torni a Galileo e Co.

Camu ha detto...

okkei mettiamo pure che Giuliani si era sbagliato, mettiamo pure che sto benedetto sciame sismico non sia indice di catastrofe, ma dove la mettiamo una scossa forte alle 23.00 e nessuno che muove un dito per allertare la popolazione ?soprattutto se come è saltato fuori oggi tutti sapevano che l'Aquila è a forte rischio terremoti? ma sti minkia di sindaci , prefetture ecc.ecc. a cosa servono?
Al massimo facevano uscire le persone per qualche ora se non fosse successo niente ma in ogni caso si sarebbero sentite protette!!!

Anonimo ha detto...

C'è del vero in quel che dici, ma...cosa avrebbero dovuto fare? Evacuare tutta l'area da dieci giorni a questa parte? Sicuramente occorre continuare a studiare, provare, sperimentare. E non fare gli asini ciechi. Ma in questo caso, non so se si sarebbe potuta evitare la tragedia.

Spinoza ha detto...

alianorah, io ribadisco, sì, si doveva evacuare la popolazione. Se vuoi salvare delle vite lo fai, pure se devi stare una settimana all'addiaccio. Se invece vuoi soltanto "limitare i danni", allora lasci tutto com'è e speri che non siano in troppi a crepare.

Anonimo ha detto...

completamente d'accordo.
E questo non è cinismo, è buon senso.

Anonimo ha detto...

Forse per i cosmologi tale previsione sembra eccezionale.
In realta' ai fini della protezione civile una previsione del genere e' inutile e magari anche dannosa, per i motivi che sono stati citati.
Si dimentica che nella protezione civile non sono in ballo macchinari o scatoloni, ma persone che hanno una reazione emotiva e psicologica ben precisa.
Questi sono "dettagli" che sono molto ben studiati nel campo della gestione delle catastrofi.

Ripetere "i terremoti non si possono prevedere" e' solo il riassunto in una frase delle attuali conoscenze scientifiche.
Quello che si puo' prevedere invece (e bene) e' la reazione degli edifici ad una scossa di tot intensita'. Questo non si e' fatto, il resto lo lascio ai maghi otelma in camice bianco.

WUZ