sabato 29 dicembre 2007

La storia alla rovescia


Talvolta capita che la storia proceda a rovescio. Che i "buoni" si trasformino in "cattivi" e viceversa.

Stamattina la mai abbastanza lodata trasmissione La storia siamo noi ha mandato in onda una puntata che spiega in maniera esemplare questo strano rovesciamento di parti. Protagonista della storia è Pasquale Rotondi, nome che ovviamente non dirà nulla a nessuno.

Rotondi fu uno storico dell'arte italiano che nel 1939 fu incaricato da Giuseppe Bottai, Ministro fascista dell'Educazione Nazionale, di radunare quante più opere d'arte possibile per proteggerle dalla ferocia della guerra. Rotondi individuò in Sassocorvaro, un comune del Montefeltro in provincia di Pesaro-Urbino, il luogo ideale per la conservazione delle opere: durante tutta la guerra, riuscì a mettere in salvo circa 10mila opere provenienti da tutte le Marche, ma anche da altre parti d'Italia, e alla fine della guerra le restituì tutte, senza il minimo graffio, ai legittimi enti proprietari.

È proprio questo il nucleo del "rovesciamento di parti", motivo per il quale questa storia è praticamente sconosciuta: in quel periodo, le distruzioni maggiori al nostro Paese furono operate dagli Alleati (basti ricordare l'inutile e stupida distruzione dell'Abbazia di Monte Cassino, che i nazisti invece fecero sgomberare di civili, opere d'arte e frati proprio per proteggerli), e furono funzionari fascisti ad attivarsi per salvare parte del patrimonio artistico che altrimenti non avrebbe trovato scampo dalle bombe alleate.

Per quarant'anni dopo la fine della guerra questa storia di vero e proprio eroismo è rimasta insabbiata, sepolta, taciuta. Bellissimo, e commovente, è il momento della riscoperta dell'opera di Rotondi: il sindaco di Sassocorvaro negli anni '80 trovò il diario scritto da Rotondi durante la guerra, e riuscì a rintracciarlo a Roma.
Sindaco: "Mi scusi, è lei il professore Pasquale Rotondi?"
Rotondi: "Sì, e lei chi è?"
Sindaco: "Sono il sindaco di Sassocorvaro."
Rotondi sorrise, e dopo una pausa disse: "Era ora che qualcuno si ricordasse di quella storia."

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