lunedì 10 dicembre 2007
Per un pugno di patachini
Stimolato (e non completamente convinto) da questo bel post di Spettro della bolognesità sul tema "L'amministrazione pubblica che funziona", ho deciso da travestirmi da Iena e andare a verificare che ciò corrispondesse al vero.
A onor del vero c'ero già stato qualche mese fa, appena dopo il cambio di residenza, per pigliare il patachino per parcheggiare aggratis. Dal momento che il cambio di residenza era stato richiesto da poco mi avevano dato un patachino temporaneo con l'avvertenza: "quando il cambio di residenza sarà effettivo, torni e gliene facciamo uno permanente".
Oggi:
Spinoza: Salve, ero venuto qualche tempo fa per fare il patachino per la sosta, mi faceste quello temporaneo ora sono venuto per quello definitivo.
ATC: Sì, bene, ho bisogno del suo documento d'identità e del patachino vecchio.
S: Il patachino vecchio non ce l'ho con me. Se ve lo portavo, poi avrei dovuto pagare il parcheggio nel frattempo. Che senso ha? Tanto poi è scaduto, c'è la data sopra, non lo posso mica riciclare.
A: ..... Va bene, avrei bisogno anche del libretto della macchina.
S: Eh, già, vuole che le porti direttamente la macchina? La posso parcheggiare qui dentro. Sul vostro sito non c'è scritto nulla del genere.
A: .....
(4 secondi netti dopo)
A: Ecco fatto, il suo patachino è pronto.
Potenza delle Iene.
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7 commenti:
Ma patacchino non si scrive con due c?
Boh, forse, ma nel post di Spettro della Bolognesita' lo mettono con una c sola, mi fido.
LOL. 100% geniale. :D
Grazie trone! Che bello che sei passato pure tu a dare un'occhiata.
Dato che sei bolognese doc, puoi dirimere la questione: una o due "c"?
Io ho sempre detto patachino. :)
Il punto è che in italiano è patacca, ma a livello regionale si dice sicuramente patàca. :)
patachino con una c ;-)
Grazie maso per la precisazione!
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