- Il Pakistan è guidato da molti anni da un dittatore autocrate, tale Pervez Musharraf, amico delle "democrazie" occidentali;
- Una leader politica, Benazir Bhutto, molto amata dalle folle, viene praticamente costretta all'esilio dopo che il suo governo è travolto dalle accuse di corruzione;
- Musharraf nel 2002 promulga una legge che impedisce a chiunque di accedere per più di due volte alla carica presidenziale (guarda caso la Bhutto è stata al governo per due volte);
- In ottobre 2007, Musharraf "magnanimamente" annuncia il ritorno in Pakistan della Bhutto, in tempo per le elezioni politiche del gennaio 2008;
- Il 18 ottobre, un attentato suicida contro il corteo della Bhutto uccide 136 persone, ma non la donna politica, uscita illesa. La Bhutto dichiarerà che aveva avvertito il gabinetto del presidente del pericolo, e lo accuserà di non aver fatto abbastanza per la sua protezione;
- Il 3 novembre Musharraf sospende la costituzione, congela i diritti civili, accentra tutti i poteri;
- Il 27 dicembre, un attentatore prima spara alla Bhutto poi si fa saltare in aria, uccidendo la politica insieme ad altre decine di persone. Qualsiasi forza di sicurezza che lasciasse passare una persona armata con ben due armi diverse, a casa mia, sarebbe bollato come minimo di totale incompetenza.
giovedì 27 dicembre 2007
L'attentato? Il secondo che hai detto (e fatto)!
Chi ha ucciso Benazir Bhutto? L'ineguagliabile Corriere della Sera, oggi, è strasicuro che sia stata Al Qaeda. Ma applichiamo le leggi della logica vulcaniana alla politica internazionale:
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