sabato 28 marzo 2009

Fenomenologia del mezzo di trasporto a Zurigo


In questi giorni ho avuto modo di osservare con precisione i comportamenti dei mezzi di trasporto (e dei loro conducenti) a Zurigo. Ecco le tre cose che più hanno colpito la mia immaginazione:
  1. i mezzi pubblici. La rete dei mezzi pubblici a Zurigo è vasta, puntuale, efficiente. I tram, che fanno tanto vecchia mitteleuropa (ed essendoci Zurigo in pieno nella mitteleuropa, direi che non fa una piega) viaggiano sicuri sulle loro onnipresenti rotaie, e il conducente, nonostante abbia una console che metterebbe soggezione a un astronauta dello Shuttle, non ha altro da fare che rallentare/accelerare (neanche aprire le porte, ché quelle se le aprono i passeggeri). Gli autisti degli autobus, invece, sembra abbiano una sottile predilezione per partire non appena vedono nei retrovisori un disperato pedone che corre per salirvi, lasciandolo amaramente a piedi. Voto 9 (tram) / 6 (autobus), media pesata e ragionata 8.
  2. le automobili. Zurigo vanta la densità maggiore a livello mondiale di Porsche, con una media più o meno spannometrica di 1 ogni 20 automobili. Considerato che, delle altre 19, almeno 14 sono Mercedes, Audi o BMW, potete capire il livello di arroganza (e di denaro) che lo zurighese possiede. A loro favore, un rispetto pressoché assoluto delle precedenze e soprattutto delle strisce pedonali. Sarà dura ritornare in Italia a rischiare ogni giorno la pellaccia su quelle maledette zebre. Voto 4 (auto) / 8 (zebre), media pesata e ponderata da qualche parte intorno al 6.5.
  3. mezzi alternativi di locomozione. Una quantità preoccupante di zurighesi si sposta da un luogo all'altro adottando metodi per lo meno discutibili. Sotto il freddo diluvio universale di oggi un coraggioso/pazzo/anticonformista/pazzo/pazzo si aggirava per la città vecchia (fischiettando a volume talmente elevato da potersi sentire dall'altra parte del Limmat) in pantaloncini e maglietta e con ai piedi un paio di roller-blades; bimbi, preadolescenti, adolescenti e giovani usano il terrificante monopattino, che era da sfigati già vent'anni fa quando ero bambino io. Il coefficiente (quantità di moto in avanti sviluppata)/(forza motrice umana applicata) del monopattino è uno dei più bassi della storia, rendendolo il più inutile degli apparati di locomozione dopo il pogo e appena prima del vélocipède di Starley e Hillman. Last but not least, nonostante la città non sia propriamente pianeggiante, arrivano le biciclette. Sono ovunque, anche dove meno te l'aspetti, e popolano la nicchia ecologica che nel resto del mondo è occupata dalle automobili: corrono come pazzi, non si fermano ai semafori e men che meno alle zebre. Molte delle bici parcheggiate sono ribaltate, probabilmente a causa dei pedoni che tentano così di vendicarsi di uno schiacciamento tarsale o un pomello del manubrio piantato nello stomaco a 60 km/h. Voto 0 (roller & monopattino) / voto 3 (bici, ma solo perché amo quel mezzo di trasporto). Media pesata e suppurata -2.

5 commenti:

Carlotta ha detto...

mi ricordo di ginevra che i verdi per i pedoni duravano poco e niente, ma le macchine si sarebbero fermate sempre e comunque per farti passare. il contrario di dublino dove nonostante le simpatiche scritte per terra che ti ricordano che devi guardare dalla parte opposta alla quale sei abituato, pare che lo sport preferito fosse -ammazza il pedone- perchè non si sarebbero fermati manco davanti alla loro nonna...peggio di qui!

Belphagor ha detto...

Bè, dai, in assoluto non mi sembra una brutta recensione per la viabilità di una città, a parte le bici, che io odio anche qui a Roma, quindi credo che potrei arrivare ad uccidere in quel di Zurigo!

Camu ha detto...

Cose simili le vedi anche a Berlino. Se per sbaglio tu pedone metti un piedino sulla pista ciclabile potresti ritrovarti su un cestino da bici trasportato in 30 nanosecondi da Berlino est a ovest se ti va bene, se no potresti fare pendant con il rosso della pista ciclabile.
Dei mezzi di Berlino oltre la puntualità e la diffusione della metro sin negli angoli più sperduti della città erano le paline dei bus pubblici che mi han lasciato senza parole, anche se erano messe in qualche sobborgo avevano le scritte a led luminosi, riportavano con precisione gli orari delle linee e questi orari vengono quasi sempre rispettati

fabiola ha detto...

Figo già mi vedo un gioco per PSIII pedone Vs ciclista: e tu quale vorresti essere?...per precisare i pedoni possono essere armati solo con ombrelli,borsette della nonna e baguette(versione francese.ciao Gra!

Spinoza ha detto...

@pea: non me lo aspettavo dagli irlandesi...

@belphagor: la viabilità è ottima. Non c'è traffico neanche di fronte alla stazione centrale, quando invece qui a Bologna (o in genere in tutta Italia) di fronte alla stazione c'è il delirio...

@camu: non conosco la parola "paline" ma credo di aver più o meno capito...

@fabi: grandissima! Dopo Guitar Hero eccovi Pedestrian Hero... :)