
Ok, una volta tanto un post serio.
Ho avuto un incidente con la macchina. In autostrada, evitando una macchina che era ferma per una coda sono andato sull'altra corsia, addosso ad un'altra macchina in coda.
Io non mi sono fatto - quasi - niente, ho solo un po' di dolore al petto dovuto alla cintura e all'airbag. Di quelli di fronte a me, l'autista non si è fatto niente, la passeggera l'han portata via con l'ambulanza, per il colpo di frusta.
Non ho avuto paura. La frenata mi è sembrata lunga 5 minuti, piuttosto che pochi secondi, specie quando mi sono accorto che sterzando a destra per evitare la seconda macchina non succedeva assolutamente niente. In quegli istanti sapevo perfettamente cosa fare, avrei dovuto alzare il piede dal freno e sterzare per cambiare corsia. Lo sapevo perfettamente.
Ma non ci sono riuscito. Il piede non voleva obbedire al mio cervello cosciente. C'era quell'altro cervello, quello più interno, quello preposto all'autoconservazione, che mi urlava: "Non ti azzardare a togliere quel cazzo di piede dal freno". Purtroppo ho dato retto all'amigdala e non alla neocorteccia.
Quattro sono i miei pensieri ora: mi spiace molto per la signora, spero che non si sia fatta molto male. Poi, mi dispiace per la macchina, era un regalo di mio padre, non valeva monetariamente molto però, da quando l'avevamo, la nostra vita era cambiata in meglio. Ancora, mi dispiace per i miei, e per i miei cari, che si sono preoccupati. Mi sento davvero come uno stupido bambino di due anni, incapace di tener le cose da conto.
Ma più di tutti, e non riesco a togliermelo dalla mente, ho il terrore di pensare cosa sarebbe successo se anche Picciula fosse stata con me. Per fortuna non c'era, era a casa. È l'unica cosa positiva di tutta questa faccenda.