martedì 18 novembre 2008

Misteri della fede

Mattinata delirio.

Devo andare all'ufficio del rusco (spazzatura per i non bolognofoni) per atti amministrativi che non vi sto a raccontare. Sul foglio c'è scritto di presentarsi in piazza Liber Paradisus 10. Mai sentita. Mah.
Via di tuttocittà.it per sapere dove si trova sta cavolo di piazza.

Nessun riscontro.
Misteri della fede.

Oh oh. Ok, andiamo su viamichelin.it.

Nessun riscontro.
Misteri della fede.

Iniziano a sorgermi dei dubbi. Proviamo con Google Maps.

Diversi riscontri sparsi per tutta Bologna. Quello più diretto sembra portarmi in centro. Piazza Liber Paradisus in centro? No, non ci credo, non può essere.
Misteri della fede.

Cerco con plain Google e riesco a capire, destreggiandomi tra informazioni inutili, che piazza Liber Paradisus è il nome della nuovissima piazza su cui sorge il nuovissimo Comune di Bologna.

Come in ogni città che si rispetti, il comune di Bologna è stato per secoli in centro, nella piazza principale, accanto alla chiesa madre, sacro e profano come volevano i nostri saggi antenati medievali.

Finora.

Ora hanno deciso che no, non può più stare lì, comodo ad arrivare per tutti, in un bel palazzo medievale. No, bisogna assolutamente spendere milioni di euro per costruire una nuova sede, tutta vetro e acciaio, Torri A e B e C, soluzioni ingegneristiche ardite per solleticare lo smisurato ego di un inutile architetto che aveva già dato infima prova di sé nel più orribile esperimento architettonico a memoria d'uomo (dopo la Torre Eiffel, ovvio): le Gocce di via Rizzoli.
Misteri della fede.

Un progetto così non può ovviamente trovare spazio in centro, perciò è stato costruito in culonia. Ci vado in auto? Neanche per idea: l'auto è dal meccanico. L'autobus è d'uopo.
Vado sul sito dell'ATC, per sapere che autobus arrivano là. Ovviamente, di piazza Liber Paradisus neanche l'ombra.
Misteri della fede.

Il fatto è che il trasferimento degli uffici è cosa recentissima. Praticamente si son trasferiti quattro minuti fa: riuscivo quasi a vedere gli impiegati con gli scatoloni che correvano per via Indipendenza per raggiungere il nuovo edificio comunale.

Vado dal tabaccaio a comprare un biglietto dell'autobus. Il tizio esce appena prima che io entri urlando "Devo andareeee in baaaagnooooo!". Wow. Sticazzi. Ecchissenefrega non ce lo metti?
Entro nel negozio e, mentre una musichetta lounge talmente brutta da indurre al suicidio mi intratteneva, un vecchietto dall'aria malmessa mi fa: "Torna shubito, sha?". Roteando gli occhi per la disperazione leggo un cartello dietro al banco con su scritto: "Chi ha premura faccia il favore di tornare accompagnato dalla calma". Al che ho capito che sarebbe stata una cosa decisamente lunga, e prima di pigliare a testate il vecchietto me ne sono andato.
Misteri della fede.

Trovo l'autobus. Un 17 il cui conducente era simpatico come un pugno. Appena prima di scendere un tizio mi fa: "Scusi ma lei è un insegnante vero?"
Spinoza: "Ma dice a me?"
Stordito: "Sì, è un insegnante vero?
Spinoza: "Ma direi di no. Magari".
Stordito: "Ma come magari? Gli insegnanti sono tutti precari. Le piacerebbe essere un precario?"
Spinoza: "Sono già un precario. Secondo lei sognerei di essere un altro precario? 'Magari' fossi un insegnante di ruolo"
Stordito: "Ah mi scusi".

Delirio. Misteri della fede.

Arrivo al Comune. La tipa delle info, gentile come un pugno - parente all'autista, forse - mi indirizza verso l'ufficio giusto, dove una tizia simpatica e gentile - sul serio, non è uno scherzo, almeno stavolta - mi espleta tutte le pratiche. Ci siamo perfino messi a chiacchierare di Jesi, che ha letto sulla mia carta d'identità, dal momento che conosceva la città e gente di quelle parti.

Tutto questo mentre quello dell'ufficio a fianco sbraita contro una povera coppietta di anziani che non capiva bene tutte le informazioni, e la tipa delle info sbraita contro un tizio che non vuole darle i dati per la privacy. "Ma che privacy e privacy! Non è neanche una parola italiana!"

Un giorno qualcuno mi spiegherà perché i dipendenti comunali lavorano solo 4 ore al giorno e sono pure incazzosi. L'unica gentile, quella che è capitata a me, era sulla sedia a rotelle, ma aveva un sorriso da parte a parte.
Misteri della fede.

16 commenti:

astromat ha detto...

Quando hai visto quelli con gli scatoloni lungo via indipendenza perché non gli sei andato dietro? Almeno ti risparmiavi il tabaccaio, l'autista e facevi un po' di movimento.

Spinoza ha detto...

Eoeooh.
Magari erano ex-dipendenti Alitalia licenziati che sgombravano le scrivanie.

E comunque farsela a piedi dal centro a piazza Liber Paradisus non è proprio agevole.

Gennaro ha detto...

Spero che l'altra meta' della giornata sia andata meglio !!

astromat ha detto...

Ma poi che è Liber Paradisus? Un aldilà autogestito?

Anonimo ha detto...

Hai presente "Asterix e le dodici fatiche" che deve richiedere e ottenere da un ufficio pubblico il lasciapassare A38? Bhè, mi hai ricordato prioprio lui!!!

Spinoza ha detto...

@gennaro: l'altra metà della giornata deve ancora passare. Stasera ti dico.

@astromat: liber come libro, fava.

@monica: ahahah. E pensare che avevo come numero in coda l'A31 :)

Giuseppe Bovino di Borbone ha detto...

A me avrebbero subito girato li marron!

Anonimo ha detto...

Ma dov'e' sta piazza alla fine?

Spinoza ha detto...

@peppe: mi sono girati alquanto, infatti.

@jack: dietro la stazione, in via Fioravanti.

Anonimo ha detto...

Questa cosa di spostare i municipi deve andare di moda.. A Firenze lo hanno fatto pochi mesi fa.

Perché tenere il municipio in quel vecchiume di Palazzo Vecchio, quando si può spostare a Novoli, che per arrivare c'è un unica strada intasatissima e una sola linea di autobus?

E perché tenere il palazzo di giustizia qui (http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/a/aa/Complesso_di_san_firenze_33.JPG) quando lo puoi spostare qui (http://www.nove.firenze.it/foto/Palazzo%20di%20giustizia%20di%20Novoli.jpg)?

Misteri dell'amministrazione, piuttosto.

Spinoza ha detto...

L'ho visto quell'ecomostro del palazzo di Giustizia di Firenze. Vicino a Firenze Nord, e all'aeroporto, vero? Mi ha fatto un'impressione orribile...

Carlotta ha detto...

da noi (per fortuna, e per ora) rimane tutto in uno di quei vecchi palazzi che in giro c'invidiano...ma non è che siamo più illuminati, è che fisicamente non ci sono altri posti dove costruire...o fanno una piattaforma in mare oppure potrebbero mettersi in uno di quei forti sui monti....oddio potrei avergli dato una pessima idea!!

Anonimo ha detto...

dici culonia come lisa...ciò è molto preoccupante ;)

Anonimo ha detto...

Sì effettivamente c'è una cliente di mia mamma che lavora in comune e ha talmente tanto da fare che si porta dei libri da leggere. Idem per i bibliotecari qui a lingue, che hanno il record della biblioteca che tiene chiuso il minor numero di ore al giorno, ma sono isterici. Mah.

Comunque probabilmente è tutto un complotto della società degli autobus per far spendere più soldi in biglietti!

Spinoza ha detto...

@pea: possono sempre costruire un ecomostro a mezza costa sulla montagna...

@fulvia: l'ho imparato dai siciliani...

@stefano: credo tu abbia ragione. Tant'è che stamattina salgo sull'autobus, timbro il biglietto, e alla fermata successiva il conducente si alza e fa: "Un attimo di attenzione, secondo le nuove disposizioni ora il 37 non andrà per di qua ma per di là", dall'altra parte rispetto a dove devo andare io.

Ma cacchio, poteva pure dirlo prima che timbrassi il biglietto!!!

Anonimo ha detto...

non voglio neanche sapere da chi l'ha imparato lisa, per cui la definizione di culonia vale per qualsiasi posto distante 5 cm dalle ruote della sua auto