Notiziola che ha dell'assurdo, non tanto per la notizia in sé:
Da 107 anni illumina l'America
il mistero della lampadina eterna
Venne accesa la prima volta nel gennaio 1901, nella caserma dei pompieri di Livermore
Non si è mai spenta. E oggi è venerata come simbolo di una nazione che non si arrende
Quanto per il fatto che è falsa. Infatti l'articolo più giù spiega:
Fu per questo che la lampadina immortale conobbe il proprio momento di crisi. Le vestali - i pompieri - decisero che era troppo facilmente raggiungibile. Decisero di alzarla e fu chiamato un elettricista per il delicato intervento sul filo ancora originale, avvolto in tessuto di tela. Sotto lo sguardo ansiosi dei parenti della lampadina, l'elettricista tagliò e ricongiunse, interrompendo per la prima volta il flusso di elettroni. Per 22 minuti, la lampadina si spense, come un paziente sottoposto a trapianto cardiaco, ma non morì. Il filo fu riallacciato, l'interruttore aperto per la prima volta dopo 93 anni e il filamento riprese a emettere luce.
Nonostante ciò, la lampadina figura nel Guinness dei Primati come lampadina accesa da più tempo ininterrottamente.
...ma i curatori del Guinness, dopo ampio e articolato dibattito, sentenziarono che la continuità non era stata interrotta, proprio come un paziente non muore durante un bypass o un trapianto.
E vabbé, facciamoci le regole come ci pare. Un paziente viene dichiarato morto solo quando non ha più funzioni cerebrali, non quando il cuore si ferma o quando subisce un qualsiasi intervento, e quindi il paragone portato dai curatori del Guinness non regge.
È come dire che l'uomo che ha trattenuto il respiro più a lungo in realtà ha respirato una volta, o che Charles Manson era un santo, perché quando non massacrava la gente aiutava le vecchine ad attraversare la strada.
2 commenti:
sarebbe simpatico sapere di che materiale e' fatta la lampadina...
da questo si vede come sono messi gli usa se si paragonano a una lampadina.... si vede che i nstri giornalisti non hanno altro da dire e che ogni cazzata fa notizia
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