giovedì 15 maggio 2008

Siamo giudici o caporali?


Ho sempre denigrato e deriso il sistema giuridico americano, che per giudicare i reati ricorre a quell'abominio che è la "giuria popolare". Va benissimo come espediente drammatico per le serie televisive (Law & Order si basa praticamente solo su quello) e per i film (La parola ai giurati, uno dei più bei film di sempre), ma come sistema per giudicare qualcuno è terribile.
Cosa vuoi che ne sappiano delle persone normalissime, magari un portinaio, una casalinga, anche un medico, per dire, di legge e giurisprudenza? Non voglio esser giudicato da persone influenzabili, volitive, magari malati mentali, magari gente che a malapena sa leggere e scrivere. Voglio esser giudicato da persone competenti. Voglio dire, che cavolo, i giudici servono a questo.

E invece scopro che nell'ordinamento italiano abbiamo esattamente lo stesso istituto. Si chiama Corte d'assise, ed è composta da 2 giudici e 6 giurati popolari! L'unico requisito, per tali giurati, è un titolo minimo di studio (licenza media inferiore o superiore), e si occupa, come in America, di reati gravi (omicidio, strage, delitti politici).

Sarò io a farmi troppe fisime, boh. Ma per costruire una teoria scientifica ci vuole un'assise di scienziati, così come per costruire una casa
ci vuole un'assise di architetti e ingegneri. Perché per costruire un'innocenza o una colpevolezza non si usa un'assise di giudici?

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