mercoledì 3 febbraio 2010

I nostri 11 giorni

Dopo molto temporeggiamento vado a incassare il mio meraviglioso assegno di 5.57€, rimborso della bolletta del gas. L'assegno porta il nome di Intesa-San Paolo, così studio per bene tutte le filiali, le controllate, e vado alla Cassa di Risparmio di Firenze che è di fronte casa.

- Buongiorno, dovrei incassare questo assegno.
- Mmm, non glielo possiamo pagare qui.
- Perché no? Siete lo stesso gruppo, no?
- Sì ma non lo possiamo fare, deve andare proprio a Intesa-San Paolo.
- Mi può gentilmente dire qual è l'Intesa-San Paolo più vicina?
- A Bologna non esistono più.
- ?!??!?@#@&£$%£
- Provi a vedere alla Carisbo.
Stanno tentando di farmi desistere, ma non lo farò. Ho tempo fino al 18, un modo lo troverò per incassare quei maledetti soldi. Parafrasando gli inglesi dopo la riforma gregoriana: "Ridatemi i mei 5.57€!!!"

4 commenti:

Vonetzel ha detto...

Non cedere,Spino...non cedere!
Quando siamo NOI a pagare,lo dobbiamo fare tutto e subito...quando sono LORO a doverci rimborsare,lo fanno dopo una vita costringendoci ad affrontare ostacoli burocratici infiniti.
E'una questione di principio...
Non cedere!

Minu ha detto...

Farti uno sconto sulla bolletta successiva troppo semplice neh?
Ufficio complicazioni affari semplici.
Bleach

Papy ha detto...

l'assegno deve (!) essere pagato presso una qualunque filiale, succursale od agenzia della banca emittente. Puoi chiedere di parlare col direttore o passare subito alla minaccia.
... ma un conto dove versarlo no è? ;-)

Camu ha detto...

Minacciali dicendo che contatterai un giornalista e che pubblicherai la vicenda sui giornali, vedrai che qulche impiegatuccio sfigato ti darà retta.