venerdì 27 novembre 2009
Questione di priorità
Ieri sera, attendo il mio turno alla mia rosticceria cinese preferita (alias, l'unica del circondario, dove quando entri le tue scarpe fanno "ciack ciack" sul pavimento ricoperto da un fine strato di grasso di non voglio sapere che animale), quando entrano 3 volontari della croce rossa, di stanza lì a fianco, un uomo e due ragazze, a prendere qualche involtino primavera da portar via.
La ragazza più giovane si sfoga con gli amici: "Ma perché vado sempre a cercare quelli che non mi vogliono? Ma sono proprio sfigata!" e giù con l'universale autocommiserazione che sorge quando la vita amorosa non è quella che vorresti.
"Sono andata perfino in America quando lui era là, quando pensavo che ne volesse (ndT "ne volesse" in bolognese sta per "mi volesse"... era facile da capire ma non si sa mai). Invece niente... guardate stasera proprio mi ci voleva un bel turno in ambulanza... bella rilassata, tranquilla, senza pensare a niente..."
Ora, non so voi, ma se prima avevo un valido motivo per non voler mai salire su un'ambulanza, ora ne ho almeno due.
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4 commenti:
Dio mio; non so che pensare, o è una ragazza tosta che affronta le emergenze con estremo sangue freddo, o è una che fa le cose arronzate e non gliene fotte niente... mah, speriamo non la seconda, ma non ci giurerei!
Non lo so, mi sembrava tanto la seconda...
Tre.
Ho fatto il volontario in ambulanza.
I volontari croce rossa/verde con meno di 50anni sono tutta gente depressa che ha storie amorose da dimenticare
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