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Ho visto cose.
Ho visto Bologna coperta di neve, quasi 40 centimetri, ho visto automobili scomparire sotto una bianca coltre, ho visto il paesaggio scomparire, immacolato, alla vista.
Ho visto autisti di camion tentare di liberare il loro mezzo dalla neve. Facendo oscillare una decina di tonnellate di cassone da una parte all'altra della strada come fosse un pendolo. Li ho visti tentare, affondare il piede sul gas, incuranti della propria sicurezza e della altrui.
Ho visto, un'auto, la mia, liberata dalla sua coltre dopo quasi una mezz'ora di scavi. Aperta una portiera, sono entrato, e ho visto un mondo buio, strano, irreale.
Ho visto la gente delirare per trovare un parcheggio, dato che la maggior parte dei posti era ingombra di neve.
Ho visto un genio su un Cayenne adocchiare un posto auto, sbarrato da un monticello di neve di 2 metri, e tentare di prenderlo letteralmente di forza: l'ho visto mettersi di traverso sulla strada, accelerare di retromarcia al massimo per tentare di buttarlo giù col puro peso del SUV. Per fortuna, ho anche visto il genio, al quarto tentativo, rimanere incastrato col posteriore del Cayenne in cima al monticello, ridotto a circa un metro e mezzo, le sue quattro ruote motrici giranti a vuoto.
Ho visto pedoni camminare tranquillamente in mezzo a vie che prima erano loro precluse. Ho visto automobilisti andare piano, fermarsi per evitare qualche incauto pedone e slittare sul ghiaccio.
I raggi B balenare nel buio quelli no, non li ho visti.