venerdì 14 agosto 2009

Avete proprio deragliato

Ferrovie: interesse per l'alta velocita' Usa

Che pezzi di merda. Invece di mettere a posto le ferrovie in Italia che fanno pena pensano a fare quelle americane.

8 commenti:

Vonetzel ha detto...

Fantastico!
Fatta eccezione per il FrecciaRossa,i nostri Eurostar viaggiano alla "stratosferica" media di circa 100 km all'ora...
E le Fs vogliono concorrere per realizzare l'alta velocità Usa?
Ma che sistemassero quei carri bestiame su cui ci costringono a viaggiare!
Concordo:proprio dei pezzi di merda!

simofsssssssss ha detto...

D'istinto sono d'accordo con voi: da bravo utente (diretto e indiretto) dell'adriatica rido spesso e volentieri dei "catastrofici ritardi" delle FS nostrane.
Però mi sto chiedendo anche se il business in US sia più sostenibile dal punto di vista delle tariffe. Se così fosse e trenitalia riuscisse a fare bene (e a me pare che la dirigenza sia meno scalcagnata ora di quando era statale) si riproporrebbe un'altra discussione: non è che in Italia non siamo in grado di mantenere i servizi nazionali causa tariffe no buone per queste compagnie?
A me il lavoro Milano-Napoli pare grandioso, e spesso mi chiedo se il casino non sia più logistico (rete nazionale vastissima, ex-organizzazione statalizzata ingessata, ecc) che di volontà.

Spinoza ha detto...

Io per come sono fatto odio le compagnie private. Nel campo delle comunicazioni come le ferrovie, credo che ci debba essere una sola compagnia, statale, perché i privati si preoccupano solo di alzare le tariffe e fare le cose luccicanti come l'AV.

Der Pilger ha detto...

Generalmente si invoca il privato perche' lo si crede portatore sano di efficienza.
Se questo puo' essere vero in regime di concorrenza, sguinzagliare il privato in regime di monopolio significa far alzare i costi senza nessuna garanzia che il servizio migliori di qualita', in pratica una follia.

Spinoza ha detto...

der pilger: non esiste la concorrenza.

Der Pilger ha detto...

In italia non esiste?

Spinoza ha detto...

Non esiste da nessuna parte, per due motivi:

1- le compagnie non hanno alcun interesse ad abbassare i prezzi, specie da quando esistono i salari minimi e le garanzie per i lavoratori: abbassare i prezzi significa abbassare i margini di guadagno per i capi, e questo - per loro - non è ammissibile. La cosa migliore è semplicemente accordarsi con le altre compagnie per tenere alti i prezzi, cosa che fanno con precisione maniacale.

2- anche se dovesse per assurdo esistere, a chi gioverebbe? La gente va al supermercato vicino casa perché è comodo, mica perché i prezzi sono bassi. Chi ha il tempo di andare al discount, da Bologna? Dovrebbe accollarsi 20 chilometri fino a Casalecchio, pagare benzina o autobus, un sacco di tempo perso... no, no, la gente paga di più per la comodità, ed ecco che i supermercati di quartiere possono sostanzialmente fare il prezzo che vogliono.

Der Pilger ha detto...

Io veramente ho parlato di qualita' del servizio che non necessariamente e' legata al prezzo.

Riguardo il punto 1)
Sara' vero in italia che i cartelli vivono senza problemi. In Germania ci sono meccanismi di controllo che li contrastano, finche' possono ovviamente.

Sul punto 2) ribadisco: solo per un certo margine la concorrenza favorisce l'abbassamento dei prezzi, ma il prezzo piu' basso a me interessa relativamente.
Qui Walmart ha dovuto schiodare perche' la sua politica del prezzo sempre piu' basso ha infranto le regole sindacali.
Invece per qualita' intendo altro e per ottenerla sfrutto i meccanismi della concorrenza.
Quando qui vengo trattato male dalla cassiera di Tengelmann, faccio notare che da quel momento andro' a fare la spesa da Rewe. La cosa fa sempre una certa impressione, ma non posso certo fare la stessa cosa alla mensa del campus dove c'e' il monopolio della gastrite. Oddio, si e' anche fatto eh, ma ha avuto come effetto quello di far passare ai gestori un pomeriggio di ilarita'.

In pratica, l'essere umano si sbatte o per una ricompensa o per paura di una punizione, chi lo fa per amore per il prossimo va in missione in africa.