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Prima o poi deve capitare, se non hai vent'anni e un fisico della madonna. No, non di farti ridere dietro tentando un rimorchio al bar, ma di dover andare dal dottore.
(musica ominosa, che non so se esiste come termine ma mi piace, immaginate la Sarabande di G.F. Händel - la musica di Paolo Migone di Zelig per gli ignoranti - o la sigla di Blob, o magari anche lo zanzanzan dello Squalo)
Immaginate di dover andare da un dottore tedesco (l'unica musica che mi viene in mente qui è la cavalcata delle Valchirie). L'unica possibilità per sopravvivere è cercare un medico che non sia troppo tedesco. Cosa voglia dire "troppo tedesco" non lo so, non c'è un criterio preciso. Sperabilmente uno che non ti apra lo stomaco con un coltello da Schweinshaxe o che non apra per sbaglio la cannula dello Zyklon B al posto dell'anestetico. (musica da documentario sui lager, tipo il pianoforte ossessivo della Corazzata Potyomkin citata da Fantozzi)
A questo punto ti imbatti nel singolare sito Pagine italiane in Baviera e tiri un sospirone. Alla sezione ortopedia - ché non avrò (più) vent'anni e non avrò (mai avuto) un fisico della madonna però almeno mi sono scassato facendo sport, non per il Parkinson - trovi 5 scelte 5. Tutti nomi tedeschi, ma se sono nelle pagine italiane ci sarà un perché. Ad esempio c'è il laureato a Roma, quello a Pisa, c'è perfino il medico sociale del Bayern (sennò Luca Toni come faceva?). Il sito di quest'ultimo - il medico, non Luca Toni - dal nome piuttosto imbarazzante di drpeter.de, con le foto delle sue assistenti fotomodelle e quella di lui medesimo, vitellone quarantenne dalla zazzera anni '70, mi ispirano zero fiducia. Sembra più la copertura per una casa di produzione di porno-soft. (qui parte l'organo elettrico di Gola Profonda)
All'ambulatorio del dottore laureato all'università di Pisa trovo ad accogliermi una simpatica assistente toscana, la copia sputata di Giorgio Ariani (musica scanzonata tipo Pierino torna a scuola) che inizia ad attaccare in giro per lo studio le fotocopie dei quesiti referendari italiani con la crocetta sul "sì" ben in evidenza (e qui parte "El pueblo unido"). "Sa, 'hosì 'huando 'hua arrivano gl'ithaliani, e mi 'hiedono "ma 'home si votha?", guardano 'hui e 'hapis'hono. 'Un so mi'ha se si ph'uò fare, ma a me 'hhe mi frega, 'huesta è 'hasa mia e fo 'home mi ph'are". (musica di un qualunque film di Pieraccioni o Panariello)
Per il resto, niente di che. In pratica se hai l'assicurazione sanitaria paghi 10 euro per la visita e per il resto ci pensa la mutua. Inserisci la tua tessera dell'assicurazione in un aggeggino tipo bancomat, sganci "diesci euri", come diceva l'assistente, e via dal dottore. Visita, lastre, diagnosi, prescrizione terapie, tutto velocemente, sin troppo. (metterei la musica di Speedy Gonzales ma è troppo poco tedesco. Magari la musica di Lola corre, ma è troppo poco conosciuta. Quasi quasi non metto nessuna musica, effetto film muto accelerato)
(Dissolvenza in nero)
Come dissolvenza in nero? E il finale, col disvelamento della patologia dell'eroe?
Non c'è. Me lo tengo per il sequel.
(titoli di coda)