martedì 31 maggio 2011

Kranken movie


Prima o poi deve capitare, se non hai vent'anni e un fisico della madonna. No, non di farti ridere dietro tentando un rimorchio al bar, ma di dover andare dal dottore.

(musica ominosa, che non so se esiste come termine ma mi piace, immaginate la Sarabande di G.F. Händel - la musica di Paolo Migone di Zelig per gli ignoranti - o la sigla di Blob, o magari anche lo zanzanzan dello Squalo)

Immaginate di dover andare da un dottore tedesco (l'unica musica che mi viene in mente qui è la cavalcata delle Valchirie). L'unica possibilità per sopravvivere è cercare un medico che non sia troppo tedesco. Cosa voglia dire "troppo tedesco" non lo so, non c'è un criterio preciso. Sperabilmente uno che non ti apra lo stomaco con un coltello da Schweinshaxe o che non apra per sbaglio la cannula dello Zyklon B al posto dell'anestetico. (musica da documentario sui lager, tipo il pianoforte ossessivo della Corazzata Potyomkin citata da Fantozzi)

A questo punto ti imbatti nel singolare sito Pagine italiane in Baviera e tiri un sospirone. Alla sezione ortopedia - ché non avrò (più) vent'anni e non avrò (mai avuto) un fisico della madonna però almeno mi sono scassato facendo sport, non per il Parkinson - trovi 5 scelte 5. Tutti nomi tedeschi, ma se sono nelle pagine italiane ci sarà un perché. Ad esempio c'è il laureato a Roma, quello a Pisa, c'è perfino il medico sociale del Bayern (sennò Luca Toni come faceva?). Il sito di quest'ultimo - il medico, non Luca Toni - dal nome piuttosto imbarazzante di drpeter.de, con le foto delle sue assistenti fotomodelle e quella di lui medesimo, vitellone quarantenne dalla zazzera anni '70, mi ispirano zero fiducia. Sembra più la copertura per una casa di produzione di porno-soft. (qui parte l'organo elettrico di Gola Profonda)

All'ambulatorio del dottore laureato all'università di Pisa trovo ad accogliermi una simpatica assistente toscana, la copia sputata di Giorgio Ariani (musica scanzonata tipo Pierino torna a scuola) che inizia ad attaccare in giro per lo studio le fotocopie dei quesiti referendari italiani con la crocetta sul "sì" ben in evidenza (e qui parte "El pueblo unido"). "Sa, 'hosì 'huando 'hua arrivano gl'ithaliani, e mi 'hiedono "ma 'home si votha?", guardano 'hui e 'hapis'hono. 'Un so mi'ha se si ph'uò fare, ma a me 'hhe mi frega, 'huesta è 'hasa mia e fo 'home mi ph'are". (musica di un qualunque film di Pieraccioni o Panariello)

Per il resto, niente di che. In pratica se hai l'assicurazione sanitaria paghi 10 euro per la visita e per il resto ci pensa la mutua. Inserisci la tua tessera dell'assicurazione in un aggeggino tipo bancomat, sganci "diesci euri", come diceva l'assistente, e via dal dottore. Visita, lastre, diagnosi, prescrizione terapie, tutto velocemente, sin troppo. (metterei la musica di Speedy Gonzales ma è troppo poco tedesco. Magari la musica di Lola corre, ma è troppo poco conosciuta. Quasi quasi non metto nessuna musica, effetto film muto accelerato)

(Dissolvenza in nero)

Come dissolvenza in nero? E il finale, col disvelamento della patologia dell'eroe?

Non c'è. Me lo tengo per il sequel.

(titoli di coda)

venerdì 20 maggio 2011

Il mare in Baviera


C'è aria di mare oggi in Baviera. Sssì, lo so che il mare in Baviera non c'è, anche se hanno questo meraviglioso concetto esplicato dalla parola "See": al maschile vuol dire "lago", al femminile "mare", così uno può anche sognare.

Non so perché mi viene da dire che c'è aria di mare. Non è particolarmente caldo, anzi, dopo la tempesta di lampi di ieri sera (e conseguente scrollone di temporale) si è fatto piacevolmente fresco. Il sole però è tornato a splendere fiero, avete presente quelle giornate limpide, con quella luce così piena che gli oggetti sembrano incisi, più "veri", più tridimensionali? Ecco, oggi è una di quelle giornate. Saranno le tedesche in bicicletta in canotta e pantaloncini (mentre io giro ancora in felpa), sarà un vago odore di crema solare nell'aria, sarà l'odore lasciato dal temporale, sarà radio Antenne Bayern che giusto quest'oggi mi ha accompagnato con musica anni '80 che mi ha riportato alle estati passate da bambino sulle spiagge marchigiane, ma oggi una giornata di mare me la farei volentieri.

È vero, ho sempre detto di detestare il mare. Confesso, non è del tutto vero. Odio il mare per quel che rappresenta in termini di affollamento estivo, cafonaggine, urla, casino. Odio il mare d'estate. Gli altri nove mesi dell'anno il mare è bellissimo.

giovedì 19 maggio 2011

Il monte Fumaiolo, parte trentaquattresima


Prostata, il caffè come difesa
con 6 al giorno si previene il tumore

Un team dell'Università di Harvard ha monitorato per vent'anni 45mila americani, scoprendo che a un grande numero di tazzine quotidiane consumate corrisponde un calo deciso (fino al 60%) del rischio di contrarre la forma di cancro più diffusa (e letale) per gli uomini

L'ho sempre detto, io. Sebbene, se si deve bere caffè americano per avere l'effetto, non sono sicuro che un vantaggio ci sia davvero.

martedì 3 maggio 2011

Una ragione c'è sempre


C'era un'unica cosa che mi sfuggiva, in tutta questa cosa della Germania e di Monaco.

Ora credo di aver capito perché quel parcheggio è sempre libero.